L’azienda napoletana del settore aerospaziale con la sua barca Soulaima è in testa al Campionato invernale di Vela d’Altura di Napoli nella categoria Orc

Foto di Carlo Di Santo

«Perché la vela? In fondo si può immaginare che abbia una forza propulsiva simile a quella di un’ala, non è qualcosa di distante dal nostro mondo aziendale. Poi in barca si fa lavoro di squadra, uno dei valori che ci guida, da sempre. Infine il mare è Napoli e noi, sin dall’inizio e ancora oggi, dopo un percorso di quasi 40 anni, abbiamo fortemente voluto restare in questa città . Quindi, in qualche modo, tutto torna». Fulvio Scannapieco, presidente di Ala, impresa napoletana leader in Italia e tra i principali player a livello globale nell’offerta di servizi di logistica integrata e nella distribuzione di prodotti e componentistica per l’industria aeronautica e aerospaziale, racconta con entusiasmo palpabile quest’esperimento: riuscito, oltre ogni aspettativa. Il team building in barca a vela per cementare i rapporti tra colleghi, rafforzare la collaborazione e la capacità di reazione, insieme, ad eventuali eventi avversi. E, perché no, per portare, non a casa ma stavolta in ufficio, successi e trofei.Â

È esattamente così che è andata con Soulaima, l’ X-35 targato Ala che, con la bandiera del Reale Yacht Club Canottieri Savoia, attualmente, a un passo dalla conclusione, guida la classifica del Campionato invernale di Vela d’Altura di Napoli nella categoria Orc. L’ultima vittoria è stata quella di domenica scorsa, nella regata organizzata da Lega Navale di Napoli e Lega Navale di Pozzuoli, dove ancora una volta la vela con il marchio Ala, unica grigia tra le tele bianche, ha scivolato sul mare più veloce delle altre. A festeggiare, a bordo, un equipaggio con un’alta prevalenza di ingegneri, formato da alcuni dipendenti Ala e alcuni esterni: ci sono i «tailer» Davide Russo e Giovanni Guarnieri, il «randista» Matteo Bosco, il «timoniere» Guido D’Errico, il «prodiere» Andrea Zingone, il «tattico» Alessandro Carbone, il «drizzista» Maurizio Boccia. «Siamo un gruppo compatto, e molto motivato. A volte non è semplice conciliare allenamenti e regate con gli impegni e le trasferte di lavoro, ma tutti ci tengono a non mancare. Ci siamo molto uniti, in barca e anche fuori, naturalmente», racconta Russo, che guida il team ed è entrato in Ala, dove si occupa di Logistica, tre anni fa.

Gallery: Soulaima, la barca dell'azienda Ala che vince con il team building

Tutto inizia proprio quando chi studia il suo curriculum nota che è un istruttore di vela, salito per la prima volta in barca ad appena sei anni. Così gli chiedono se sarebbe disposto a formare un equipaggio e la sua risposta, naturalmente, è sì. Incaricato dai capi, a questo punto Russo cerca la barca, trova un X-35 del cantiere danese X-Yachts in Sardegna e va a prenderlo per portarlo a Napoli, dove trova casa al Circolo Savoia. L’azienda avvia una call interna, i dipendenti si propongono; qualcuno ha già fatto vela, qualcun altro inizia a seguire i corsi che Russo si offre di tenere, qualcun altro ancora viene «reclutato» all’esterno. In pochi mesi il team è pronto e il debutto è nella regata Tre Golfi del 2022, dove Soulaima si piazza al settimo posto. Ma la prima vera prova, vinta, è quella del Campionato autunnale di Vela d’Altura dello stesso anno. «Eravamo abbastanza increduli – commenta Scannapieco – pensavamo sarebbe stata una bella esperienza ma non ci saremmo mai aspettati di arrivare primi». Il Campionato invernale, nei mesi successivi, li vede secondi, quello autunnale del 2023 di nuovo in testa. L’entusiasmo cresce, e non solo tra i membri del team: «Condividere i successi di Soulaima, festeggiarli insieme in azienda, ha rafforzato anche lo spirito di gruppo e il senso di appartenenza degli altri dipendenti perché si sono sentiti parte di un progetto vincente». Così altri colleghi e colleghe hanno iniziato a frequentare i corsi al Circolo Savoia sperando di entrare in futuri equipaggi e già adesso, occasionalmente, alcuni di loro partecipano alle regate affiancando il team agonistico. E il progetto non si ferma qui. «Stiamo pensando di prendere un’altra barca, un po’ più grande. Ma soprattutto in futuro ci piacerebbe rendere l’equipaggio di Soulaima composto al cento per cento da nostri dipendenti». E c’è chi potrebbe arrivare dal Lago Maggiore, dove Ala ha promosso altri corsi di vela, aperti a chi lavora nei suoi uffici di Gallarate.Â

