Domiciliari per un imprenditore, divieto di dimora per un altro consigliere comunale. Le accuse sono di induzione indebita e ricettazione
Irregolarità in un concorso pubblico e un accordo corruttivo per una vasta area industriale nel comune di Cicciano, in provincia di Napoli. Con l'accusa di induzione indebita a dare o promettere utilità e ricettazione, è finito in carcere l'ex sindaco, in carica fino allo scorso anno, Giovanni Corrado, già ai domiciliari da settembre 2023 per una inchiesta su alcuni complessi residenziali. Domiciliari per un consigliere comunale in carica, Gennaro D'Avanzo, e per l'imprenditore Franco Martiniello. Mentre per un secondo consigliere comunale in carica, Raffaele Arvoneo, è stato disposto il divieto di dimora in Campania.
Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura di Nola, hanno permesso di scoprire alcune irregolarità in un concorso pubblico svolto al comune di Cicciano e hanno permesso anche di svelare un accordo corruttivo per un'autorizzazione edilizia riguardante una vasta area industriale sempre a Cicciano. Inoltre, questa mattina è stata effettuata una perquisizione e sequestro di documenti nei confronti di un imprenditore, indagato nella stessa inchiesta.
Vai a tutte le notizie di Napoli
Se vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui.
Siamo anche su Instagram, seguici https://www.instagram.com/corriere.mezzogiorno/
31 gennaio 2024
© RIPRODUZIONE RISERVATA