Napoletano del quartiere Pianura, 68 anni, era considerato uno degli esperti supervisori degli impianti più competenti a livello nazionale. Dopo 44 anni all'Enel ora svolgeva consulenze

È stato ritrovato nella mattinata di oggi, al quarto giorno di ricerche, anche il corpo del tecnico napoletano di 68 anni Vincenzo Garzillo, l’ultimo dei dispersi nell’incidente nella centrale idroelettrica di Eni Green Power di Bargi, sul lago di Suviana, in provincia di Bologna. Dopo ricerche complesse, all’interno di una struttura sventrata dall’esplosione e invasa dall’acqua, i sommozzatori hanno individuato e recuperato anche il corpo senza vita del tecnico che un anno fa era andato in pensione dall'Enel ed era presente nella centrale come consulente. Sale dunque a 7 il numero definitivo delle vittime della tragedia

Vincenzo Garzillo, napoletano di 68 anni, 46 dei quali passati nelle centrali idroelettriche di tutta Italia, era uno dei tecnici supervisori più competenti del settore a livello nazionale. Dal 1978, appena diplomato, entra in Enel dove lavora fino al settembre del 2022 quando raggiunge la pensione, chiudendo la carriera nella centrale idroelettrica di Presenzano, in provincia di Caserta. In questi 44 anni lavora nei principali impianti del Paese, acquisendo competenze e professionalità che lo portano a diventare un punto di riferimento nella supervisione della manutenzione. Nonostante la pensione, la passione per il lavoro e la professionalità acquisita, la sua figura era indispensabile all’interno degli impianti e inizia così a fare consulenze esterne nei vari lavori di ammodernamento dell’Eni Green Power. Proprio per una consulenza è nella centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana, in provincia di Bologna. Martedì, il giorno dell’incidente, era appena arrivato nell’impianto bolognese con il ruolo di supervisore per le operazioni di riattivazione dei macchinari, inquadrato come consulente esterno per conto della Lab Engineering, società di ingegneria con sede ad Ortona, in provincia di Chieti, attiva nel fornire servizi di progettazione e consulenza nei settori dell’energia, degli idrocarburi e della chimica.Â

Garzillo viveva a Pianura, quartiere della periferia occidentale di Napoli, con la moglie Patrizia Buonomo e vicino ai due giovani figli Fara e Mario. Nei giorni di pausa tra una consulenza e l’altra si concentra a fare il nonno dei suoi due nipotini. I Garzillo sono una famiglia conosciuta, tranquilla e benvoluta. Martedì 9 aprile la moglie è davanti alla tv con i due bambini quando sente la notizia dell’incidente in quella centrale da dove il marito, appena arrivato, l’aveva telefonata. Scatta il panico, il buio, la consapevolezza terrificante che qualcosa di tragico è avvenuto.
A 24 ore dall’incidente, Patrizia affida ad un post su Facebook il grido di dolore di tutta la famiglia. «Amore mio dove sei? Torna da noi», scrive, lasciando spazio alla speranza di riabbracciare ancora il marito. Un post inondato di commenti commossi e incoraggianti per la sorte del tecnico napoletano. C’è chi è «rimasto senza parole» e chi ha «saputo dai giornali che il disperso napoletano è Vincenzo». Tutti esprimono «stupore» e provano a dare speranza ad una famiglia che cerca «in tutti i modi di pensare al meglio». Nel quartiere di Pianura sono molte le persone che hanno dimostrato la loro vicinanza alla famiglia Garzillo e, in questi giorni di ricerche, l’intera città si stringe, pur rispettando il riserbo, attorno alla speranza di un miracolo. «Ho visto il Tg e ho capito che il napoletano è Enzo. Non oso immaginare cosa state passando», ha scritto tra i commenti un’amica della famiglia.Â

Garzillo con i suoi colleghi: è il quarto da destra in alto (da Facebook)

Nei suoi 46 anni di lavoro all’interno delle centrali idroelettriche Vincenzo Garzillo è diventato un riferimento non solo professionale ma anche umano. A raccontarlo ci sono le foto del giorno della pensione con i colleghi che lo festeggiano in un misto di felicità e malinconia, riconoscendogli il valore di guida ed esempio. «Tantissimi auguri - scriveva su Facebook un giovane collega - e grazie per la tua grande disponibilità e professionalità data in tantissimi anni soprattutto a noi giovani». A leggerle oggi la felicità di quelle frasi acquista un sapore amaro, la vita da pensionato per Vincenzo Garzillo dura pochissimo. La passione per il suo lavoro è troppa e, dopo un viaggio con la moglie per festeggiare il traguardo pensionistico, comincia con le consulenze da esterno nelle sue amate centrali idroelettriche, tra quei macchinari complessi di cui, però, Vincenzo conosce il funzionamento nei minimi particolari. La nuova vita lavorativa lo porta martedì 9 aprile nella centrale idroelettrica di Bargi, al centro della più grande tragedia del comparto.Â

Vincenzo Garzillo in poche ore diventa anche per Napoli, la sua città , un simbolo dell’etica del lavoro. Gi viene dedicato il minuto di silenzio per le morti sul lavoro fatto durante la manifestazione di piazza Plebiscito per lo sciopero indetto da Cgil e Uil. «Ci stringiamo alla famiglia Garzillo – hanno affermato i segretari generali di Cgil e Filctem Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci e Lella Messina – che stanno vivendo ore di angoscia e di apprensione per le sorti del loro caro. Questo minuto di silenzio è per lui e per tutte le vittime di Suviana».

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12 aprile 2024

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QOSHE - Strage di Suviana, è stato recuperato anche il corpo del tecnico napoletano disperso​ - Claudio Mazzone
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Strage di Suviana, è stato recuperato anche il corpo del tecnico napoletano disperso​

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12.04.2024

Napoletano del quartiere Pianura, 68 anni, era considerato uno degli esperti supervisori degli impianti più competenti a livello nazionale. Dopo 44 anni all'Enel ora svolgeva consulenze

È stato ritrovato nella mattinata di oggi, al quarto giorno di ricerche, anche il corpo del tecnico napoletano di 68 anni Vincenzo Garzillo, l’ultimo dei dispersi nell’incidente nella centrale idroelettrica di Eni Green Power di Bargi, sul lago di Suviana, in provincia di Bologna. Dopo ricerche complesse, all’interno di una struttura sventrata dall’esplosione e invasa dall’acqua, i sommozzatori hanno individuato e recuperato anche il corpo senza vita del tecnico che un anno fa era andato in pensione dall'Enel ed era presente nella centrale come consulente. Sale dunque a 7 il numero definitivo delle vittime della tragedia

Vincenzo Garzillo, napoletano di 68 anni, 46 dei quali passati nelle centrali idroelettriche di tutta Italia, era uno dei tecnici supervisori più competenti del settore a livello nazionale. Dal 1978, appena diplomato, entra in Enel dove lavora fino al settembre del 2022 quando raggiunge la pensione, chiudendo la carriera nella centrale idroelettrica di Presenzano, in provincia di Caserta. In questi 44 anni lavora nei principali impianti del Paese, acquisendo competenze e professionalità che lo portano a diventare un punto di riferimento nella supervisione della manutenzione. Nonostante la pensione, la passione per il........

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