L’esperienza del team building in barca a vela ha rafforzato ancora di più il legame dell’azienda con il territorio, una delle linee guida, negli anni, del suo sviluppo, dalla crescita iniziale al consolidamento, prima in ambito solo nazionale, poi anche estero, fino alla quotazione sulla Borsa italiana, due anni fa. Oggi Ala Spa - ramo operativo controllato da Aip Italia, fondata nel 1995 da Fulvio e Franco Scannapieco con Vittorio Genna - ha una rete di uffici e centri logistici in Italia, Francia, Regno Unito, Germania, Spagna, Portogallo, Israele e Stati Uniti; dal 2019 si è dotata del Csr, il Corporate Social Responsibility, e solo poche settimane fa ha aperto, in Nord Italia, la prima filiale estera della sua controllata spagnola Sintersa, insieme alla quale dà lavoro a 500 persone. La settimana scorsa l’azienda è stata con il suo stand al Singapore Airshow. Sguardo e investimenti sempre più puntati all’estero, dunque, ma con una costante: la voglia di tenere il baricentro a Napoli. «Ci sono stati molti momenti, ma due passaggi in particolare – spiega Fulvio Scannapieco – nei quali in tanti scommettevano che avremmo lasciato la città : quando nel 2016 abbiamo acquistato il gruppo anglo francese Stag e tutti pensavano ci trasferissimo a Londra e quando abbiamo collocato in Borsa il 27 % delle nostre azioni, e dunque la scelta più naturale sembrava Milano». Invece l’unico trasferimento del quartier generale di Ala è stato, nel 2017, quello da Pozzuoli, dove oggi permangono i magazzini per la logistica, alla Mostra d’Oltremare di Napoli. Qui, nella palazzina del Teatro Mediterraneo, gli uffici, luminosi e moderni, si sviluppano su tre piani e sono organizzati in open space. Muovendosi tra un piano e l’altro e lungo i corridoi colpiscono, qua e là , alcune interessanti e impattanti opere di arte contemporanea, che donano unicità e carattere agli spazi. Come «Luciferasi» di Alberto Tadiello, che sovrasta lo scalone centrale ed è composta da due sculture pensili, dall’anatomia filiforme, avvolte da un’unica striscia led che le disegna in costante mutazione: come in un enorme nido di lucciole, l’irradiazione varia d’intensità di minuto in minuto in relazione al volume del flusso di dati prelevati da internet per l’uso aziendale, metafora di uno scorrimento energetico, di uno scambio continuo. Chi lavora in Ala diventa così motore di questa costante pulsazione luminosa.

Vai a tutte le notizie di Napoli

Se vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui.

Siamo anche su Instagram, seguici https://www.instagram.com/corriere.mezzogiorno/

26 febbraio 2024 ( modifica il 26 febbraio 2024 | 09:18)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

QOSHE - Il team building in barcaa vela, l’esperienza (vincente)dell'azienda Ala | Gallery - Chiara Marasca
menu_open
Columnists Actual . Favourites . Archive
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

Il team building in barcaa vela, l’esperienza (vincente)dell'azienda Ala | Gallery

5 1
26.02.2024

L’azienda napoletana del settore aerospaziale con la sua barca Soulaima è in testa al Campionato invernale di Vela d’Altura di Napoli nella categoria Orc

Foto di Carlo Di Santo

«Perché la vela? In fondo si può immaginare che abbia una forza propulsiva simile a quella di un’ala, non è qualcosa di distante dal nostro mondo aziendale. Poi in barca si fa lavoro di squadra, uno dei valori che ci guida, da sempre. Infine il mare è Napoli e noi, sin dall’inizio e ancora oggi, dopo un percorso di quasi 40 anni, abbiamo fortemente voluto restare in questa città . Quindi, in qualche modo, tutto torna». Fulvio Scannapieco, presidente di Ala, impresa napoletana leader in Italia e tra i principali player a livello globale nell’offerta di servizi di logistica integrata e nella distribuzione di prodotti e componentistica per l’industria aeronautica e aerospaziale, racconta con entusiasmo palpabile quest’esperimento: riuscito, oltre ogni aspettativa. Il team building in barca a vela per cementare i rapporti tra colleghi, rafforzare la collaborazione e la capacità di reazione, insieme, ad eventuali eventi avversi. E, perché no, per portare, non a casa ma stavolta in ufficio, successi e trofei.Â

È esattamente così che è andata con Soulaima, l’ X-35 targato Ala che, con la bandiera del Reale Yacht Club Canottieri Savoia, attualmente, a un passo dalla conclusione, guida la classifica del Campionato invernale di Vela d’Altura di Napoli nella categoria Orc. L’ultima vittoria è stata quella di domenica scorsa, nella regata organizzata da Lega Navale di Napoli e Lega Navale di Pozzuoli, dove ancora una volta la vela con il marchio Ala, unica grigia tra le tele bianche, ha scivolato sul mare più veloce delle altre. A festeggiare, a bordo, un equipaggio con un’alta prevalenza di ingegneri, formato da alcuni........

© Corriere del Mezzogiorno


Get it on Google Play