Il direttore commerciale: «Spero che i cittadini votino contro sindaci analfabeti in economia»
«Purtroppo le nostre 58 rotte sono le stesse dellâanno scorso. Lâaumento della tassa dâimbarco ci ha impedito di crescere e spero che i cittadini votino contro sindaci economicamente analfabeti». Jason McGuinness, direttore commerciale di Ryanair, presenta così la stagione estiva della compagnia irlandese su Capodichino, annunciando una contrazione delle frequenze per il prossimo inverno. Sembra lontana anni luce la conferenza stampa del 2023 quando, con tanto di maglietta del Napoli che stava vincendo lo scudetto, il manager annunciava 500 milioni di investimento e 150 nuovi posti di lavoro. «A Napoli il sindaco ha aumentato lâaddizionale comunale del 30% e questo pesa â spiega McGuinness â. A Trieste la stessa tassa è stata abolita e noi abbiamo reagito investendo: in sole tre settimane abbiamo aumentato del 50% la nostra capacità con 8 nuove rotte. Lavoriamo con una matrice economica banale â precisa â posizioniamo i nostri aerei lì dove i costi sono più bassi. Ad esempio a Venezia, dove hanno aumentato la tassa dâimbarco, abbiamo ridotto del 20% i nostri posti in vendita». Le parole del manager irlandese sul capoluogo veneto suonano come un avvertimento per Capodichino.
«Ribadiamo â conferma McGuinness â il nostro appello al sindaco di Napoli affinché fermi questâaumento perché il rischio concreto è ripetere quello che è accaduto a Venezia. Un anno fa avevamo avvisato del danno che questâaumento rappresenta nel concreto ma non siamo stati ascoltati». Dai dati forniti da Ryanair, infatti, proprio a causa della tassa dâimbarco, Capodichino è meno competitivo, sui costi, rispetto agli altri scali europei, soprattutto nella stagione invernale quando la tariffa media della compagnia low cost irlandese è di 31 euro. «Amministrazioni come quella di Napoli non capiscono che le compagnie aeree lavorano con bassi margini â ribadisce â. I danni però li vedranno nei numeri già dal prossimo inverno quando dovremo ridurre la nostra capacità . Certo non è che non avremo più aerei su Napoli, ma ridurremmo le frequenze». Una riduzione che peserà sui cittadini che avranno meno destinazioni nelle stagioni basse. «Forse â dice il manager â quando vedranno ridotta la loro possibilità di viaggiare i cittadini capiranno e voteranno contro sindaci che non conoscono neanche le basi economiche».
La scelta di Trieste di abolire la tassa dâimbarco è una distorsione dâun mercato che se deve essere competitivo non può essere condizionato da una disparità delle imposte locali. «Abbiamo proposto al Governo Meloni â spiega McGuinnes â di eliminare la tassa a livello nazionale, noi saremmo pronti a portare 40 nuovi aeromobili in Italia con un traffico di 20 milioni di passeggeri aggiuntivi per oltre 2 mila nuovi posti di lavoro. Una crescita che riguarda soprattutto il Sud perché la Ryanair è lâinvestitore privato più grande nel Mezzogiorno». Un investitore che alla domanda sullâaeroporto di Salerno risponde con unâironia forse troppo british per un irlandese: «Câè un nuovo aeroporto a Salerno?», domanda ai giornalisti McGuinness,. «In realtà quello di Salerno è un progetto interessante di cui stiamo discutendo con Gesac, penso che porteremo lì alcuni nostri aerei al massimo entro il 2025».
Su questo Roberto Barbieri, amministratore delegato di Gesac, punta la sua attenzione. «à importante â spiega â che Ryanair abbia affermato la centralità di Salerno e posso annunciare che dal 2025 ci sarà un loro aereo operativo. Sulla questione dellâaddizionale comunale â prosegue â lâabolizione in tutta Italia è lâobiettivo di Assaeroporti, posizioni come quella di Trieste alterano il mercato, una sorta di autonomia differenzia ma il tema è far crescere lâitalia e non unâarea a svantaggio di unâaltra».
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7 marzo 2024
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