Confronto contro l’Autonomia differenziata. Sarracino (Pd): «Toni sbagliati da De Luca, ma ha ragione»

Il collante politico per ora è la battaglia contro l’Autonomia differenziata: è qui che trova la piena convergenza il cosiddetto «campo largo», anzi il «campo progressista» come ama definirlo Gaetano Manfredi. Ma soprattutto senza i toni bellicosi ed eccessivi usati da Vincenzo De Luca, tanto da indurre il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a richiamare con un appello alla correttezza tutti gli attori politici. E se esiste una misura per registrare la distanza tra il sindaco di Napoli e il presidente della Regione, oltre alla freddezza nei rapporti colta l’altro giorno, quando erano seduti l’uno accanto all’altro alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario del Tar Campania, essa è data dall'ennesimo distinguo sottolineato proprio da Manfredi: «Condivido che è molto importante, in questa fase politica complessa dove ci avviciniamo alle Europee, che il dibattito politico - che può e deve essere anche aspro - poi non trascenda perché questo determina conflitti che poi si trasferiscono nella società . E questo è un rischio che non dobbiamo correre — ha rimarcato il primo cittadino —. Credo sia un appello, quello del Presidente, che va a tutti. Mi auguro che si ritorni alle normali relazioni istituzionali fondamentali per tutelare gli interessi dei cittadini. Penso — ha poi detto il sindaco di Napoli rispondendo ai cronisti che gli hanno chiesto della compatibilità tra il presidente De Luca e il cosiddetto «campo largo» — che dobbiamo costruire una ipotesi di alleanza nazionale strutturata, con un programma comune e che sia credibile come alternativa di governo: questo è il tema reale, perché non basta fare opposizione. È questo il vero sforzo che si deve fare, al di là delle persone».

Insomma, per Manfredi è l’interlocuzione estesa e scevra di esuberanze polemiche la strada da percorrere. In coerenza con quanto avvenuto ieri, nel confronto largo organizzato sul tema dell’Autonomia con Roberto Fico del M5S, Marco Sarracino della segreteria nazionale del Pd, i parlamentari di Avs Francesco Borrelli e Peppe De Cristofaro, giuristi come Massimo Villone ed esponenti della società civile. Convitato di pietra, ovviamente, il presidente della Regione, al centro dei pensieri di molti. «L’Autonomia differenziata — ha ricordato Manfredi — è un progetto di riforma che frammenta l’Italia. Intorno a questo tema ci sono tante sensibilità politiche che si uniscono». Per Sarracino, del Pd — all’indomani del richiamo di Mattarella — «le richieste del presidente De Luca sono legittime. Quelle risorse non sono una gentile concessione che fa il Governo, ma un diritto dei cittadini della Campania. Poi siamo assolutamente d’accordo con il presidente della Repubblica, quei toni non sono accettabili. Dopodiché entriamo anche nel merito, altrimenti si fa soltanto una discussione sui toni e mai sui temi». Sulla stessa lunghezza d’onda è Fico (M5s): «È importante dire no all’Autonomia differenziata perché questo è un grande pacco che arriva al Sud e a tutto il Paese. Noi lo dobbiamo rispedire al mittente». Per Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo misto al Senato con Alleanza Verdi e Sinistra, «il linguaggio è un elemento marginale. Poi ovviamente io penso che bisogna sempre avere un linguaggio consono, ma non mi pare il punto centrale di questa vicenda». Infine, Francesco Borrelli, per il quale su alcune tv si sta rappresentando il Sud affidandosi ad opinionisti tiktoker e parenti di boss di camorra per screditarlo. «Dobbiamo avere invece — ha tenuto a evidenziare — la capacità di proporre un modello di Sud produttivo intellettualmente onesto e culturalmente capace non in contrapposizione col Nord».

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25 febbraio 2024

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Manfredi riunisce il campo progressista:«Bene Mattarella, basta con gli insulti»

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25.02.2024

Confronto contro l’Autonomia differenziata. Sarracino (Pd): «Toni sbagliati da De Luca, ma ha ragione»

Il collante politico per ora è la battaglia contro l’Autonomia differenziata: è qui che trova la piena convergenza il cosiddetto «campo largo», anzi il «campo progressista» come ama definirlo Gaetano Manfredi. Ma soprattutto senza i toni bellicosi ed eccessivi usati da Vincenzo De Luca, tanto da indurre il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a richiamare con un appello alla correttezza tutti gli attori politici. E se esiste una misura per registrare la distanza tra il sindaco di Napoli e il presidente della Regione, oltre alla freddezza nei rapporti colta l’altro giorno, quando erano seduti l’uno accanto all’altro alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario del Tar Campania, essa è data dall'ennesimo distinguo sottolineato proprio da Manfredi: «Condivido che è molto importante, in questa fase politica complessa dove ci avviciniamo alle Europee, che il dibattito politico - che può e deve........

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