MONFALCONE Una festa per gli occhi, piazza della Repubblica gremita, quasi straripante, sotto il cielo screziato di sole e velature di Monfalcone.

Il lavoro è vivo, palpita come non mai. Uomini e donne, più o meno giovani, precari e stabilizzati, autoctoni e migranti, hanno raccolto l’appello alla partecipazione di Cgil, Cisl e Uil, con la seconda sigla a fare gli onori di casa, organizzatrice del Primo maggio.

Già in duemila prima dell’avvio, dallo Stivale e oltre la punta dello stretto, più giù ancora, fin da Palermo, si sono dati appuntamento oggi, mercoledì Primo maggio a Monfalcone, per assistere ai comizi su palco di 14 metri per 10 con schermo a led dei segretari generali della Triplice: Pierluigi Bombardieri (Uil), Luigi Sbarra (Cisl) e Maurizio Landini (Cgil).

Interventi annodati dal filo tematico della giustizia sociale e della pace. Un appuntamento importante, per il Friuli Venezia Giulia, che per la terza volta dal 2004 ospita la manifestazione, vent’anni esatti dopo l’evento di Gorizia e dieci dopo Pordenone (2014). Monfalcone, città del cantiere, piazza simbolo.

La bussola del lavoro si orienta tra le sfide e le tensioni del suo tessuto economico e sociale. Guardando anche alle fragilità dell’occupazione, a 24 ore di distanza dall’ultima tragedia a Fiume Veneto: la morte a 69 anni di un autotrasportatore trevigiano centrato alla testa dalle “forche” di una gru che stava azionando.

Così Bombardieri: “Ancora troppi morti, 1.040, e 500.000 incidenti. Rivendichiamo un’Europa più integrata, capace di accogliere coloro che prima di tutto sono esseri umani, persone che scappano dalla fae e dalla guerra. Dobbiamo essere in grado di dare loro una speranza di vita”.

Bandiere e vessilli ovunque anche sul balcone dirimpettaio al municipio. Nei gazebo i gadget delle sigle e bottigliette d’acqua.

QOSHE - La capitale del Primo maggio è Monfalcone: «Troppi morti sul lavoro». La cronaca della giornata - Tiziana Carpinelli
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La capitale del Primo maggio è Monfalcone: «Troppi morti sul lavoro». La cronaca della giornata

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01.05.2024

MONFALCONE Una festa per gli occhi, piazza della Repubblica gremita, quasi straripante, sotto il cielo screziato di sole e velature di Monfalcone.

Il lavoro è vivo, palpita come non mai. Uomini e donne, più o meno giovani, precari e stabilizzati, autoctoni e migranti, hanno raccolto l’appello alla partecipazione di Cgil, Cisl e Uil, con la seconda sigla a fare gli onori di casa, organizzatrice del Primo maggio.

Già in duemila prima dell’avvio,........

© Il Mattino di Padova


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