Il ricordo dei due giovani uccisi a Napoli in Consiglio comunale. L'iniziativa sarà formalizzata nei prossimi giorni
Saranno ricordati anche attraverso un Centro giovanile e un Centro culturale che porteranno il loro nome Francesco Pio Maimone, ammazzato esattamente un anno fa agli chalet di Mergellina, e Giovanbattista Cutolo, il musicista conosciuto come Giogiò e il cui presunto assassino è stato condannato ieri in primo grado a 20 anni di carcere. «Mio figlio è stato ucciso e poi dimenticato», aveva detto alla vigilia del primo anniversario della tragedia che ha colpito la sua famiglia Antonio Maimone, papà di Francesco Pio, puntando il dito, come già aveva fatto in altre occasioni, contro «l'abbandono» delle istituzioni locali. E questa iniziativa assume oggi il sapore di un parziale ristoro. La proposta dell'intitolazione è contenuta in un ordine del giorno che avrebbe dovuto essere discusso nel Consiglio comunale di oggi, sciolto anticipatamente per numero legale. Una proposta condivisa dal sindaco, Gaetano Manfredi.
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«Come amministrazione comunale, insieme al Consiglio - ha detto - abbiamo deciso, e lo formalizzeremo nei prossimi giorni, queste intitolazioni perché è importante che proprio i giovani, nei luoghi che frequentano, li ricordino e ricordino queste due grandi tragedie. Noi sappiamo che la cultura e l'aggregazione sociale sono gli antidoti più improntati per poter combattere la piaga della violenza giovanile. Francesco Pio e Giogiò - ha aggiunto - sono due ragazzi napoletani vittime di una violenza cieca e anche immotivata e futile. La loro perdita è una perdita per la città e per cui sentiamo una grande sofferenza».
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20 marzo 2024 ( modifica il 20 marzo 2024 | 15:59)
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