Tra le detenute che incontreranno Papa Francesco, in visita al carcere femminile della Giudecca, c’è anche Manuela Cacco, ora 61enne, condannata definitivamente a 16 anni e dieci mesi per complicità nell’omicidio di Isabella Noventa nel 2016. «È molto contenta di questa opportunità» ha detto il suo legale, Alessandro Menegazzo.

Manuela Cacco

Era la notte tra il 15 e il 16 gennaio 2016 quando Isabella Noventa, segretaria in uno studio medico, sparisce nel nulla ad Albignasego, comune in provincia di Padova. L’ultima persona ad averla vista è il compagno Freddy Sorgato.

L’ipotesi iniziale, e più accreditata, è quella di un allontanamento volontario, ma ben presto la faccenda si complica.

Dopo una sola settimana dalla scomparsa, la Procura di Padova apre un’inchiesta contro ignoti per omicidio e sequestro di persona. Gli investigatori della Squadra mobile iniziano a scandagliare e a indagare sulla vita della donna e sulla rete di rapporti.

Gli inquirenti passano al setaccio l’abitazione di Albignasego, dove la donna vive con l’anziana madre, e quella del compagno Freddy, l’ultima persona che è entrata in contatto con Isabella.

Un mese dopo la scomparsa, cambia il vento delle indagini e nel registro degli indagati compaiono tre nomi: Freddy, la sorella di quest’ultimo Debora Sorgato, e la “tabaccaia” Manuela Cacco, dipendente in un locale di proprietà di Freddy.

In seguito, si scoprirà sia che Manuela aveva una relazione con quest’ultimo sia che era molto amica della sorella Debora.

Le accuse contro di loro sono subito pesantissime. Da quell’interrogatorio, pertanto, ne escono tutti e tre indagati per omicidio premeditato in concorso.

La vittima Isabella Noventa

Per la Procura, Freddy e Isabella escono per una pizza per poi concludere la serata a casa del primo, a Sabbioni, in provincia di Ferrara.

È li che Isabella entra spontaneamente, confidando probabilmente in un romantico epilogo di serata. Ad attenderla invece c’è Debora. Questa, dopo averla affrontata, la aggredisce colpendola frontalmente con un martello e poi le chiude la testa in un sacchetto di plastica per contenere gli schizzi di sangue. Quando Manuela Cacco, complice, arriva nella villetta, il delitto è già compiuto e presumibilmente il corpo già “smaltito”.

Come da copione, Manuela si infila il piumino di colore bianco di Isabella e si dirige, insieme a Freddy, come confermerà peraltro il navigatore dell’auto del ballerino, nel centro di Padova. Proprio lì inizierà l’attività di depistaggio.

La donna, infatti, verrà ripresa camminare dalle telecamere di sorveglianza, mezz’ora dopo la mezzanotte.

Nessuna arma del delitto, nessun cadavere, ma per la giustizia italiana i responsabili sono loro. Ad incastrarli sono le immagini di quella notte dell’auto dei Sorgato e le intercettazioni telefoniche.

Sorgato è l’ideatrice dell’omicidio, i due complici si accodano nel progetto criminale che per movente la gelosia. Sentimento che spinge Debora Sorgato a uccidere Isabella, invidiosa del rapporto con Freddy, al tempo stesso preoccupata che la donna si possa attaccare ai soldi del consanguineo. A scatenare l’ira omicida anche la rabbia per le pene d’amore del fratello. Lo stesso sentimento che avrebbe mosso anche Manuela Cacco, invidiosa del rapporto tra Freddy, di cui era l’amante, e Isabella.

Nel novembre del 2020 la Corte di Cassazione conferma, per omicidio premeditato e distruzione di cadavere, la condanna a 30 anni, emessa in appello, per Freddy Sorgato e la sorella Deborah. La conferma arriva anche per Manuela Cacco, condannata in secondo grado a 16 anni e 10 mesi di reclusione.

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Manuela Cacco tra le detenute che incontrerà Papa Francesco

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27.04.2024

Tra le detenute che incontreranno Papa Francesco, in visita al carcere femminile della Giudecca, c’è anche Manuela Cacco, ora 61enne, condannata definitivamente a 16 anni e dieci mesi per complicità nell’omicidio di Isabella Noventa nel 2016. «È molto contenta di questa opportunità» ha detto il suo legale, Alessandro Menegazzo.

Manuela Cacco

Era la notte tra il 15 e il 16 gennaio 2016 quando Isabella Noventa, segretaria in uno studio medico, sparisce nel nulla ad Albignasego, comune in provincia di Padova. L’ultima persona ad averla vista è il compagno Freddy Sorgato.

L’ipotesi iniziale, e più accreditata, è quella di un allontanamento volontario, ma ben presto la faccenda si complica.

Dopo una sola settimana dalla scomparsa, la Procura di Padova apre un’inchiesta contro ignoti per omicidio e sequestro di persona. Gli investigatori della Squadra mobile iniziano a scandagliare e a indagare........

© Il Mattino di Padova


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