Con Simona Malpezzi il figlio del governatore coordinerà Energia Popolare

La denominazione ufficiale è già tutto un programma: Energia popolare. Ed in epoca di transizione ecologica scoprire un potenziale giacimento in grado di rendere ecocompatibile la propria permanenza politica non è poco. Energia popolare è «l’area politico-culturale» (proprio così) «formatasi in occasione dell’ultimo congresso del Partito democratico attorno alla candidatura a segretario di Stefano Bonaccini».
Ma la mozione che doveva esaurire la propria spinta propulsiva sotto le ceneri dell’ultimo congresso dem è improvvisamente risorta, trasformandosi in una vera e propria struttura correntizia. Di quelle che al presidente della Campania Vincenzo De Luca non piacciono per niente. Anche se ora uno dei due coordinatori nazionali è il deputato Piero De Luca, suo primogenito, che con Simona Malpezzi e un team organizzativo rappresentato da due responsabili, Andrea De Maria e Stefania Pezzopane, dovrà gestire l’area Bonaccini. Mentre il coordinamento degli amministratori locali è affidato a Matteo Biffoni e quello dei consiglieri regionali a Simona Meloni.

Dunque, Piero guiderà la corrente del presidente dell’Emilia Romagna, con il quale condivide — al di là dei propositi di «dare il proprio contributo alle battaglie politiche che il Pd sta portando avanti in Parlamento e nelle nostre comunità contro le pessime scelte del governo Meloni e per promuovere nel Paese idee e proposte realmente in grado di garantire crescita e giustizia sociale» — anche la medesima aspirazione paterna: aprire una breccia nel muro della resistenza interna al partito per poter accedere al terzo mandato da governatore. Una sfida che si fa ancora più dura se è vero che Energia popolare dovrà attrezzarsi di tutto punto per incalzare l’attuale segreteria di Elly Schlein, magari schierando i propri pezzi pregiati alle prossime consultazioni europee di giugno. Una manovra quasi obbligata per rimarcare la differenza — come ama ricordare il papà presidente della Regione — tra «i maleducati rappresentanti di Elena Schlein in Campania che non hanno neanche il loro voto» e i cortesi e impeccabili deluchiani che in qualsiasi momento potrebbero aprire la cassaforte di famiglia ed ostentare il luccichio del proprio patrimonio di consensi. Insomma, il deputato Piero, con l’incarico di leader correntizio, potrebbe essere davvero indotto a sacrificarsi per amor paterno e dignità di parte, lasciandosi catapultare in lista per le Europee? Una ipotesi che lui esclude fermamente, giacché l’obiettivo resta quello di compattare l’azione del Pd, di cercare una strada (una segreteria ) da spianare dopo il voto.

Il dato che emerge, tuttavia, è che le Europee non saranno soltanto un appuntamento elettorale dagli esiti imprevedibili, ma l’occasione per avviare una resa dei conti interni ai dem, con sullo sfondo il braccio di ferro sul vertice del partito e la necessità di raggiungere una tregua per poi lavorare a una ipotesi di compromesso sul terzo mandato di Bonaccini, De Luca ed Emiliano. Vale a dire di coloro che erano considerati gli azionisti maggiori del Pd e che dopo essersi distratti all’arrivo della Schlein ora — energici e popolari — rincorrono sia la rivincita, sia la riconferma della candidatura.

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4 gennaio 2024

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Pd, Piero De Luca coordinatore della corrente di Stefano Bonaccini

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04.01.2024

Con Simona Malpezzi il figlio del governatore coordinerà Energia Popolare

La denominazione ufficiale è già tutto un programma: Energia popolare. Ed in epoca di transizione ecologica scoprire un potenziale giacimento in grado di rendere ecocompatibile la propria permanenza politica non è poco. Energia popolare è «l’area politico-culturale» (proprio così) «formatasi in occasione dell’ultimo congresso del Partito democratico attorno alla candidatura a segretario di Stefano Bonaccini».
Ma la mozione che doveva esaurire la propria spinta propulsiva sotto le ceneri dell’ultimo congresso dem è improvvisamente risorta, trasformandosi in una vera e propria struttura correntizia. Di quelle che al presidente della Campania Vincenzo De Luca non piacciono per niente. Anche se ora uno dei due coordinatori nazionali è il deputato Piero De Luca, suo primogenito, che con Simona Malpezzi e un team organizzativo........

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