Dati tra i più bassi in Italia. La copertura nella fascia a rischio over 60 è dello 0,8%. In Lombardia già 300mila somministrazioni. Zuccarelli (Ordine dei medici): qui si rimuove tutto, anche la paura, è una questione anche culturale

In Campania la vaccinazione anti-Covid è ferma. I vaccinati ad oggi sono poco meno di 14 mila e la copertura della fascia di popolazione più a rischio, quella composta dai cittadini over 60, è all’0,8%. Performance così basse sui vaccini non si registrano in nessun’altra grande regione italiana.Â

Numeri che preoccupano e che dovrebbero far riflettere su una campagna vaccinale mai davvero avviata. La più popolosa regione del Mezzogiorno rischia, dunque, di farsi trovare senza difese davanti ad un Covid che, almeno nei dati, sembra aver ripreso a correre. Sono infatti oltre 52 mila i contagi registrati dal ministero della Salute solo nell’ultima settimana di novembre, con una crescita del 58% dei pazienti Covid ricoverati in area medica e del 71,7% in terapia intensiva.Â

In Campania i vaccinati sono solo 13.974, un numero nettamente inferiore a quello registrato in tutte le grandi regioni italiane. In Lombardia, ad esempio, si è superata la quota dei 300 mila vaccinati; in Toscana ed Emilia-Romagna sono state somministrate oltre 160 mila dosi. Anche realtà piccole per dimensioni e popolazione come Umbria, Province autonome di Treno e Bolzano, Marche o Liguria, hanno fatto meglio della Campania con performance della campagna vaccinale nettamente superiori anche in termini assoluti. ( Umbria 15.417 vaccinati; Provincia Autonoma di Trento 14.527 vaccinati; Provincia Autonoma di Bolzano 15.812; Marche 16.961 vaccinati; Liguria 25.879).

I dati pubblicati dalla Fondazione Gimbe, mostrano come in Campania anche nella fascia di popolazione più a rischio, la copertura vaccinale sia bassissima. Solo lo 0,8% dei campani over 60 è vaccinato, un dato nettamente inferiore alla media nazionale del 4,9% e quello delle regioni che stanno invece correndo di più come la Toscana (12%), la Valle D’Aosta al (10,7%), l’Emilia-Romagna (10,4%).Â

Dunque, a conti fatti, se la campagna vaccinale a livello nazionale è lenta, in Campania è del tutto ferma. A pesare, oltre alla mancanza di una campagna di sensibilizzazione sull’importanza del vaccino e alla fragilità del sistema sanitario regionale, c’è anche un fatture culturale. «Noi campani - spiega il presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli Bruno Zuccarelli - vogliamo esorcizzare la paura, rimuoviamo il problema, e lo abbiamo fatto anche con il Covid. È una questione anche culturale. Molte volte le persone se non hanno paura non corrono ai ripari e poi purtroppo c’è molto scetticismo e perplessità tra le persone sui vaccini anti-Covid. I dati così bassi si spiegano anche per questo e infatti c’è stata maggiore attenzione al vaccino antinfluenzale». I dati però fanno tornare l’attenzione sul virus e questo potrebbe dare una spinta alla campagna vaccinale anche in Campania. «Andando incontro al periodo invernale vero - aggiunge Zuccarelli - il rischio epidemiologico aumenta sia per l’influenza che per il Covid e quindi l’invito ai soggetti fragili con pluripatologie è di fare questo tipo di vaccino e cercare di prevenire un’infezione che è meglio evitare. Certo - precisa - non è il Covid di due anni fa ma può dare complicanze e per le persone fragili è più opportuno fare i vaccini».Â

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6 dicembre 2023

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Campania, vaccinazioni anti-Covid ferme a quota 14 mila: la campagna non funziona

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06.12.2023

Dati tra i più bassi in Italia. La copertura nella fascia a rischio over 60 è dello 0,8%. In Lombardia già 300mila somministrazioni. Zuccarelli (Ordine dei medici): qui si rimuove tutto, anche la paura, è una questione anche culturale

In Campania la vaccinazione anti-Covid è ferma. I vaccinati ad oggi sono poco meno di 14 mila e la copertura della fascia di popolazione più a rischio, quella composta dai cittadini over 60, è all’0,8%. Performance così basse sui vaccini non si registrano in nessun’altra grande regione italiana.Â

Numeri che preoccupano e che dovrebbero far riflettere su una campagna vaccinale mai davvero avviata. La più popolosa regione del Mezzogiorno rischia, dunque, di farsi trovare senza difese davanti ad un Covid che, almeno nei dati, sembra aver ripreso a correre. Sono infatti oltre 52 mila i contagi registrati dal ministero della Salute solo nell’ultima settimana di novembre, con una crescita del 58% dei pazienti Covid........

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