Segnaletica «intelligente», Di Bari lancia l’allarme per il weekend: «Mi preoccupa la movida»

Sono ancora troppi gli incidenti che coinvolgono i pedoni. Troppi i morti. Troppo sostenuta la velocità sulle strade cittadine e troppo insicuri alcuni percorsi. Ieri si è riunito di nuovo, in Prefettura, l’osservatorio per il monitoraggio e la pianificazione di interventi sulla incidentalità stradale. Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha convocato l’incontro per procedere all’esame delle iniziative messe in campo dal Comune. Al vertice hanno preso parte i dirigenti dell’area Viabilità e Trasporto pubblico e dell’infortunistica stradale del Comune di Napoli, i rappresentanti della polizia stradale e dell’Arma dei carabinieri, oltre ai rappresentanti della polizia municipale. C’è un piano, presentato dal Comune, che ruota intorno ad una serie di interventi che saranno realizzati a breve, medio e lungo periodo. Sono 400 le strade interessate, per un totale di 300 chilometri. Su questi itinerari saranno ripristinati la segnaletica stradale e gli impianti di pubblica illuminazione e saranno potate le piante che ostruiscono la visibilità : In molti casi saranno completamente rifatti gli attraversamenti pedonali.

Il piano per la messa in sicurezza delle rete stradale si avvale di un finanziamento di circa 850 mila euro, stanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e prevede anche azioni di moderazione del traffico con l’implementazione di «zone 30» — intorno alle quali persistono alcune polemiche — e «isole ambientali». Gli attraversamenti rialzati, le bande sonore, il sistema dei semafori intelligenti sono alcuni dei progetti intorno al quale ruota un piano teso a garantire un maggiore livello di tutela dei pedoni. Le strade e le piazze oggetto degli interventi sono distribuite su tutte le dieci municipalità , ma ci sono zone dove saranno più incisive, ad esempio lungo il corso Vittorio Emanuele dove sono previsti 32 attraversamenti pedonali che avranno grande visibilità . Al termine della riunione in Prefettura si è convenuto sulla necessità di proseguire sull’attività divulgativa avviata dalle Forze dell’ordine e dalla Polizia locale, con lo scopo di sensibilizzare pedoni e guidatori ad adottare comportamenti prudenti.

E, a proposito di comportamenti virtuosi, il prefetto ieri ha parlato anche di movida violenta. «È un weekend che preoccupa, come spesso accade a Napoli, però non possiamo non rassicurare la comunità perché i controlli sono sempre più mirati, sempre più forti, incisivi e tali da creare immediatamente una rete per la ricerca dei responsabili, e questo accade quasi ogni giorno» ha detto a margine della IV edizione del Premio nazionale Federico Del Prete, dedicato alla memoria del sindacalista ucciso il 18 febbraio 2002 a Casal di Principe. «È vero — ha aggiunto — abbiamo ragazzi che spesso hanno smarrito le loro strutture etiche di convivenza civica in una comunità . Però abbiamo anche un poderoso dispositivo delle forze di polizia capace di controllare e di individuare immediatamente i responsabili. E questo ci fa sempre ben sperare».

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20 febbraio 2024

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Troppi incidenti a Napoli,summit col prefetto:«Quattrocento strade da monitorare»

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20.02.2024

Segnaletica «intelligente», Di Bari lancia l’allarme per il weekend: «Mi preoccupa la movida»

Sono ancora troppi gli incidenti che coinvolgono i pedoni. Troppi i morti. Troppo sostenuta la velocità sulle strade cittadine e troppo insicuri alcuni percorsi. Ieri si è riunito di nuovo, in Prefettura, l’osservatorio per il monitoraggio e la pianificazione di interventi sulla incidentalità stradale. Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha convocato l’incontro per procedere all’esame delle iniziative messe in campo dal Comune. Al vertice hanno preso parte i dirigenti dell’area Viabilità e Trasporto pubblico e dell’infortunistica stradale del Comune di Napoli, i rappresentanti della polizia stradale e dell’Arma dei carabinieri, oltre ai rappresentanti della polizia municipale. C’è un piano, presentato dal Comune, che ruota intorno ad una serie di........

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