Le posizioni aperte in regione sono 21 mila. In Italia il peggior rapporto domanda-offerta: ce la farà solo l'1,6 per cento

Sono iniziate ieri e continueranno oggi le prove scritte per l’assunzione a tempo indeterminato di insegnanti per la scuola dell’infanzia e per la primaria. In Campania è record di candidati con 21 mila domande, il numero più alto dell’intera Penisola, il doppio del Lazio e della Lombardia.
La nostra regione risulta anche quella con il peggior rapporto tra partecipanti e posti messi a bando (1,6%) che sono solo 338, 20 volte in meno rispetto ai quasi 7 mila della Lombardia e un terzo di quelli disponibili nel Lazio. Da domani fino al 19 marzo si svolgeranno, invece, le prove scritte del concorso per gli insegnati della scuola secondaria di I e II grado. Anche in questo caso la Campania è al primo posto per numero di candidati, 57.722, e tra le ultime per posti messi a bando che sono 1.649, nulla a confronto degli oltre 7 mila lombardi.Â

La prova si svolge nelle sedi decise dagli Uffici scolastici regionali che hanno messo a disposizione una serie di scuole dove sono state predisposte le postazione informatiche per ogni candidato. In due sessioni, una mattutina e una pomeridiana, gli aspiranti insegnati saranni impegnati su 50 domande a risposta multipla in un tempo massimo di 100 minuti e a raggiungere 70/100 per accedere alla prova orale. A destare preoccupazione è proprio questo quiz a tempo. Nell’ultimo concorso che ha utilizzato la stessa modalità , quello per gli insegnanti di educazione motoria del 15 dicembre scorso, dei 22.586 candidati soltanto il 7% è stato ammesso alla prova orale. In Campania riuscirono a raggiungere il fatidico 70/100 solo 191 candidati per 175 posti disponibili. Dalle notizie che giungono però dal primo giorno di prove, questa volta il trend sembra essere diverso e la percentuale di promossi dovrebbe essere superiore al 60%.Â

Ma il percorso di chi vuole diventare insegnante in Campania è lungo e complesso. Se infatti le prove scritte si completeranno il 19 marzo, poca sicurezza temporale c’è sull’esame orale, dato che le commissioni non sono ancora formate. Commissioni composte da insegnanti che, però, non prevedono esoneri dai tempi di lavoro e dunque difficilmente potranno procedere speditamente. «Il nostro obiettivo — ha scritto il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara — è dare stabilità al reclutamento. Il concorso che inizia oggi e le future assunzioni segnano un ulteriore passo avanti per combattere il precariato nella scuola». Sulla precarietà del mondo dalla scuola e sulla soluzione a cui fa riferimento il ministro hanno una visione diametralmente opposta i sindacati.Â

«Il concorso non risolve il problema del precariato. In 8 anni in Campania i supplenti sono più che raddoppiati — spiega Roberta Vannini, segretaria generale della Uil Scuola Rua Campania —. Siamo ad oltre 80 mila domande per meno di 2 mila posti. Il 97% dei candidati è destinato a restare supplente. Altro che passo avanti nella valorizzazione dei docenti e nel contrasto al precariato come dice il ministro Valditara, questa è una lotteria». Secondo i dati raccolti dalla Uil Scuola, in Campania si è passati dai 5.540 insegnanti precari del 2015 ai 16.129 del 2023. «Un aumento del 52%, parliamo di 10.589 precari in più — precisa Roberta Vannini — e la stessa cosa accade per i docenti di sostegno con il numero dei precari che è passato da 1.434 del 2015 a 9.997 nel 2023». Una dinamica coincidente la si può osservare anche sui dati del personale Ata con un tasso di crescita della precarietà che fa registrare picchi ogni anno più alti in ogni provincia campana. «Sono dati che peggioreranno viste le scelte del governo sul ridimensionamento scolastico — dice ancora Vannini —. Perché ridimensionare, al di là di quello che afferma il ministro Valditara al quale chiediamo più fatti e meno dichiarazioni, significa tagliare posti di lavoro. Purtroppo si continuano a fare gli organici con la calcolatrice ma la scuola ha bisogno di interventi strutturali e non di spot come l’agenda Sud, l’organico Pnrr, il decreto Caivano che servono a mettere le pezze. Bisogna valorizzare la scuola di Stato e chi la fa ogni giorno, dal collaboratore scolastico al dirigente».Â

Da ieri fino al 19 marzo prossimo un esercito di aspiranti insegnanti campani, proprio come in una «lotteria», proverà a realizzare il suo sogno. Solo l’1,6% ce la farà , il restante 98,4% continuerà a marciare in quell’esercito di precari che in Campania è vastissimo e sempre più affollato.

Vai a tutte le notizie di Napoli

Se vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui.

Siamo anche su Instagram, seguici https://www.instagram.com/corriere.mezzogiorno/

12 marzo 2024

© RIPRODUZIONE RISERVATA

QOSHE - Scuola, via al concorso per elementari e asili in Campania: c'è un posto solo ogni 63 candidati - Claudio Mazzone
menu_open
Columnists Actual . Favourites . Archive
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

Scuola, via al concorso per elementari e asili in Campania: c'è un posto solo ogni 63 candidati

8 5
12.03.2024

Le posizioni aperte in regione sono 21 mila. In Italia il peggior rapporto domanda-offerta: ce la farà solo l'1,6 per cento

Sono iniziate ieri e continueranno oggi le prove scritte per l’assunzione a tempo indeterminato di insegnanti per la scuola dell’infanzia e per la primaria. In Campania è record di candidati con 21 mila domande, il numero più alto dell’intera Penisola, il doppio del Lazio e della Lombardia.
La nostra regione risulta anche quella con il peggior rapporto tra partecipanti e posti messi a bando (1,6%) che sono solo 338, 20 volte in meno rispetto ai quasi 7 mila della Lombardia e un terzo di quelli disponibili nel Lazio. Da domani fino al 19 marzo si svolgeranno, invece, le prove scritte del concorso per gli insegnati della scuola secondaria di I e II grado. Anche in questo caso la Campania è al primo posto per numero di candidati, 57.722, e tra le ultime per posti messi a bando che sono 1.649, nulla a confronto degli oltre 7 mila lombardi.Â

La prova si svolge nelle sedi decise dagli Uffici scolastici regionali che hanno messo a disposizione una serie di scuole dove sono state predisposte le postazione informatiche per ogni candidato. In due sessioni, una mattutina e una pomeridiana, gli aspiranti insegnati saranni impegnati........

© Corriere del Mezzogiorno


Get it on Google Play