Sabato l'esordio dell'americano nella sfida cruciale al PalaBarbuto contro Tortona: «Voglio portare Napoli prima alle Final 8 e poi ai playoff»Â

A Napoli più di qualcuno ha già pensato di esporre per sabato al Palabarbuto (ore 18.30), nella sfida cruciale contro Tortona, il cartello “He got game”. La traduzione è semplice: lui ha la stoffa. Eppure Markel Brown si presenta al PalaBarbuto con un’affabilità non comune ai cestisti dal grande palmarès che arrivano in Italia. E’ un colpo prestigioso che ha un committente chiaro come il dt spagnolo Llompart abile a pescarlo scontento nella lega iberica a Girona e a offrigli una chance nella sua seconda esperienza italiana. Sostituisce Jaworski che ha riportato una sublussazione alla spalla. Il suo problema è però alla clavicola che ha subito una lesione. Il ragazzo sta bene ma deve stare fermo per una cinquantina di giorni. Ha chiesto anche un consulto con uno specialista americano. Non sarà operato. Brown ha 30 anni, è un esterno cresciuto nella scuola dei Cowboys dove furoreggiava in Ncaa entusiasmando anche gli scout Nba che a 22 anni hanno puntato su di lui. Prima Minnesota, poi Brooklyn e un po’ di Houston: «Ho avuto il privilegio di crescere al fianco di Joe Johnson dove ho rubato qualche segreto del mestiere. I suoi consigli mi sono tornati molto utili nelle stagioni successive».Â

Gara decisiva per le ambizioni della Gevi che dopo un avvio super è stata ridimensionata dai 4 ko di fila. Occorre una vittoria tra i piemontesi e l’ultima di andata a Venezia per andare a Torino in febbraio e lanciare il guanto per la Coppa Italia: «Sto bene, sono in forma e sabato voglio vincere per andare alle Final 8. Poi punteremo ai playoff scudetto. Quando saremo lì vedremo…», ha detto la guardia nata in Louisiana. Cambiano i connotati di Napoli nel reparto esterni con il suo arrivo. Più atletismo, esplosività ed anche una taglia migliore per un esterno: 1,93 per 84 chili. «Devo portare nuova energia alla squadra - ha detto - integrandomi nella maniera migliore; ho la mia esperienza e proverò ad essere un leader tecnico ed emotivo. Difenderò forte, in attacco la squadra è competitiva perché segna più di 90 punti di media». Per Brown è una rentrée in Italia dopo la bella stagione dell’anno scorso a Varese dove ha viaggiato sotto la guida di Matt Brase con i 17 punti di media e con una percentuale nel tiro da 3 che sfiora il 40%. «I migliori giocatori con cui ho giocato? L’europeo più forte è il russo Shved, sull’americano non ho dubbi, scelgo Kevin Garnett».

I 4 stop di fila di Napoli hanno fatto emergere una chiara lacuna in termini di prevedibilità nella fase difensiva. La zona per la vicenda delle rotazioni ridotte a 7-8 uomini così come la 1-3-1 non è più funzionale come nelle gare iniziali di campionato: “Abbiamo una buona considerazione della nostra difesa a zona che sarà ulteriormente migliorata. Il coach lavora tantissimo per lo sviluppo delle cose. Subito vedremo un progresso”, ha detto il direttore tecnico Llompart che ha avuto un confronto sull’argomento con il tecnico Milicic.

Traguardo storico e beneaugurante ancher per la prima squadra con la Gevi Napoli under 19 diretta da Alfredo Lamberti e Armando Trojano che conquista l’accesso alle final 8 di Trento (22-24 febbraio) della Next Gen. I napoletani battendo dopo Scafati e Bologna anche Cremona (90-77) hanno superato brillantemente le qualificazioni. Con un turno di anticipo quindi ottengono il pass per la vittoria di Varese su Bologna. Leader tecnico della squadra il play 17enne Stefano Saccoccia originario di Latina, già esordiente in serie A, autore contro i lombardi di 15 punti. In doppia cifra anche Simone Sinagra (18 punti), pronipote di Diego Armando Maradona. Bene anche Zilio (14) e Coralic con Esposito: 22 punti in tandem. Â

Vai a tutte le notizie di Napoli

Se vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui.

Siamo anche su Instagram, seguici https://www.instagram.com/corriere.mezzogiorno/

28 dicembre 2023 ( modifica il 28 dicembre 2023 | 19:25)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

QOSHE - Un fuciliere Nba per la Gevi, ecco Markel Brown la guardia cresciuta a Brooklyn. Suoi mentori Johnson e Garnett - Carmelo Prestisimone
menu_open
Columnists Actual . Favourites . Archive
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

Un fuciliere Nba per la Gevi, ecco Markel Brown la guardia cresciuta a Brooklyn. Suoi mentori Johnson e Garnett

12 0
28.12.2023

Sabato l'esordio dell'americano nella sfida cruciale al PalaBarbuto contro Tortona: «Voglio portare Napoli prima alle Final 8 e poi ai playoff»Â

A Napoli più di qualcuno ha già pensato di esporre per sabato al Palabarbuto (ore 18.30), nella sfida cruciale contro Tortona, il cartello “He got game”. La traduzione è semplice: lui ha la stoffa. Eppure Markel Brown si presenta al PalaBarbuto con un’affabilità non comune ai cestisti dal grande palmarès che arrivano in Italia. E’ un colpo prestigioso che ha un committente chiaro come il dt spagnolo Llompart abile a pescarlo scontento nella lega iberica a Girona e a offrigli una chance nella sua seconda esperienza italiana. Sostituisce Jaworski che ha riportato una sublussazione alla spalla. Il suo problema è però alla clavicola che ha subito una lesione. Il ragazzo sta bene ma deve stare fermo per una cinquantina di giorni. Ha chiesto anche un consulto con uno specialista americano. Non sarà operato. Brown ha 30 anni, è un esterno cresciuto nella scuola dei Cowboys dove furoreggiava in Ncaa........

© Corriere del Mezzogiorno


Get it on Google Play