In un cinema del Vomero, durante l'iniziativa di una scuola media del quartiere. Il fratello del giornalista ucciso dalla camorra: «Davanti alla morte si resta in silenzio. Bisogna interrogarsi sul perché è scattato l'applauso»

Una scena di Fortapà sc e, a destra, Giancarlo Siani

«Alla morte non si applaude, mai, per nessuno. Questo dovrebbe far parte dell'animo umano. Davanti alla morte si resta in silenzio, questo non va neppure spiegato. Ma se invece accade, se alcuni ragazzi, pochi, molto giovani, di una scuola che si sta impegnando per far crescere in loro il senso della legalità e della giustizia, applaudono alla morte violenta e quindi scelgono di stare dalla parte di chi spara, c'è bisogno che noi tutti, ci si interroghi sul perché». Paolo Siani, pediatra, ex parlamentare e fratello di Giancarlo, il giornalista napoletano ucciso dalla camorra nel 1985, ha stigmatizzato sui social, postando un articolo de Il Mattino che riporta la notizia, quanto sarebbe accaduto venerdì mattina in un cinema del Vomero, dove alcuni studenti della scuola media Maiuri stavano assistendo alla proiezione del film Fortapà sc, che ricostruisce la drammatica vicenda dell'omicidio raccontando i mesi che l'hanno preceduto e le circostanze che lo determinarono. «Non possiamo far finta di nulla - scrive Siani - dobbiamo intervenire, spiegare, raccontare, e lo dobbiamo fare con più forza, più veemenza, più coraggio, più passione, tutti. Perché ci riguarda tutti. La sensibilizzazione contro le mafie e la violenza non è mai abbastanza, non possiamo arrenderci, neanche per un attimo. Io non mi arrendo. Noi non ci arrendiamo».Â

La famiglia Siani, con Paolo prima, e poi con i figli Ludovica e Gianmario, è da tempo impegnata per custodire e diffondere la memoria di Giancarlo, con la Fondazione che porta il suo nome, promotrice di iniziative e molti progetti, portati avanti soprattutto nelle scuole. E Gianmario, che presiede la onlus, proprio la settimana scorsa era stato alla Maiuri, scuola del Vomero, lo stesso quartiere nel quale viveva il giornalista ucciso, molto impegnata sul fronte della cultura della legalità .Â

L'applauso, secondo quanto ricostruito anche dalle mamme degli studenti, sarebbe scattato solo da parte di un gruppetto di ragazzi, e avrebbe suscitato l'ira della docente che li accompagnava. Sul caso, intende ora «far luce» il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara: «La scuola è e deve essere il primo presidio di legalità , è e deve essere una comunità , per definizione, antitetica a qualsiasi mentalità che rievochi quella mafiosa o addirittura plauda ad essa. Per questo la gravità del gesto di applaudire all'efferato assassinio camorristico del giornalista Giancarlo Siani, come è avvenuto a Napoli durante la proiezione del film Fortapà sc da parte di alcuni studenti, mi sconcerta e mi preoccupa. Oggi stesso intendo quindi agire per fare piena luce sull'accaduto», ha scritto sui social.Â

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22 aprile 2024 ( modifica il 22 aprile 2024 | 13:01)

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QOSHE - Applauso di alcuni studenti all'omicidio di Giancarlo Siani in «Fortapàsc». Il post del fratello Paolo e quello di Valditara: «Farò piena luce» - Chiara Marasca
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Applauso di alcuni studenti all'omicidio di Giancarlo Siani in «Fortapàsc». Il post del fratello Paolo e quello di Valditara: «Farò piena luce»

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22.04.2024

In un cinema del Vomero, durante l'iniziativa di una scuola media del quartiere. Il fratello del giornalista ucciso dalla camorra: «Davanti alla morte si resta in silenzio. Bisogna interrogarsi sul perché è scattato l'applauso»

Una scena di Fortapà sc e, a destra, Giancarlo Siani

«Alla morte non si applaude, mai, per nessuno. Questo dovrebbe far parte dell'animo umano. Davanti alla morte si resta in silenzio, questo non va neppure spiegato. Ma se invece accade, se alcuni ragazzi, pochi, molto giovani, di una scuola che si sta impegnando per far crescere in loro il senso della legalità e della giustizia, applaudono alla morte violenta e quindi scelgono di stare dalla parte di chi spara, c'è bisogno che noi tutti, ci si interroghi sul perché». Paolo Siani, pediatra, ex parlamentare e fratello di Giancarlo, il giornalista napoletano ucciso........

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