Nella pizzeria Zeroottantuno un percorso di formazione e di occupazione per ragazzi

«Una pizza per l’autismo». È questo il nome del progetto presentato oggi, martedì, nella pizzeria Zeroottantuno, del campione del mondo di pizzaioli Valentino Libro, a Marano. Un percorso di formazione e di occupazione e che fa del cibo tipico della cultura partenopea uno strumento di inclusione sociale.

L’idea è semplice: includere attraverso il lavoro e la pizza. Ci si ispira a PizzAut, la realtà che dal 2016 rappresenta un’opportunità concreta di occupazione e inclusione per le persone autistiche in tutta Italia, elogiata a dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che il 2 aprile dell’anno scorso partecipò all’inaugurazione del ristorante dell’associazione a Monza.
Da oggi a Marano, grazie all’impegno delle associazioni locali Autismo sociale Aps/Ets e Tutela la Salute, ragazzi e ragazze autistici potranno partecipare ad un laboratorio all’interno della pizzeria per imparare non solo l’arte del pizzaiolo ma anche la gestione della sala. Al termine di 6 mesi di formazione i partecipanti potranno firmare un contratto entrando a far parte dello staff della Zeroottantuno.

«Un ragazzo autistico - dice Valentino Libro - non va cambiato, ma capito e ascoltato con il cuore. Per questo proveremo ad inserirli nella società attraverso il lavoro e faremo in modo che vivano nel nostro mondo. Questi ragazzi non sono tutelati da nessuno e se non fosse per i genitori sarebbero carne da macello. Il nostro progetto serve a sensibilizzare le persone sul problema reale di chi vive questa condizione e non viene in nessun modo aiutato dalle istituzioni». Dunque una proposta concreta ad uno dei problemi mai affrontati: il 90% degli adulti autistici in Italia è disoccupato, non ha alcuna assistenza reale che possa permettergli di vivere all’interno della società e viene spesso marginalizzato ad una questione interna al suo nucleo familiare.

«Con la mia associazione - racconta Sabatino De Blasio, presidente di Autismo sociale Aps/Ets - ci occupiamo di ragazzi autistici maggiorenni e ci confrontiamo con una realtà davvero complessa. Al compimento della maggiore età chi è affetto da autismo, per legge, viene riconosciuto come malato psichiatrico e questo comporta la fine della presa in carico; i ragazzi diventano fantasmi confinati ai loro ambienti familiari e alle loro case. Con questo progetto noi invece diamo loro l’opportunità di uscire dalle mura domestiche. Di solito - ci tiene a dire - non partecipo alle manifestazioni il 2 aprile perché spesso sono solo vetrine e passerelle, ma oggi presentiamo un progetto che è reale e che serve davvero ai nostri ragazzi, anche come esempio per le istituzioni che qui nel territorio di Marano sono assenti».
D’altronde la giornata mondiale per la Consapevolezza dei Disturbi dello Spettro Autistico spesso si ferma alle azioni di facciata e quasi mai si affrontano i problemi reali e le falle in un sistema di cura e di assistenza che in Italia e nel Mezzogiorno è fragile.

«Nonostante la giornata mondiale esista dal 2007 - dice Diego Mancini, presidente di Tutela la Salute - in Italia si fa poco o nulla per questi ragazzi che, diventati maggiorenni, vivono come fantasmi. Questo nostro progetto è un piccolo inizio sul territorio per dare una possibilità a loro di uscire dalle proprie case per impegnarsi quotidianamente». I partecipanti seguiranno il laboratorio due volte a settimana presso la pizzeria di Valentino Libro e saranno accompagnati in questi 6 mesi da personale dedicato. «I ragazzi - specifica entusiasta Mancini - verranno formati non solo nel fare le pizze, ma anche in tutto ciò che riguarda la sala. A chi avrà raggiunto un target di autonomia tale da poter lavorare verrà data la possibilità da Valentino Libro di avere un contratto lavorativo nello staff della pizzeria. Questa è inclusione sociale e lavorativa e crea le basi per l’indipendenza dei nostri ragazzi. Certo non potranno avere una totale indipendenza ma potranno essere finalmente attivi nella società ».

Un’indipendenza che, anche se non totale, può essere da esempio e da incoraggiamento per tante famiglie. «Per noi genitori di ragazzi autistici queste iniziative sono fondamentali - dice Teresa Montella, mamma di uno dei partecipanti - non solo perché creano la possibilità di un’integrazione concreta ma anche perché ci danno la speranza in un futuro nel quale saranno sempre più le persone pronte a credere nei nostri ragazzi e nelle loro potenzialità . Oggi - specifica - i nostri figli sono ancora visti da tanti come un fastidio, un disturbo e invece rappresentano, con la le loro potenzialità inespresse, una risorsa per tutti».

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2 aprile 2024

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QOSHE - Imparare l'arte della pizza per combattere l'autismo: l'iniziativa di Valentino Libro - Claudio Mazzone
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Imparare l'arte della pizza per combattere l'autismo: l'iniziativa di Valentino Libro

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02.04.2024

Nella pizzeria Zeroottantuno un percorso di formazione e di occupazione per ragazzi

«Una pizza per l’autismo». È questo il nome del progetto presentato oggi, martedì, nella pizzeria Zeroottantuno, del campione del mondo di pizzaioli Valentino Libro, a Marano. Un percorso di formazione e di occupazione e che fa del cibo tipico della cultura partenopea uno strumento di inclusione sociale.

L’idea è semplice: includere attraverso il lavoro e la pizza. Ci si ispira a PizzAut, la realtà che dal 2016 rappresenta un’opportunità concreta di occupazione e inclusione per le persone autistiche in tutta Italia, elogiata a dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che il 2 aprile dell’anno scorso partecipò all’inaugurazione del ristorante dell’associazione a Monza.
Da oggi a Marano, grazie all’impegno delle associazioni locali Autismo sociale Aps/Ets e Tutela la Salute, ragazzi e ragazze autistici potranno partecipare ad un laboratorio all’interno della pizzeria per imparare non solo l’arte del pizzaiolo ma anche la gestione della sala. Al termine di 6 mesi di formazione i partecipanti potranno firmare un contratto entrando a far parte dello staff della Zeroottantuno.

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