Lo sfogo di due giovani imprenditori che avevano appena inaugurato il locale: «Dicono che non abbiamo diritto a rimborsi perché abbiamo acqua e luce, ma qui non passa più nessuno. E nemmeno i rider vogliono venire»

L'inaugurazione e, a destra, la vista sul cantiere dall'interno del locale

«Non abbiamo subito nessun danno? Ma se siamo stati praticamente inghiottiti dalla voragine! Abbiamo aperto il nostro pub il 17 gennaio scorso, nemmeno due mesi fa. Mai avremmo immaginato che sarebbe andata così». I video della serata inaugurale, sui telefonini di Luigi Massolino e Salvatore Corleo, sono stati ben presto rimpiazzati da quelli dell'enorme voragine che il 20 febbraio scorso si è aperta in via Morghen, al Vomero, dove i due giovani imprenditori di Casoria, 32 anni a testa, avevano deciso di iniziare la loro seconda avventura, dopo quella di Aversa, partita tre anni fa: «Il nostro è un pub americano, si chiama Wicked. Eravamo entusiasti, per riuscire nell'impresa abbiamo investito tanto, e ora ci ritroviamo pieni di debiti e senza alcuna possibilità di ripagarli: il nostro incasso da venti giorni, è pari a zero. Abbiamo fatto tanti sacrifici per aprire questo locale, per noi è tutto».Â

Il vostro pub è ad una ventina di metri dalla voragine, nella parte più bassa di via Morghen, aperto laddove c'era una storica pescheria del quartiere. Come procede la vostra attività ? Avete subito danni?
 «Se mi chiede di danni diretti devo risponderle di no, fortunatamente. E a parte dell'immediatezza del dissesto, non ci sono mancate né luce né acqua. Ma siamo inglobati nel cantiere, davanti al locale non passa più nessuno, solo chi abita nei palazzi qui in zona. Non siamo soli, in questa complicata situazione, la condividiamo con un gruppo di commercianti. Ma nel nostro caso va ancora peggio, perché non avevamo avuto nemmeno il tempo di farci conoscere».Â

La voragine di via Morghen

Riuscite a raccogliere qualche ordinazione attraverso l'asporto?
«Nemmeno. Qui i rider non vogliono venire, perché devono lasciare lo scooter lontano, tra via Scarlatti e piazza Vanvitelli, e poi venire a piedi. Dunque se ricevono un ordine per il nostro locale quasi sempre rifiutano la consegna. Questa parte del Vomero, con i cambi di senso di marcia seguiti all'apertura del cantiere è un inferno di auto».

Vi siete rivolti a qualche rappresentante delle istituzioni? Pensate di poter accedere a sostegni per far fronte a questo momento di difficoltà ?
«Abbiamo parlato con la nostra assicurazione, che esclude risarcimenti perché non ci sono danni diretti. Allo stesso modo non possiamo pensare di accedere a sussidi pubblici per gli stessi motivi. Abc e Vigili del fuoco, con i quali ci siamo confrontati, dicono che il locale è idoneo a lavorare, che loro non possono rilasciare nessuna certificazione che attesti il contrario. Vero, siamo idonei. Abbiamo acqua e luce: ma nemmeno un cliente. Per colpa del cantiere».Â

I titolari nel giorno dell'inaugurazione

Sembra che la buca sia stata quasi interamente riempita con il geomix, la situazione potrebbe sbloccarsi presto...
«Me lo auguro, ma al momento nessuno ci dà certezze. E ci sono state anche altre perdite importanti, come quella di sabato mattina in via Solimena, alle nostre spalle. Ci siamo rivolti al deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Francesco Borrelli, che sta seguendo l'evolversi dalla vicenda insieme a noi. Spero che a breve sia possibile incontrare qualche rappresentante del Comune. Ci sentiamo abbandonati. E rischiamo di fallire, a soli 40 giorni dall'apertura».Â

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11 marzo 2024 ( modifica il 11 marzo 2024 | 12:21)

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QOSHE - Il pub finito dentro al cantiere della voragine un mese dopo l'inaugurazione: «Zero incassida venti giorni, rischiamo già di fallire» - Chiara Marasca
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Il pub finito dentro al cantiere della voragine un mese dopo l'inaugurazione: «Zero incassida venti giorni, rischiamo già di fallire»

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11.03.2024

Lo sfogo di due giovani imprenditori che avevano appena inaugurato il locale: «Dicono che non abbiamo diritto a rimborsi perché abbiamo acqua e luce, ma qui non passa più nessuno. E nemmeno i rider vogliono venire»

L'inaugurazione e, a destra, la vista sul cantiere dall'interno del locale

«Non abbiamo subito nessun danno? Ma se siamo stati praticamente inghiottiti dalla voragine! Abbiamo aperto il nostro pub il 17 gennaio scorso, nemmeno due mesi fa. Mai avremmo immaginato che sarebbe andata così». I video della serata inaugurale, sui telefonini di Luigi Massolino e Salvatore Corleo, sono stati ben presto rimpiazzati da quelli dell'enorme voragine che il 20 febbraio scorso si è aperta in via Morghen, al Vomero, dove i due giovani imprenditori di Casoria, 32 anni a testa, avevano deciso di iniziare la loro seconda avventura, dopo quella di Aversa, partita tre anni fa: «Il nostro è un pub americano, si chiama Wicked. Eravamo entusiasti, per riuscire nell'impresa abbiamo investito tanto, e ora........

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