Il governatore: «Gli allievi di Schlein in Campania sono dei cafoni». Fico: «No al terzo mandato»

Vincenzo De Luca dice di essere stato tentato spesso dalla voglia di scalare il Partito democratico. S’immagini ora che deve affrontare il lungo e travagliato braccio di ferro con il suo partito per ottenere il terzo mandato da presidente di Regione. «Non sa quante volte ci ho pensato a candidarmi alla segreteria nazionale del Pd — ha confessato a Gaia Tortora nella trasmissione Omnibus su La7 —. La propensione al masochismo non è poi arrivata fino a questo punto. Ma non escludiamo niente. Non escludiamo nulla. Intanto facciamo questa battaglia per diventare una forza politica credibile e autorevole, non imbarazzante come è oggi. E per persuadere la maggioranza della popolazione che è possibile un governo che migliori la vita delle persone, soprattutto di quelle più deboli».Â

Il presidente della giunta regionale non molla e vuole far sentire il proprio fiato sul collo di Elly Schlein: confessa, infatti, che «con Elena non ho alcuna intimità » e sferza i rappresentanti della segretaria nazionale sul territorio: «I suoi allievi campani sono protagonisti di atteggiamenti di volgarità , di cafoneria e di stupidità politica a livelli inimmaginabili. L’onorevole Schlein non può fare Alice nel paese delle meraviglie, deve parlare, fare nomi e cognomi, e deve soprattutto fare uno sforzo di conoscenza rispetto al sacrificio, al lavoro, alla mutilazione di vita che ha comportato per qualcuno di noi l’impegno politico e istituzionale».Â

Intanto proprio sul terzo mandato ha ribadito il no secco dei 5 stelle l’ex presidente della Camera Roberto Fico, benché De Luca da qualche settimana si stia tenacemente adoperando per costruire ponti politici verso il Movimento di Giuseppe Conte e sia diventato anche lui sostenitore del campo largo. «Sappiamo benissimo che il Movimento 5 Stelle è contro il terzo mandato — ha detto Fico, presidente del Comitato di garanzia dei pentastellati —. Noi siamo qui oggi per dire che la Campania ha bisogno di un’alleanza molto importante, anche sulla base del lavoro che è stato fatto al Comune di Napoli».Â

De Luca è tornato a criticare aspramente il Governo e lo ha fatto lanciando un appello alla mobilitazione rivolto ad Annarita Patriarca, deputata di Forza Italia, e a Beatrice Lorenzin, l’ex ministro della Salute del Pd, rispettivamente presidente Intergruppo per le Neuroscienze e l’Alzheimer di Camera e Senato, ieri a Napoli per la firma del manifesto di legislatura sulla lotta all’Alzheimer. Ad entrambe, in merito al riparto del fondo sanitario nazionale, ha chiesto di «farsi carico, con le rispettive forze politiche» dell’impegno di fare applicare tutti i criteri di assegnazione dei fondi per la sanità : «Dovremmo approvare il nuovo riparto. Ci rapinano ogni anno di 300 milioni di euro tenendo conto come unico criterio l’età anagrafica. Sono stati cancellati i criteri come l’aspettativa di vita, parametro vero, e di deprivazione sociale. Qui la miseria non è un concetto letterario, è una dimensione di vita». Per poi ricordare la disputa con l’ex ministro Roberto Speranza: «Quando c’era il valoroso Speranza abbiamo promosso un ricorso al Tar. I giudici amministrativi hanno ribadito che il riparto avviene in modo scorretto e che bisogna far riferimento ai tre criteri stabiliti. Speranza ha integrato la spesa storica attribuendo lo 0,5 agli altri due criteri. Roba da prendere il lanciafiamme. Dopo una lunga battaglia abbiamo ottenuto lo 0,75. Ma siamo ancora l'ultima regione d’Italia, faremo una battaglia per far pesare gli altri due criteri almeno per il 2%; ma dovremo fare la guerra — ha concluso —. Oggi siamo a meno 40 euro pro capite per campano. In queste condizioni cosa vogliamo chiedere ai nostri dipendenti?».

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17 dicembre 2023

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De Luca: «Non escludo di correre per la segreteria nazionale del Pd»

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17.12.2023

Il governatore: «Gli allievi di Schlein in Campania sono dei cafoni». Fico: «No al terzo mandato»

Vincenzo De Luca dice di essere stato tentato spesso dalla voglia di scalare il Partito democratico. S’immagini ora che deve affrontare il lungo e travagliato braccio di ferro con il suo partito per ottenere il terzo mandato da presidente di Regione. «Non sa quante volte ci ho pensato a candidarmi alla segreteria nazionale del Pd — ha confessato a Gaia Tortora nella trasmissione Omnibus su La7 —. La propensione al masochismo non è poi arrivata fino a questo punto. Ma non escludiamo niente. Non escludiamo nulla. Intanto facciamo questa battaglia per diventare una forza politica credibile e autorevole, non imbarazzante come è oggi. E per persuadere la maggioranza della popolazione che è possibile un governo che migliori la vita delle persone, soprattutto di quelle più deboli».Â

Il presidente della giunta regionale non molla e vuole far sentire il proprio fiato sul collo di Elly Schlein: confessa, infatti, che «con Elena non........

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