Mobilitazione dei lavoratori dello spettacolo e della Cgil sotto la sede della Regione Campania. Ricci (Cgil): il governo tiene in ostaggio un intero settore
«Fa ridere che ci sia una lotta tra un ministro e un presidente di Regione e i fondi non arrivano. Ce li devono dare, ci spettano». Lo dice con il sorriso lâattrice Nunzia Schiano dal palchetto che la Cgil ha montato a Santa Lucia proprio davanti alla sede della Regione Campania.
La Slc Cgil ha portato in piazza i lavoratori del mondo dello spettacolo per chiedere lo sblocco dei fondi di coesione, cruciali per il comparto campano della cultura. Produzioni teatrali, televisive e cinematografiche che in Campania rappresentano non solo unâeccellenza culturale ma un bacino di lavoratori che interessa circa 10 mila persone. Un settore che rischia, senza fondi, di bloccarsi e di dover far saltare la programmazione di eventi internazionali come il Giffoni Film Festival.
«Oggi siamo in piazza - ha detto il segretario generale della Cgil Campania Nicola Ricci - perché non si può giocare sulla pelle di lavoratori e lavoratrici uno scontro istituzionale. Il governo - ha sottolineato - deve rispondere e capire che in Campania non si può vivere solo di pizze e turismo, qui esistono settori produttivi come quello che oggi è in piazza. 10 mila lavoratori non possono essere dimenticati e la nostra regione non può essere solo una passerella per un governo che non può tenere in ostaggio un settore intero della Campania».
Sul palco della Cgil è salita anche la vicepresidente del Senato Mariolina Castellone del Movimento 5 Stelle. «Non si possono bloccare manifestazioni culturali internazionali per beghe politiche - ha detto -. Meno fondi, come prevede lâautonomia differenziata, significa meno servizi e meno cultura e questo vuole un governo che dimostra di essere antimeridionalista».
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1 marzo 2024
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