La sorella del sacerdote ucciso nel 1994: grazie presidente, parole importanti

La visita a Casal di Principe del 21 marzo scorso, prima presso la locale scuola media e poi nel ristorante della Nco (Nuova cucina organizzata) è rimasta impressa nel cuore del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tanto da averla ricordata nel suo discorso di fine anno, quando ha fatto esplicito riferimento all’unità della Repubblica, definendola «un modo di essere». Anzi. «Uno stato d’animo; un atteggiamento che accomuna; perché si riconosce nei valori fondanti della nostra civiltà : solidarietà , libertà , uguaglianza, giustizia, pace. I valori che la Costituzione pone a base della nostra convivenza» e che il capo dello Stato ha scoperto profondamente radicati nelle attività di riscatto dei giovani di Casale. Valori che Mattarella, «nel corso dell’anno che si conclude» ha visti testimoniati da tanti concittadini, «incontrati nella composta pietà della gente di Cutro» — ha citato — «riconosciuti nella operosa solidarietà dei ragazzi di tutta Italia che, sui luoghi devastati dall’alluvione, spalavano il fango e cantavano Romagna mia». Li ha letti «negli occhi e nei sorrisi dei ragazzi con autismo che lavorano con entusiasmo a Pizza aut, promossa da un gruppo di sognatori che cambiano la realtà . O di quelli che lo fanno a Casal di Principe. Laddove i beni confiscati alla camorra sono diventati strumenti di riscatto civile, di impresa sociale, di diffusione della cultura. Tenendo viva la lezione di legalità di don Diana».

Il sindaco di Casal di Principe, Renato Natale, ha ringraziato Mattarella: «Le sue parole sono motivo di orgoglio per Casal di Principe e di riconoscimento per quanto fatto in questi anni — ha scritto — ma anche un carico pesante di responsabilità per me e per coloro che prenderanno il mio posto quando tra qualche mese scadrà il mio secondo e ultimo mandato come sindaco. Ma ora ciò che è stato fatto va consolidato, e perciò anche nel mio saluto di fine anno alla cittadinanza — ha ricordato — ho chiesto scusa per il non fatto ma ho anche invitato coloro che si candideranno a seguire quella strada che abbiamo tracciato in questi anni, fatta di rispetto della legalità , di trasparenza, solidarietà , senso della comunità e del bene pubblico, tanto apprezzata da Mattarella anche nella sua visita di marzo».

Anche la sorella di don Peppe Diana, il sacerdote ucciso dalla camorra il 19 marzo del 1994, ha commentato emozionata: «Grazie presidente Mattarella, queste parole sono importanti soprattutto per i giovani di Casal di Principe — ha affermato Marisa Diana —. Le parole del capo dello Stato ci riempiono di orgoglio e ci fanno capire l’eredità universale lasciata dal messaggio di Peppe, come sono cresciuti i semi buoni che ha piantato in questo territorio. Ieri noi tutti familiari eravamo a cena con un amico siciliano, e quando abbiamo sentito le parole di Mattarella, abbiamo pianto insieme per l’emozione. Il presidente Mattarella ci è sempre stato vicino, e non smetteremo mai di ringraziarlo». La presidente della commissione Antimafia, Chiara Colosimo, rilancia l’esortazione del capo dello Stato: «Importante il passaggio sui beni confiscati e il riscatto di Casal di Principe, una storia che nel nome di Don Peppe Diana continuerà a guidare migliaia di ragazzi nella lotta contro la criminalità organizzata».

Lo scrittore Roberto Saviano, su X, ha rilanciato: «Il presidente Mattarella ha citato Casal di Principe e la lezione di legalità di don Peppe Diana, la storia di riscatto e rinascita che la Rai ha deciso di censurare non mandando in onda #Insider». Ma il deputato di FdI Gimmi Cangiano ha ribattuto: «Casale sia solo l’inizio di un percorso che veda Terra di Lavoro tornare ad essere anche terra di legalità e di laboriosità . Con buona pace dello scrittore radical chic di turno. Che anche a Capodanno ha perso l’ennesima occasione per stare zitto e fare bella figura».
Infine Gianpiero Zinzi, deputato della Lega, per il quale «il presidente Mattarella tocca le corde del mio cuore con il suo riferimento appassionato all’impegno per l’autismo e al recupero dei beni confiscati di Casal di Principe come esempio di riscatto sociale. Guardiamo al futuro con fiducia».

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2 gennaio 2024

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Casal di Principe, la lezione di don Diana ricordata da Mattarella. Il sindaco: una strada tracciata

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02.01.2024

La sorella del sacerdote ucciso nel 1994: grazie presidente, parole importanti

La visita a Casal di Principe del 21 marzo scorso, prima presso la locale scuola media e poi nel ristorante della Nco (Nuova cucina organizzata) è rimasta impressa nel cuore del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tanto da averla ricordata nel suo discorso di fine anno, quando ha fatto esplicito riferimento all’unità della Repubblica, definendola «un modo di essere». Anzi. «Uno stato d’animo; un atteggiamento che accomuna; perché si riconosce nei valori fondanti della nostra civiltà : solidarietà , libertà , uguaglianza, giustizia, pace. I valori che la Costituzione pone a base della nostra convivenza» e che il capo dello Stato ha scoperto profondamente radicati nelle attività di riscatto dei giovani di Casale. Valori che Mattarella, «nel corso dell’anno che si conclude» ha visti testimoniati da tanti concittadini, «incontrati nella composta pietà della gente di Cutro» — ha citato — «riconosciuti nella operosa solidarietà dei ragazzi di tutta Italia che, sui luoghi devastati dall’alluvione, spalavano il fango e cantavano Romagna mia». Li ha........

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