Per cominciare sarebbe necessario definire il termine “premierato”, il che non è un compito particolarmente facile. Con premierato si potrebbe far riferimento a dei governi parlamentari a “prevalenza” del primo ministro, e quindi in capo a quest’ultimo maggiori poteri e attribuzioni ma soprattutto una sua legittimazione popolare diretta. Ma facciamo un passo indietro, quali potrebbero essere i paesi da ricondurre alla forma di governo del premierato? Si potrebbe avanzare l’ipotesi dell’UK, ma esso, col suo storico Modello Westminster sovente definito prototipo di premierato, non prevede l’elezione diretta del capo del governo, il leader del partito vincente assume le vesti di primo ministro e solo dal partito può essere sfiduciato. Il sistema tedesco invece, il Cancellierato, prevede un complesso sistema di razionalizzazione, combattendo quindi crisi di governo e vuoti di potere, senza rinunziare alla rappresentatività. In Germania, per sfiduciare un cancelliere è necessario che nella mozione di sfiducia sia indicato il nominativo di un sostituto e quindi viene così prevista una nuova maggioranza. Il premierato all’italiana, che sembra il titolo di un film con Sofia Loren, costituirebbe una distorsione delle attuali previsioni costituzionali elaborate dai nostri sapienti Padri costituenti in favore di un modello mai utilizzato al mondo, che andrebbe quindi ad alterare l’attuale divisione dei poteri senza prevedere un nuovo contrappeso. I sistemi di governo procedono certo per riforme e volontà popolare, ma sono anche il frutto della storia, delle esigenze, delle dinamiche di una nazione la quale col tempo e lentamente va a ricercare un proprio equilibrio democratico che sarà in ogni caso destinato a rimanere fragilissimo. Guardando al passato sarà possibile notare come il ruolo dei parlamenti sia sempre stato quello di porsi come un “contropotere” nei confronti del sovrano, basti pensare alle istanze che mossero alla formazione delle prime assemblee legislative che nascevano come “concessioni” per assumere sempre di più la forma di diritti, di rivendicazioni. Se il parlamento diventa espressione diretta della stessa volontà elettorale nel medesimo momento, con la medesima elezione, della medesima maggioranza del governo, come può rappresentare, di grazia, un contropotere nei confronti di esso? Come possono essere ancora separati poteri legislativo e esecutivo, come aveva teorizzato Montesquieu, se sono espressione dello stesso voto? Sarebbe il definitivo colpo di grazia al ruolo del Parlamento ed una concessione totale nei confronti del potere esecutivo, il quale già per l’inerzia dei parlamentari comincia a vacillare. Il Governo, nelle repubbliche parlamentari dovrebbe essere emanazione permanente del Parlamento e con questo dovrebbe essere legato da un rapporto fiduciario. E quando in uno Stato conta solo il potere esecutivo e la rappresentanza, il dialogo, la politica, vengono spazzati via resta solo lo Stato assoluto. Inoltre la legittimazione diretta del capo del governo è pericolosa, poiché, una volta ottenuta nessuno è in grado di contrastarla e riequilibrarla, creando una condensazione di potere troppo rischiosa per i tempi difficili che stiamo vivendo, in cui la democrazia sembra sempre di più una mosca bianca. Resta da domandarsi di quali maggiori poteri abbia bisogno questo Governo che vuole scavalcare i dettati costituzionali e di cosa abbia paura, del Parlamento, prima vera espressione della sovranità popolare? Del presidente della Repubblica, custode della Costituzione? Quali tempi ci aspettano?

QOSHE - Dubbi sul premierato - Bruno Magliuolo
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Dubbi sul premierato

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18.04.2024

Per cominciare sarebbe necessario definire il termine “premierato”, il che non è un compito particolarmente facile. Con premierato si potrebbe far riferimento a dei governi parlamentari a “prevalenza” del primo ministro, e quindi in capo a quest’ultimo maggiori poteri e attribuzioni ma soprattutto una sua legittimazione popolare diretta. Ma facciamo un passo indietro, quali potrebbero essere i paesi da ricondurre alla forma di governo del premierato? Si potrebbe avanzare l’ipotesi dell’UK, ma esso, col suo storico Modello Westminster sovente definito prototipo di premierato, non prevede l’elezione diretta del capo del governo, il leader del partito vincente assume le vesti di primo ministro e solo dal partito può essere sfiduciato. Il sistema tedesco invece, il Cancellierato, prevede un complesso sistema di razionalizzazione, combattendo quindi crisi di governo e vuoti di........

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