Il leader di FI presenta il G7 dei ministri degli Esteri che si svolgerà a Capri dal 17 al 19 aprile

«Non capisco il trambusto. Non stiamo parlando di test da fare a magistrati in carica, ma a chi fa ora il concorso. Come si fa l’esame di inglese, di diritto penale o amministrativo si fanno anche i test psico attitudinali. Tanti militari li hanno sostenuti e non se ne sono dispiaciuti. Noi non andiamo a cercare il matto, ma a individuare una attitudine o meno». Il ministro degli Esteri Antonio Tajani arriva a Napoli per presentare il G7 che a Capri si svolgerà dal 17 al 19 aprile. E si trova immediatamente travolto dalla polemica sollevata dal procuratore capo Nicola Gratteri che ha suggerito di sottoporre piuttosto i politici ai test psicoattitudinali e all’alcoltest.
«Non ho alcun problema a sottopormi a un test psicoattitudinale — continua Tajani —. Li fanno anche i commissari di polizia, le guide alpine. Non è una deminutio per i magistrati o per i politici. Forse c’è una visione superata, sono padre di una psicologa e lo psicologo è come un internista, un dentista o un cardiologo: se hai un problema, ti curi. I test li ho fatti anch’io quando entrai come ufficiale in Aeronautica militare e non mi sono sentito sminuito. Non c’è violazione dell’autonomia della magistratura. Ci sarebbe interferenza se si facessero ai magistrati. È nell’interesse della magistratura che non ci siano persone con problemi, se sei narcisista puoi peccare di protagonismo. Se in polizia giudiziaria fanno un test, coloro che comandano sulla polizia giudiziaria non devono farlo? Credo sia giusto».

Il ministro degli Esteri — che ha poi partecipato al Ramada ad una manifestazione per i 30 anni di Forza Italia, durante la quale ha esortato a guadagnare spazio politico al centro — passa oltre e accende i riflettori su Capri che ospiterà un G7 intitolato alla «Pace nel Mediterraneo», il primo dei due «Ministeriali Esteri G7» che saranno ospitati nell’anno della presidenza italiana. «Abbiamo scelto Capri perché è una realtà fantastica e perché si parlerà della situazione nel Mediterraneo, che dovrebbe essere di pace ma invece vive una stagione di grande tensione. Parleremo — spiega Tajani — delle grandi questioni internazionali: di ciò che accade in Africa, dove siamo fortemente impegnati, ma il Mediterraneo si avvicina fino alle coste del Medio Oriente e infatti si affronterà la situazione a Gaza, Suez e nel Mar Rosso e quindi la sicurezza del trasporto marittimo con l’operazione Aspides».

Per la prima volta un incontro del genere si svolgerà a Capri e il Golfo sarà di fatto blindato. Tajani prima della presentazione del vertice ha incontrato le forze dell’ordine che saranno coinvolte nei controlli: «Una riunione con il prefetto Michele di Bari — racconta — dove abbiamo affrontato tutti gli aspetti del G7. L’isola garantisce una maggiore sicurezza e tutte le forze dell’ordine saranno impegnate nei controlli a terra e in mare. Controlli che investiranno anche Napoli nei luoghi dove si muoveranno i delegati. Il numero delle forze in campo sarà proporzionato a quello dei delegati che saranno presenti, circa 300, oltre a circa 2/300 operatori dell’informazione. Sarà presente il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, e il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, oltre ai rappresentanti dei Paesi emergenti del G20 perché con loro dobbiamo interloquire. Avremo tre giorni di grande dibattito politico con i ministri degli Esteri delle grandi democrazie liberali e delle economie avanzate oltre ad alcuni importanti ospiti internazionali. Abbiamo invitato il Brasile, l’India, la Mauritania e altri Paesi che parteciperanno a una riunione organizzata ad hoc».
Il tema caldissimo è quello del terrorismo. «Dopo l’attentato di Mosca — riflette il vicepremier e titolare della Farnesina — siamo tutti preoccupati per una involuzione della situazione, sono contrario a parlare di economia di guerra, voglio essere ottimista ma bisogna sempre mantenere la guardia alta su tutti gli obiettivi potenzialmente a rischio».

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28 marzo 2024 ( modifica il 28 marzo 2024 | 07:57)

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QOSHE - Test ai politici, il ministro Tajani risponde a Gratteri: «Pronto a farli, li ho già affrontati da militare» - Anna Paola Merone
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Test ai politici, il ministro Tajani risponde a Gratteri: «Pronto a farli, li ho già affrontati da militare»

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28.03.2024

Il leader di FI presenta il G7 dei ministri degli Esteri che si svolgerà a Capri dal 17 al 19 aprile

«Non capisco il trambusto. Non stiamo parlando di test da fare a magistrati in carica, ma a chi fa ora il concorso. Come si fa l’esame di inglese, di diritto penale o amministrativo si fanno anche i test psico attitudinali. Tanti militari li hanno sostenuti e non se ne sono dispiaciuti. Noi non andiamo a cercare il matto, ma a individuare una attitudine o meno». Il ministro degli Esteri Antonio Tajani arriva a Napoli per presentare il G7 che a Capri si svolgerà dal 17 al 19 aprile. E si trova immediatamente travolto dalla polemica sollevata dal procuratore capo Nicola Gratteri che ha suggerito di sottoporre piuttosto i politici ai test psicoattitudinali e all’alcoltest.
«Non ho alcun problema a sottopormi a un test psicoattitudinale — continua Tajani —. Li fanno anche i commissari di polizia, le guide alpine. Non è una deminutio per i magistrati o per i politici. Forse c’è una visione superata, sono padre di una psicologa e lo psicologo è come un internista, un dentista o un cardiologo: se hai un........

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