Nuovo affondo contro il ministro della Cukltura, Sangiuliano: «È un analfabeta di ritorno». E nei confronti di Fitto: l'abbiamo dovuto denunciare, sparge cifre false e sfugge a un confronto

Il ministro Sangiuliano e il governatore De Luca

Vincenzo De Luca alza il tiro. Contro il governo, dice, «potrei solo fare appello alla resistenza, alla lotta armata». E definisce «disturbati mentali» i componenti dell’esecutivo Meloni. Ormai ha capito di avere campo libero, tanto da interpretare disinvoltamente il doppio ruolo di uomo di lotta e di governo. I toni sono quelli soliti: eccessivi, tumultuosi, belligeranti. Ma a lui sembra che sia tutto concesso. Almeno finora.Â

«Sangiuliano dice che servono progetti concreti dalla Campania sui fondi? È un analfabeta di ritorno». Torna ad affondare i colpi contro il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che sabato scorso era intervenuto sulla polemica relativa al mancato sblocco dei Fondi di Sviluppo e Coesione. Sangiuliano aveva detto: «Non è che Fitto non voglia erogare risorse alla Campania, anzi vuole darle, ma la Regione ha speso solo 3,5 miliardi sui 9,3 destinati alla Campania: ovvero il 37% delle risorse attribuite per la programmazione 2014-2020. Presentateci un programma credibile e basato su esigenze concrete e lo Stato farà la sua parte e finanzierà il programma, ma non chiedeteci risorse che non sappiamo dove finiscono».Â

De Luca, ancora una volta, aveva precisato che «quelle cifre sono false, falsificano i dati, hanno numeri non aggiornati». E ieri ha proseguito nell’offensiva: «Siamo in guerra nei confronti di questo governo. Oltre queste parole potrei solo fare appello alla resistenza, alla lotta armata».
Il presidente della Campania dà pericolosamente fuoco alla miccia in vista delle due manifestazioni di protesta del 16 e del 17 febbraio: la prima a Roma, con raduno a largo Chigi, e la seconda, il giorno dopo, al teatro Sannazaro di Napoli, alle 11, con gli operatori dello spettacolo e della cultura.Â

«Farei un appello a svegliarci, è un momento di mobilitazione — esorta il presidente della giunta regionale —. Vi aspettiamo numerosi venerdì 16 febbraio a Roma dove insieme con l’Anci faremo una manifestazione per chiedere un incontro con il cosiddetto ministro della Coesione e la presidente del Consiglio. Noi siamo di fronte — aggiunge De Luca — a un atto di delinquenza politica da parte di un ministro e da parte di questo governo che sta bloccando da un anno e mezzo i Fondi di Sviluppo e Coesione. Con il paradosso che contemporaneamente bloccano risorse delle Regioni e dei territori e poi propongono l’Autonomia differenziata».
E via con gli insulti: «Questo è un governo di disturbati mentali, è del tutto evidente che vanno ricoverati. Delinquenza politica perché come sappiamo sono fondi ordinari, la gran parte dei quali destinata alle amministrazioni comunali e ai territori». E facendo riferimento al rubinetto chiuso anche per la cultura, sottolinea: «Sabato mattina faremo un’iniziativa al teatro Sannazaro rivolta alle imprese culturali e alle migliaia di persone che in questo momento stanno appese perché non riescono a programmare un accidente di niente. Chi blocca 6 miliardi di euro — continua — mettendo in ginocchio tutto il mondo delle imprese, della cultura, dello spettacolo, i territori difficili come i Campi Flegrei, compie un atto di delinquenza politica. Doppia delinquenza perché tra l’altro si tratta di risorse destinate al Sud. Il programma per il Sud o per la Campania lo decide il Sud non qualche ministro che cerca di fare ricatti. Fanno finta quando parlano della coerenza, della capacità di spesa, mettono in circolazione cifre false».Â

Tornando alla denuncia contro Fitto, specifica: «Lo abbiamo dovuto denunciare, l’ho sfidato dieci volte a un confronto pubblico anche sui dati falsi che va continuando a ripetere. Ma la cosa più clamorosa è che blocca miliardi di euro, finendo per paralizzare tutte le iniziative culturali del nostro territorio e rischiamo di mandare in dissesto 200 comuni che non hanno terminato gli interventi Fesr del precedente programma». Per De Luca, insomma, «bisogna farla finita con questo racconto — conclude —: che abbiamo le virtù al Nord e i miserabili al Sud, noi siamo pronti a sfidare tutti sul piano dell’efficienza amministrativa e sulla correttezza della gestione dei bilanci. Ma finora continuano a scappare tutti».

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7 febbraio 2024

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De Luca alza il tiro: «Resistenza e lotta armata, questo è un governo di disturbati mentali»

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07.02.2024

Nuovo affondo contro il ministro della Cukltura, Sangiuliano: «È un analfabeta di ritorno». E nei confronti di Fitto: l'abbiamo dovuto denunciare, sparge cifre false e sfugge a un confronto

Il ministro Sangiuliano e il governatore De Luca

Vincenzo De Luca alza il tiro. Contro il governo, dice, «potrei solo fare appello alla resistenza, alla lotta armata». E definisce «disturbati mentali» i componenti dell’esecutivo Meloni. Ormai ha capito di avere campo libero, tanto da interpretare disinvoltamente il doppio ruolo di uomo di lotta e di governo. I toni sono quelli soliti: eccessivi, tumultuosi, belligeranti. Ma a lui sembra che sia tutto concesso. Almeno finora.Â

«Sangiuliano dice che servono progetti concreti dalla Campania sui fondi? È un analfabeta di ritorno». Torna ad affondare i colpi contro il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che sabato scorso era intervenuto sulla polemica relativa al mancato sblocco dei Fondi di Sviluppo e Coesione. Sangiuliano aveva detto: «Non è che Fitto non voglia erogare risorse alla Campania, anzi vuole darle, ma la Regione ha speso solo 3,5 miliardi sui 9,3 destinati alla Campania: ovvero il 37% delle risorse attribuite per la........

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