Il servizio sperimentale nella regione: il 40 per cento dei ragazzi presenta sintomi ansioso-depressivi. In tre mesi erogate 9 mila prestazioni

In Campania circa 3 mila persone hanno fatto ricorso, in soli 3 mesi, agli psicologi di base, per un totale di 9 mila prestazioni erogate. Sono i dati ancora parziali che raccontano un successo di una sanità campana che non ha quasi mai da festeggiare e non riesce ad essere esempio a livello nazionale. Questa volta però la storia sembra ribaltata. La nostra regione è stata la prima a dotarsi dello psicologo di base, una figura professionale entrata in servizio nei distretti sanitari locali per garantire un primo livello di assistenza psicologica gratuita. Un servizio fondamentale in una regione come la Campania dove, nel 2023, 3 adolescenti su 4 hanno fatto richiesta per un percorso psicologico.Â

Se si analizzano nel dettaglio i dati delle Asl si può osservare che sono 500 i preadolescenti (fino a 14 anni d’età ) ad aver utilizzato lo psicologo di base e circa 1.000 nella fascia d’eta tra i 15 e i 30 anni. Dunque quasi il 25% degli utenti di questo primo servizio psicologico gratuito è giovane. Una percentuale importante in un’Italia dove sono circa 5 milioni i cittadini, per lo più under 30 precari, che non possono permettersi le cure psicologiche perché troppo costose. Il dato assume ancor più significato se incrociato con l’indice di benessere mentale calcolato dall’Istat nel suo rapporto annuale sul «benessere equo e solidale». Il misuratore di quanto pesano i disturbi mentali è in peggioramento rispetto ai periodi pre-pandemici ( in questi giorni ricade il quarto anniversario dello scoppio della pandemia) in Campania, come nel resto del Paese, proprio per gli under 30, colpiti maggiormente dall’isolamento e dall’impossibilità di costruire progetti a lungo termine. Il 40% di chi ha fatto ricorso allo psicologo di base ha una sintomatologia ansioso-depressiva, il 15% problemi legati alle fasi della vita, il 12% all’adattamento a lutti, perdita di lavoro, separazioni o malattie croniche.Â

«I dati sono ancora parziali perché mettere insieme e sincronizzare 7 Asl non è cosa semplice — dice Armando Cozzuto, presidente dell’Ordine degli psicologi della Campania — ma sicuramente possiamo dire che tra i giovani la gran parte delle sintomatologie rientra tra i disturbi di ansia e dell’umore. C’è poi tutta una serie di tematiche che riguardano le conflittualità e le difficoltà all’interno della famiglia». Dati parziali perché l’intero sistema è a regime da poco e per armonizzare i flussi di informazioni provenienti da enti diversi ci vuole tempo. «Il sistema oggi è pienamente attivo — spiega Cozzuto — e abbiamo due psicologi per ogni distretto sanitario di base ai quali si sono aggiunti, per il tramite di una convenzione con l’Università di Salerno, altri due psicologi, quindi siamo a 148 professionisti attivi. Un numero impressionante se teniamo conto di cosa c’era prima».Â

Se infatti si guarda agli strutturati inseriti nella sanità pubblica come psicologi in Campania siamo sotto le 300 unità , un numero che rende impossibile garantire una risposta ai bisogni e che spinge chi può a rivolgersi al privato. «Lo psicologo di base è un servizio sperimentale — sottolinea Cozzuto — sul quale abbiamo incontrato criticità dovute anche al fatto di non avere un contratto collettivo nazionale che oggi rende non semplice trovare una formula adatta a valorizzare i nostri psicologi. Sono fiero — prosegue — che questo sia diventato un esempio a livello nazionale. Dopo la Campania ci sono state altre regioni che hanno adottato leggi simili e oggi c’è la disponibilità del ministero della Salute a stanziare 30 milioni di euro per una legge nazionale».Â

Uno stazionamento davvero ridotto se si pensa che solo in Campania per costruire il servizio si è fatto conto su 32,5 milioni di euro di fondi Pes (Programma Nazionale Equità e Salute). A rendere quello campano un modello vincente oltre alla gratuità è la semplicità di accesso al servizio. «I cittadini — chiarisce Cozzuto — possono rivolgersi al medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta, compilare una semplice scheda e recarsi dallo psicologo di base. Questo aumenta la sostenibilità del servizio sanitario perché si evitano ricoveri impropri e penso a chi va al Pronto soccorso per un attacco di panico o tutti gli accessi ad esami diagnostici che invece sono riconducibili a sindromi ipocondriache. Dunque gli psicologi di base diventano un vero e proprio filtro per non intasare gli ospedali».

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10 marzo 2024

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QOSHE - In Campania tutti in fila dallo psicologo di base: in cura tre adolescenti su quattro - Claudio Mazzone
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In Campania tutti in fila dallo psicologo di base: in cura tre adolescenti su quattro

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10.03.2024

Il servizio sperimentale nella regione: il 40 per cento dei ragazzi presenta sintomi ansioso-depressivi. In tre mesi erogate 9 mila prestazioni

In Campania circa 3 mila persone hanno fatto ricorso, in soli 3 mesi, agli psicologi di base, per un totale di 9 mila prestazioni erogate. Sono i dati ancora parziali che raccontano un successo di una sanità campana che non ha quasi mai da festeggiare e non riesce ad essere esempio a livello nazionale. Questa volta però la storia sembra ribaltata. La nostra regione è stata la prima a dotarsi dello psicologo di base, una figura professionale entrata in servizio nei distretti sanitari locali per garantire un primo livello di assistenza psicologica gratuita. Un servizio fondamentale in una regione come la Campania dove, nel 2023, 3 adolescenti su 4 hanno fatto richiesta per un percorso psicologico.Â

Se si analizzano nel dettaglio i dati delle Asl si può osservare che sono 500 i preadolescenti (fino a 14 anni d’età ) ad aver utilizzato lo psicologo di base e circa 1.000 nella fascia d’eta tra i 15 e i 30 anni. Dunque quasi il 25% degli utenti di questo primo servizio psicologico gratuito è giovane. Una percentuale importante in un’Italia dove sono circa 5 milioni i cittadini, per lo più under 30 precari, che non........

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