La moglie del sindaco Manfredi, Cettina Del Piano, e la nascita di una grande passione: «Seguo il basket da quando lo praticava Gaetano sin tempi del ginnasio»

È una appassionatissima di sport. Cettina Del Piano, dirigente medico dell’ospedale di Nola e moglie del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, ha il profilo della tifosa gentile. Ma irriducibile. È attenta, empatica, obiettiva, competente, entusiasta e convinta che lo sport sia una autentica scuola di vita e una cartina al tornasole per leggere al meglio la società . In una sola sera è diventata la mascotte della Gevi, della squadra del basket Napoli che ha sbaragliato tutti gli avversari affermandosi a sorpresa nella Final 8 di Coppa Italia.Â

Per raccontare la sua passione per lo sport da dove occorre incominciare?
«Dobbiamo partire dagli anni della scuola, dove io e Gaetano eravamo insieme in classe fin dal ginnasio, al classico Carducci di Nola. Io ero impegnata su molti sport diversi che praticavo con grande gusto e divertimento, mentre quello che intanto era diventato il mio fidanzatino si dedicava di più al basket. La pallacanestro è sempre rimasta poi la nostra passione, per anni abbiamo seguito la squadra di Caserta e abbiamo avuto grande attenzione anche per l’Nba che seguivamo e seguiamo in televisione».Â

E poi siete arrivati sul parquet della Gevi.Â
«Il basket è uno sport bellissimo e in questa società si respira una atmosfera che mi piace tanto. Si intuisce, dietro il progetto, una vera passione. Conosciamo bene i soci che sono alle spalle della Gevi e sappiamo che per loro non si tratta solo di sport, o di un investimento economico e di immagine. Ma della voglia di portare avanti un progetto bello e vincente per la città ».Â

Ma lei come è diventata mascotte della squadra?
«Questa cosa mi fa un po’ sorridere e devo dire che ci resto malissimo quando magari una partita non finisce bene, quasi come se avvertissi la responsabilità del risultato. Ovviamente scherzo, ma lo sport è fatto anche di questi stati d’animo di un po’ di irragionevolezza e di gesti rituali. Tutto è nato la prima volta che io e Gaetano siamo andati a vedere la partita, lo scorso anno. Non era un momento felicissimo per la squadra, che in quell’occasione giocava contro l’Olimpia Milano. Quella sera i ragazzi hanno vinto. E da allora ci hanno chiesto di esserci sempre, per scaramanzia. Ma una cosa ulteriore devo proprio aggiungerla...».Â

Prego.
«Le vittorie ci galvanizzano e ci hanno portato in cima alla classifica, ci hanno fatto diventare campioni d’Italia. Ma quello che trovo straordinario in questa avventura è stata anche la capacità di considerare una eventuale sconfitta come una esperienza, dalla quale tratte insegnamenti per guardare avanti con forza ancora maggiore e con determinazione assoluta. E i risultati hanno dato ragione a questo approccio».Â

Oltre al basket, quali sono gli sport che abitualmente segue?
«Lo sci e il tennis. Il basket mi piace molto, oltre che per l’atmosfera bella che si avverte in campo, perché è uno sport veloce, dinamico».Â

Suo marito che tifoso è? Condivide il suo entusiasmo con il medesimo slancio?
«Io sono una entusiasta e credo si veda con grande chiarezza, lui è invece è più riflessivo e pacato e si gode ogni istante della partita con partecipazione. Abbiamo incominciato questa serie di vittorie con lo stadio. Andavamo a seguire il Napoli e lì sono stata io a coinvolgerlo sempre di più e lui si è davvero abbandonato a vivere con pienezza questa avventura straordinaria che ha portato la squadra a vincere lo scudetto. Poi siamo arrivati sul parquet in un momento difficile della squadra, che ha poi incominciato a vincere. Insomma ci sentiamo parte di questa bella storia. Ci sembra di tornare ragazzi respirando questo spirito così bello, fra tante famiglie, e al tempo stesso siamo consapevoli che queste vittorie sportive siano una decisa spinta per la città . Un sostegno per una Napoli bella e vincente, oltre gli stereotipi e i vittimismi. Una squadra che vince è un bell’esempio, la storia di un gruppo che riesce ad affermarsi perché ha la capacità di andare in una medesima direzione. Proprio come nella vita, è solamente un buon lavoro di squadra quello che riesce a garantire i risultati migliori».

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23 febbraio 2024 ( modifica il 23 febbraio 2024 | 09:18)

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Cettina Del Piano: «Io, mascotte della Gevi Napoli, mi sento parte di questa vittoria»

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23.02.2024

La moglie del sindaco Manfredi, Cettina Del Piano, e la nascita di una grande passione: «Seguo il basket da quando lo praticava Gaetano sin tempi del ginnasio»

È una appassionatissima di sport. Cettina Del Piano, dirigente medico dell’ospedale di Nola e moglie del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, ha il profilo della tifosa gentile. Ma irriducibile. È attenta, empatica, obiettiva, competente, entusiasta e convinta che lo sport sia una autentica scuola di vita e una cartina al tornasole per leggere al meglio la società . In una sola sera è diventata la mascotte della Gevi, della squadra del basket Napoli che ha sbaragliato tutti gli avversari affermandosi a sorpresa nella Final 8 di Coppa Italia.Â

Per raccontare la sua passione per lo sport da dove occorre incominciare?
«Dobbiamo partire dagli anni della scuola, dove io e Gaetano eravamo insieme in classe fin dal ginnasio, al classico Carducci di Nola. Io ero impegnata su molti sport diversi che praticavo con grande gusto e divertimento, mentre quello che intanto era diventato il mio fidanzatino si dedicava di più al basket. La pallacanestro è sempre rimasta poi la nostra passione, per anni abbiamo seguito la squadra di........

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