Il capo della Polizia alle esequie del vice capo sovrintendente costretto sulla sedia a rotelle dopo essere stato ferito in servizio. Il parroco: «L’impegno e il sacrificio di Nicola sono segno di riscatto e speranza per il nostro territorio»

«La passione per la Giustizia e credere sempre in essa, qualsiasi cosa accada»: è il lascito morale che Nicola Barbato, il vice capo sovrintendente della Polizia di Stato e medaglia d’oro al valore civile, ha consegnato ai suoi due figli Giovanna e Luigi, anch’essi poliziotti come il papà eroe. Una folla commossa, di amici, colleghi, conoscenti ha partecipato nella chiesa di San Giovanni Evangelista a Teverola, vicino ad Aversa, nel Casertano, alle esequie di Barbato, 61 anni, morto a causa di alcune complicanze respiratorie seguite ad una polmonite. La salma è stata accolta da un lungo applauso all’ingresso in chiesa. A dargli l’ultimo saluto anche il capo della Polizia Vittorio Pisani, suo amico personale, da quando guidava la squadra mobile della questura di Napoli di cui faceva parte anche Barbato.

Barbato insignito della medaglia d'oro al valor civile dal presidente Mattarella

Il poliziotto fu ferito a colpi di pistola alla nuca il 24 settembre 2015 durante un servizio antiracket presso un negozio di giocattoli di Fuorigrotta a Napoli da un esattore della camorra in procinto di chiedere il pizzo, che Barbato e un collega avevano individuato. Da allora, era costretto su una sedia a rotelle. Barbato fu promosso per merito straordinario, nel 2016 insignito della medaglia d’oro al valor civile e nel 2022 dell'onorificenza di cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana.Â

«È nella parola di Dio che bisogna trovare speranza e consolazione – ha detto nella sua omelia don Evaristo Rotino, il parroco di San Giovanni Evangelista a Teverola -. È Lui che dice: dove sono io, sarete anche voi. La testimonianza di Nicola è stata preziosa sia come poliziotto, sia come figlio di questa comunità . Ha fatto il suo dovere con professionalità , è stato un buon poliziotto e un buon padre di famiglia. Ringrazio tutte le forze dell’ordine perché siete le sentinelle delle nostre comunità . L’impegno e il sacrificio di Nicola sono segno di riscatto e speranza per il nostro territorio. Bisogna abbattere e la cultura della violenza. La nostra terra attende un annuncio di speranza. Per tutti Nicola è stato un punto di riferimento. Quando si intratteneva per strada non era mai solo, sempre circondato da amici. Un buon esempio per tutti. Speriamo che il seme che lui ha gettato possa far germogliare nuovi esempi di coraggio e generosità , come hanno saputo fare anche i suoi due figli, agenti di polizia come il papà ».

Anche la nipote, dall’altare, ha dedicato parole commoventi allo zio scomparso: «Sei stato un modello per tutti noi, continua a guidarci da lassù». Così una collega del corso della scuola di polizia dell’87: «Ci siamo conosciuti che eravamo ragazzi. La tua sofferenza è diventata anche la nostra, ci siamo trasformati nelle tue gambe quando non potevi camminare. Nel nostro dolore tu ci conforti ancora».

Il capo della Polizia Pisani infine ha voluto riservare il suo saluto: «Non è mai semplice trovare parole adeguate. Per noi non saranno mai adeguate per onorare il sacrificio di un collega. Ogni parola di esaltazione del suo lavoro potrebbe apparire addirittura retorica e non vogliamo che Nicola sia onorato con parole di circostanza. Vanno ricordate - ha aggiunto - le immagini più belle che ci ha regalato come il suo sorriso nell’accettare la sofferenza che il lavoro gli aveva destinato e l’immagine dei suoi figli in divisa della polizia di Stato, trasmettendo a Giovanna e a Luigi il rispetto della istituzione. E noi cara Angelina - ha poi sottolineato rivolgendosi alla vedova di Barbato - avremo cura dei tuoi figli. In una intervista, Nicola disse: sono senza le gambe ma si può vivere anche senza le gambe e noi abbiamo il dovere di far camminare sulle nostre gambe la gioia e la dedizione al lavoro di Nicola».

In chiesa Sandro Rutolo della segreteria Pd, i deputati di Fratelli d’Italia Gimmi Cangiano e del Pd Stefano Graziani, il vice coordinatore della Lega in Campania Gianpiero Zinzi: «Nicola Barbato – ha specificato - ha fatto della sua vita un impegno nella lotta contro la criminalità . Ha servito lo Stato, indossando la divisa della Polizia, e mai si è risparmiato a portare avanti con coraggio e forza la battaglia contro la camorra di cui è rimasto vittima. Lo ha fatto rendendo onore ai cittadini onesti». Anche la presidente del consiglio comunale di Napoli Enza Amato ha voluto ricordare l’esempio e il coraggio di Barbato: «Andai a trovarlo in ospedale e l'ho ritrovato in seguito, presso la chiesa di San Vitale, in occasione di un'iniziativa contro la camorra – ha ricordato -. L'impegno, e l'altissimo senso del dovere, per il quale fu insignito della medaglia d’oro al valor civile, sono stati la cifra della sua vita. Fui felice di poterlo ringraziare per questa dedizione alla difesa di noi cittadini che lo aiutò a superare quel momento drammatico e a tornare al lavoro. Nicola Barbato ci lascia uno straordinario esempio di vita e di dedizione ai valori dello Stato».Â

Vai a tutte le notizie di Napoli

Se vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui.

Siamo anche su Instagram, seguici https://www.instagram.com/corriere.mezzogiorno/

10 marzo 2024 ( modifica il 10 marzo 2024 | 17:30)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

QOSHE - L'addio al poliziotto eroe Nicola Barbato. Pisani: «Il tuo sacrificio cammina sulle nostre gambe» Video - Angelo Agrippa
menu_open
Columnists Actual . Favourites . Archive
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

L'addio al poliziotto eroe Nicola Barbato. Pisani: «Il tuo sacrificio cammina sulle nostre gambe» Video

3 1
10.03.2024

Il capo della Polizia alle esequie del vice capo sovrintendente costretto sulla sedia a rotelle dopo essere stato ferito in servizio. Il parroco: «L’impegno e il sacrificio di Nicola sono segno di riscatto e speranza per il nostro territorio»

«La passione per la Giustizia e credere sempre in essa, qualsiasi cosa accada»: è il lascito morale che Nicola Barbato, il vice capo sovrintendente della Polizia di Stato e medaglia d’oro al valore civile, ha consegnato ai suoi due figli Giovanna e Luigi, anch’essi poliziotti come il papà eroe. Una folla commossa, di amici, colleghi, conoscenti ha partecipato nella chiesa di San Giovanni Evangelista a Teverola, vicino ad Aversa, nel Casertano, alle esequie di Barbato, 61 anni, morto a causa di alcune complicanze respiratorie seguite ad una polmonite. La salma è stata accolta da un lungo applauso all’ingresso in chiesa. A dargli l’ultimo saluto anche il capo della Polizia Vittorio Pisani, suo amico personale, da quando guidava la squadra mobile della questura di Napoli di cui faceva parte anche Barbato.

Barbato insignito della medaglia d'oro al valor civile dal presidente Mattarella

Il poliziotto fu ferito a colpi di pistola alla nuca il 24 settembre 2015 durante un servizio antiracket presso un negozio di giocattoli di Fuorigrotta a Napoli da un esattore della camorra in procinto di chiedere il pizzo, che Barbato e un collega avevano individuato. Da........

© Corriere del Mezzogiorno


Get it on Google Play