Investimenti per oltre 800 milioni. Il piano presentato all’Acen da Comune e Demanio

Ci sono i soldi, ci sono i progetti e ci sono prospettive per una serie di edifici storici di Napoli e provincia abbandonati da tempo. «La città in movimento» è il titolo di un forum che si è svolto all’Acen nel corso del quale l’Agenzia del Demanio ha presentato un piano realizzato con il Comune di Napoli e la Città Metropolitana che punta alla razionalizzazione degli spazi urbani, valorizzazione degli immobili, rigenerazione, mitigazione del rischio sismico ed efficientamento energetico. Complessivamente sono 38 gli interventi, per un investimento di 806 milioni di risorse nazionali: 33 quelli finanziati, con 554 milioni, dei quali l’Agenzia del Demanio della Campania assume il ruolo di stazione appaltante. A questi si aggiungono altri 5 interventi da finanziare, per un totale di 252 milioni. Dopo l’introduzione del presidente Acen, Angelo Lancellotti, e di Mario Parlagreco, direttore regionale dell’Agenzia del Demanio, il piano è stato illustrato da Luca Damagnini, vice direttore Demanio Campania. Con gli interventi del vicesindaco e assessore all’Urbanistica Laura Lieto, dell’ordinario di Estimo dell’università di Venezia Ezio Miceli e di Jonathan Pratschke, ordinario di Sociologia dei progressi economici della Federico II.

Sono già stati avviati, e finanziati dal Demanio, i lavori all’ex caserma Boscariello a Miano, che diventerà il nuovo Polo di Polizia con la Cittadella della Sicurezza, e alla Caserma Cavalleri a San Giorgio a Cremano, che sarà destinata ai reparti della Guardia di Finanza e sarà un polo concorsuale e di preparazione dei piani logistici. Integralmente finanziati anche i 12 milioni necessari per i lavori a Villa Favorita ad Ercolano e i 6,7 milioni per la Procura della Repubblica a Napoli: la ristrutturazione porterà ad un notevole risparmio energetico e alla costruzione di un collegamento pedonale di 40 metri sospeso tra Procura e Palazzo di Giustizia. Stanziati 27 milioni per il rifacimento interno di Palazzo Fondi a via Medina, che sarà destinato a sede della direzione regionale dell’Agenzia e dell’Agcom. Castel Capuano ha già avuto l’approvazione del progetto di restauro e rifunzionalizzazione del vecchio tribunale, che sarà riaperto al pubblico. Tra i progetti in attesa di finanziamenti ci sono lo Stabilimento Militare Spolette a Torre Annunziata, l’ex Cantiere Pattison a Gianturco, l’ex Caserma Cesare Battisti a Bagnoli, l’ex Monastero Trinità delle Monache a Napoli, l’ex Caserma Garibaldi in via Foria.

«L’Agenzia del Demanio sta diventando più giocatore che arbitro o regolamentatore di norme — sottolinea Parlagreco —. Ormai stiamo diventando stazione appaltante per un volume di investimenti importante. Invece di investire su asset, investiamo su una rigenerazione urbana». Per Angelo Lancellotti si tratta di «una quantità enorme di risorse per le imprese di costruzione. Siamo contenti da questo punto di vista — dice —, ma soprattutto per il meccanismo virtuoso che si potrebbe innescare, con la riqualificazione anche di zone difficili, in cui non si interviene da anni. Poi si tratta di interventi di qualità , perché tutti sono anche attenti alla transizione ecologica, e sono un esempio virtuoso su come intervenire, non più secondo schemi vecchi, ma secondo le nuove direttive comunitarie all’insegna della sostenibilità economica, sociale e ambientale».
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi — che ha concluso i lavori — parla di un «piano importante, perché riguarda investimenti che sono fondamentali per i luoghi dove si realizzano, ma anche per l’impatto che avranno sulla città . Ci sarà una ricaduta significativa sulla vivibilità di alcune parti della città , soprattutto il centro storico».
Fra gli esempi più efficaci quello della Caserma Boscariello: quando il polo della Polizia diventerà operativo nei nuovi spazi si libereranno volumetrie, fra le altre quelle di Monte di Dio, dove la Nunziatella raddoppierà i suoi spazi. «La realizzazione di nuove infrastrutture e il potenziamento di siti hanno un grandissimo impatto anche dal punto di vista turistico — aggiunge il sindaco —. Sono progetti parte della grande visione che stiamo mettendo in campo con risorse comunali, risorse Pnrr, delle Ferrovie dello Stato, con la Regione e col Demanio per fare questa trasformazione della città in termini infrastrutturali, di cui Napoli ha estremamente bisogno. Abbiamo tanti luoghi urbani in città e noi dobbiamo andare proprio in questa direzione, di non avere espansione di spazi costruiti ma di recuperare l’esistente».

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5 dicembre 2023

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«Ecco i 38 progetti che cambieranno Napoli»

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05.12.2023

Investimenti per oltre 800 milioni. Il piano presentato all’Acen da Comune e Demanio

Ci sono i soldi, ci sono i progetti e ci sono prospettive per una serie di edifici storici di Napoli e provincia abbandonati da tempo. «La città in movimento» è il titolo di un forum che si è svolto all’Acen nel corso del quale l’Agenzia del Demanio ha presentato un piano realizzato con il Comune di Napoli e la Città Metropolitana che punta alla razionalizzazione degli spazi urbani, valorizzazione degli immobili, rigenerazione, mitigazione del rischio sismico ed efficientamento energetico. Complessivamente sono 38 gli interventi, per un investimento di 806 milioni di risorse nazionali: 33 quelli finanziati, con 554 milioni, dei quali l’Agenzia del Demanio della Campania assume il ruolo di stazione appaltante. A questi si aggiungono altri 5 interventi da finanziare, per un totale di 252 milioni. Dopo l’introduzione del presidente Acen, Angelo Lancellotti, e di Mario Parlagreco, direttore regionale dell’Agenzia del Demanio, il piano è stato illustrato da Luca Damagnini, vice direttore Demanio Campania. Con gli interventi del vicesindaco e assessore all’Urbanistica Laura Lieto, dell’ordinario di Estimo dell’università di Venezia Ezio Miceli e di Jonathan........

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