Il giovane Carlo Chiaro, in aula, non ha esitato a riconoscere in Francesco Pio Valda, imputato, il giovane che quella sera aveva la pistola in mano. La commozione dei genitori della vittima e le parole di riconoscenza via social

«Carlo, oggi ci hai dimostrato ancora una volta quanto fosse speciale il legame con Pio. Non hai avuto né timore né esitazione nei confronti di una Napoli che ad oggi nessuno è riuscito a combattere! Sono sicuro che Pio oggi ti è stata accanto ed è fiero di avere come amico fraterno un ragazzo che in troppo poco tempo si è visto costretto a diventare Uomo. Noi ti saremo riconoscenti a vita». La commozione aula, durante l'udienza del processo per l'omicidio del figlio, l'abbraccio a fine udienza, poi alcune parole sui social. Così Antonio Maimone, il padre di Francesco Pio, il 18enne di Pianura che voleva diventare pizzaiolo e che invece è stato ucciso durante una sparatoria per una scarpa sporcata agli chalet di Mergellina, ha voluto dire grazie a Carlo Chiaro, l'amico del cuore di suo figlio.Â

Il processo va avanti, in un clima non sempre sereno. La prossima udienza è stata fissata per l'8 maggio e anche in questa occasione il pm della DDA Antonella Fratello ha ritenuto di non rendere nota la lista dei testimoni da ascoltare: nei giorni scorsi, infatti, ci sarebbero state alcune  pressioni via social nei confronti di alcuni testi. E stamane alcuni degli imputati, collegati in video conferenza con la Corte d'Assise di Napoli dalle carceri nelle quali sono detenuti, con il sorriso sulle labbra hanno mimato, in segno di sfida, il gesto delle manette. Nel corso della precedente udienza, poi, c'era stata la controversa deposizione di uno dei collaboratori dello Chalet Agostino, Giovanni Narcarlo, poi denunciato per falsa testimonianza.

Ma oggi, in aula, è stato il giorno della testimonianza di Carlo. Il giorno del suo coraggio. Non ha esitato a riconoscere nell'imputato, Francesco Pio Valda, il giovane che vide con pistola in mano un momento dopo aver sentito la "botta" e un momento prima di vedere l'altro Francesco Pio, il ragazzo con cui è cresciuto, steso a terra: «Mi abbracciava e gridava il mio nome».Â

Sin dai giorni immediatamente successivi alla tragedia, Carlo, sebbene giovanissimo, si è più volte esposto, pubblicamente, chiedendo giustizia e attenzione per il caso. Al corriere.it aveva raccontato che il sogno suo e di Francesco Pio era di aprire un locale insieme, anche lontano, via da Napoli.Â

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17 aprile 2024

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Il papà di Francesco Pio all'amico del figlio Carlo, supertestimone: «Grazie per il tuo coraggio»

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17.04.2024

Il giovane Carlo Chiaro, in aula, non ha esitato a riconoscere in Francesco Pio Valda, imputato, il giovane che quella sera aveva la pistola in mano. La commozione dei genitori della vittima e le parole di riconoscenza via social

«Carlo, oggi ci hai dimostrato ancora una volta quanto fosse speciale il legame con Pio. Non hai avuto né timore né esitazione nei confronti di una Napoli che ad oggi nessuno è riuscito a combattere! Sono sicuro che Pio oggi ti è stata accanto ed è fiero di avere come amico fraterno un ragazzo che in troppo poco tempo si è visto costretto a diventare Uomo. Noi ti saremo riconoscenti a vita». La commozione aula, durante l'udienza del processo per l'omicidio del figlio, l'abbraccio a fine udienza, poi........

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