La vera debolezza del centrodestra e dell’opposizione in consiglio regionale è l’incapacità di assumere una iniziativa dirompente, che affermi la propria presenza in vita

Qualche giorno fa Vincenzo De Luca ha rispolverato una verità epistemica, che si regge sulle proprie gambe, quando ha affermato che un governo per essere efficiente ha bisogno di una opposizione efficiente. Ovviamente lui si riferiva all’esecutivo Meloni, ma la saggezza di quella regola vale ad ogni livello, compresa l’istituzione regionale che rappresenta. Anzi, direi soprattutto per la sua amministrazione, da tempo considerata prigioniera del solipsismo mediatico-governativo del presidente, tranne che per qualche fuori onda dell’assessore alla Scuola Lucia Fortini — che pure irrita, talvolta, l’inquilino dell’ovattato terzo piano della Regione — o per alcune autorizzate iniziative del numero due della giunta, il vicepresidente Fulvio Bonavitacola, detto il Medvedev del Cremlino di Santa Lucia, data la sua subordinata inclinazione all’amplificazione ventriloqua del pensiero deluchiano. Degli altri assessori, se proponessimo una sorta di sondaggio, quasi nessuno si ricorderebbe i nomi o ciò che fanno o dovrebbero fare.Â

De Luca è come se a poco a poco fosse divenuto consustanziale all’ente che rappresenta: ne è la massima espressione istituzionale, persino religiosa, certo; ma soprattutto l’unica riconoscibile. Tanto che se qualcuno prova a mettere la testa fuori dalla finestra o a promuovere una iniziativa in piena autonomia — o ancora peggio: senza avvertire il vertice di Santa Lucia — è come se decidesse di interrompere per sempre la propria esperienza di collaboratore (sebbene in ombra) del presidente della giunta.Â

Ogni amministratore pubblico si affida ad una impostazione di governo e ad una strategia comunicativa che ritiene utili e convenienti. De Luca, già da sindaco, aveva lungamente collaudato le sue: accentramento delle responsabilità di governo, assolutismo decisionale e solipsismo comunicativo. La Regione, ente di programmazione, avrebbe naturalmente bisogno di processi di formazione delle decisioni ad ampia partecipazione, ferma restando la responsabilità istituzionale in capo al presidente eletto direttamente dai cittadini. Ma negli anni abbiamo assistito alla devitalizzazione progressiva delle assemblee legislative, assieme ad un’evidente inadeguatezza dei suoi esponenti, e alla ineffabile assenza delle opposizioni. Ora, se è vero, come è vero — e lo dice anche De Luca — che un governo per essere efficiente ha bisogno di una opposizione altrettanto efficiente, in un rapporto dialettico e di reciproco riconoscimento, allora qualcosa non quadra nella realtà , dato che al di là del super protagonismo mediatico e attoriale del presidente della giunta, che da solo interpreta tutti i ruoli — quelli di San Giuseppe, della Madonna, del Bambino e persino del bue e dell’asinello — il resto del presepe appare un cumulo di macerie. E se queste sono le premesse, c’è poco da sperare in vista delle prossime elezioni regionali, quando dopo le Europee sarà avviata l’attesa verifica in seno al Pd, mentre il centrodestra rimarrà ancora una volta a guardare, sperando nell’autorete degli avversari per poter guadagnare un punto in più.Â

È proprio qui la vera debolezza del centrodestra e dell’opposizione in consiglio regionale: l’incapacità di assumere una iniziativa dirompente, che affermi la propria presenza in vita, e di nutrirla in continuità nel tempo affinché sappia tracciare un perimetro politico definito e alternativo. Pensare che siano sufficienti una dichiarazione pubblica o un comunicato stampa, da sviluppare a catena, contenenti qualche frase ad effetto o una espressione di biasimo per tenere in piedi un po’ di opposizione a De Luca, è insulso convincimento. Peraltro il leader della Lega Salvini si è pronunciato a favore della ricandidatura dei presidenti di Regione in carica, sfidando Meloni e Tajani sul merito del prolungamento dei mandati limitati: una opzione che favorirebbe lo stesso De Luca e che, al momento, finisce per non rendere un buon servizio alla stessa coalizione con FI, Lega e FdI in Campania. In verità , il centrodestra avrebbe necessità di avviare una profonda revisione della propria prospettiva politica regionale, chiarendo obiettivi e condizioni per realizzarli. D’altronde, le sfide politiche ed elettorali si preparano per tempo, lavorando ad un programma credibile e condiviso dagli alleati, scegliendo chi meglio saprebbe interpretarlo e comunicarlo in campagna elettorale, con competenza e facendo leva su un linguaggio di verità . Con un’avvertenza: evitare i toni urlati, populistici e demagogici, perché De Luca, su questi fronti, è sicuramente il più capace.

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14 dicembre 2023 ( modifica il 14 dicembre 2023 | 16:13)

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QOSHE - Il centrodestra in Regione e l'anti-De Luca che non c'è - Angelo Agrippa
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Il centrodestra in Regione e l'anti-De Luca che non c'è

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14.12.2023

La vera debolezza del centrodestra e dell’opposizione in consiglio regionale è l’incapacità di assumere una iniziativa dirompente, che affermi la propria presenza in vita

Qualche giorno fa Vincenzo De Luca ha rispolverato una verità epistemica, che si regge sulle proprie gambe, quando ha affermato che un governo per essere efficiente ha bisogno di una opposizione efficiente. Ovviamente lui si riferiva all’esecutivo Meloni, ma la saggezza di quella regola vale ad ogni livello, compresa l’istituzione regionale che rappresenta. Anzi, direi soprattutto per la sua amministrazione, da tempo considerata prigioniera del solipsismo mediatico-governativo del presidente, tranne che per qualche fuori onda dell’assessore alla Scuola Lucia Fortini — che pure irrita, talvolta, l’inquilino dell’ovattato terzo piano della Regione — o per alcune autorizzate iniziative del numero due della giunta, il vicepresidente Fulvio Bonavitacola, detto il Medvedev del Cremlino di Santa Lucia, data la sua subordinata inclinazione all’amplificazione ventriloqua del pensiero deluchiano. Degli altri assessori, se proponessimo una sorta di sondaggio, quasi nessuno si ricorderebbe i nomi o ciò che fanno o dovrebbero fare.Â

De Luca è come se a poco a poco fosse divenuto consustanziale all’ente che........

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