"Bisognerebbe insegnare il corso Genio alle donne appena rimaste incinta, perchè in questo modo si trasferirebbe da subito il modo con cui apprendere il sapere".

A dirlo è Mauro Bigelli, professionista torinese, padre di Mattia, accanto alla moglie Laura Gallo. È lui a spiegare quale sia il motivo per cui ritiene che il corso di Genio in 21 giorni conferisca un tale valore aggiunto che "non solo andrebbe istituzionalizzato, andrebbe proprio trasferito già quando una donna ha in grembo il proprio figlio".

Mauro ha conosciuto Genio in 21 giorni per caso. "Passeggiavo con mia moglie per le strade di Torino, quando un giovanotto che faceva volantinaggio ci ha fermati. A quel punto ci ha raccontato di Genio e ci ha fatto il numerone che, per chi non lo sapesse, si caratterizza per la capacità che ha una persona di memorizzare in un solo istante venti numeri a doppia cifra, avendo la capacità all'impronta, pochi secondi dopo, di ripeterli esattamente nello stesso ordine con cui sono stati pronunciati a caso da una persona.

"Non mi ha colpito tanto la capacità mnemonica del ragazzo, mi ha colpito il suo entusiasmo", dice Mauro che aggiunge: "È stata la ragione per cui ho acquistato tre pacchetti e solo successivamente ho detto a Mattia, d'accordo con mia moglie, di partecipare alla presentazione del corso. Quando è tornato a casa era entusiasta e mi ha chiesto se potevo iscriverlo al corso: già fatto, gli ho detto"

"La cosa che ci ha colpito - aggiunge Laura - è stata la sua capacità di conciliare lo studio con la sua attività agonistico-sportiva oltre al fatto che è arrivato a sostenere interrogazioni e compiti in classe in modo assolutamente tranquillo".

Insomma il corso Genio in 21 giorni come rampa di lancio per la formazione personale e per riuscire ad imparare ad apprendere con gioia e con serenità. "Ai corsi abbiamo praticamente partecipato tutti, dice ancora Mauro, la cosa che mi ha colpito, è stato rilevare che quello che 'sentivo' giusto era avvolorato da un metodo scientificamente provato che ha permesso a Mattia di migliorare e a noi di vedere incrementate le nostre qualità d'apprendimento.

"Anzi siamo stati noi - aggiunge Laura - a volere che Mattia ci accompagnasse le prime volte. Avevamo capito il valore che avrebbe potuto avere per lui e per questo abbiamo deciso di frequentarlo insieme. Ne avrebbe tratto giovamento lui per primo e per noi questa era una priorità.

Laura e Mauro sono una coppia affiatata e che si vuole bene. Si vede ad occhio nudo. E il nuovo è stato accolto come un'opportunità di crescita. Acquisita da Mattia che l'ha fatta propria. E nel frattempo oggi, si adopera per diventare istruttore di Genio.

Quando una passeggiata, ti cambia la vita

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Max Rigano

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Imparare ad apprendere con gioia e con serenità

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09.04.2024

"Bisognerebbe insegnare il corso Genio alle donne appena rimaste incinta, perchè in questo modo si trasferirebbe da subito il modo con cui apprendere il sapere".

A dirlo è Mauro Bigelli, professionista torinese, padre di Mattia, accanto alla moglie Laura Gallo. È lui a spiegare quale sia il motivo per cui ritiene che il corso di Genio in 21 giorni conferisca un tale valore aggiunto che "non solo andrebbe istituzionalizzato, andrebbe proprio trasferito già quando una donna ha in grembo il proprio figlio".

Mauro ha conosciuto Genio in 21 giorni per caso. "Passeggiavo con mia moglie per le strade di Torino, quando un giovanotto che faceva volantinaggio ci ha fermati. A........

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