La laurea in Gestione delle Politiche e dei Servizi Sociali per l'attività del suo ente filantropico: «Il suo impegno un esempio di vita per i nostri studenti»

Andrea Bocelli diventa dottore all'Università di Napoli Federico II. Al tenore e cantante è stata conferita stamane la laurea honoris causa in Gestione delle Politiche e dei Servizi Sociali. A introdurre la cerimonia il rettore Matteo Lorito e Vittorio Amato, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche dell'ateneo. Nell'aula magna Andrea Bocelli è entrato insieme alla moglie Veronica Berti. Ieri il maestro, a Napoli, ha cantato l'Inno nazionale alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico, aprendo le celebrazioni per gli ottocento anni dell'ateneo napoletano, alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella

Oggi il suo momento speciale, con il riconoscimento ottenuto per il suo impegno civile e sociale. L'iniziativa della laurea nasce infatti, spiega il rettore Lorito, per la sintonia esistente tra i valori che ispirano la Fondazione Andrea Bocelli e la mission dell'ateneo stesso, e cioè guardare al sapere come strumento di crescita, come chiave per combattere la povertà educativa, tema al centro anche dell'intervento del professore Amato: «Vogliamo educare al futuro formando cittadini migliori, e Andrea Bocelli, con il suo impegno filantropico e la sua arte, rappresenta la migliore espressione dello spirito che ispira il Dipartimento di Scienze Politiche», ha detto il direttore del Dipartimento. La professoressa Paola De Vivo, coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Gestione delle Politiche e dei Servizi Sociali, nella sua laudatio ha ripercorso la biografia di Bocelli, elogiandolo come un maestro, non solo nella sua arte, ma di vita, per l'impegno costante, e l'esempio, nel superamento dei propri limiti e delle difficoltà incontrate, trasformandole in possibilità . «Il conferimento di questa laurea - ha detto De Vivo - è un tributo che le dobbiamo per il messaggio che lancia ai nostri studenti attraverso i suoi insegnamenti. È una forma di restituzione, da parte nostra, per quello che lei fa, esattamente come lei restituisce, come spiega nella mission della Fondazione, ciò che di buono dalla vita ha avuto. Lei insegna alle giovani generazioni che ciò che migliora l'esistenza è un lavoro incessante e quotidiano, che tutti dobbiamo fare la nostra parte senza tirarci indietro. Grazie».Â

Poi Andrea Bocelli sale sul podio per la sua lectio e parla di bellezza. Di quella bellezza che «salverà il mondo», dice citando Fëdor Dostoevskij, della capacità dell'arte di addolcire l'animo, come fa la musica, dello stupore e dei sorrisi che nascono di fronte alla visione di un'opera come la Pietà di Michelangelo, e racconta di quando accompagnò un amico a vederla. Poi richiama alcuni versi di Dante e cita Oriana Fallaci, ricordando che «una volta lei, che non era una donna tranquilla, ma era piuttosto una combattente, sottolineò la forza e l'importanza del perdono». Poi parla della «bellezza della musica», e del suo mistero, perché «tutto è numero ma questa catena di numeri non ci spiega perché ci emoziona tanto e ogni volta in modo diverso». Quella musica che è «il mio modo per trasmettere bellezza al prossimo». Poi l'impegno della Fondazione Andrea Bocelli, che inizia ad Haiti, dopo il terremoto del 2010, costruendo scuole per i bambini dove, tra l'altro, si insegna musica: «I loro cori sono andati anche negli Stati Uniti, un'opportunità per loro di scoprire il mondo».  E infine Madre Teresa di Calcutta e il suo insegnamento: «Anche io», ha detto Bocelli, «voglio cercare di essere una goccia di acqua pura».Â

La Fondazione Andrea Bocelli - che in 12 anni ha raccolto 54 milioni di euro, costruito sei scuole e promosso molteplici progetti - come si legge nel sito dell'ente filantropico, è nata «per aiutare le persone in difficoltà a causa di malattie, condizioni di povertà e emarginazione sociale, promuovendo e sostenendo progetti nazionali e internazionali che favoriscano il superamento di tali barriere e la piena espressione del proprio potenziale». La mission è «costruire un mondo migliore di quello che abbiamo trovato», perché, spiega Bocelli, siamo «chiamati a restituire al mondo ciò che di buono abbiamo avuto, affinché anche le persone più sfortunate o più deboli abbiano la possibilità di una vita piena di opportunità e di bellezza».

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14 novembre 2023

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QOSHE - Andrea Bocelli «laureato» alla Federico IIIl tenore: «La bellezza può salvare il mondo» - Chiara Marasca
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Andrea Bocelli «laureato» alla Federico IIIl tenore: «La bellezza può salvare il mondo»

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14.11.2023

La laurea in Gestione delle Politiche e dei Servizi Sociali per l'attività del suo ente filantropico: «Il suo impegno un esempio di vita per i nostri studenti»

Andrea Bocelli diventa dottore all'Università di Napoli Federico II. Al tenore e cantante è stata conferita stamane la laurea honoris causa in Gestione delle Politiche e dei Servizi Sociali. A introdurre la cerimonia il rettore Matteo Lorito e Vittorio Amato, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche dell'ateneo. Nell'aula magna Andrea Bocelli è entrato insieme alla moglie Veronica Berti. Ieri il maestro, a Napoli, ha cantato l'Inno nazionale alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico, aprendo le celebrazioni per gli ottocento anni dell'ateneo napoletano, alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella

Oggi il suo momento speciale, con il riconoscimento ottenuto per il suo impegno civile e sociale. L'iniziativa della laurea nasce infatti, spiega il rettore Lorito, per la sintonia esistente tra i valori che ispirano la Fondazione Andrea Bocelli e la mission dell'ateneo stesso, e cioè guardare al sapere come strumento di crescita, come chiave per combattere la povertà educativa, tema al centro anche........

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