L'allenatore subentrato a Mazzarri era all'esordio in campionato: «L'Europa? Nella nostra situazione dobbiamo ormai pensare a partita per partita». Ma Ranieri fa i complimenti agli ospiti: «Hanno ritrovato le geometrie»

Francesco Calzona oggi a Cagliari (lapresse)

Non è bastato al Napoli interrompere il digiuno in trasferta dopo 527’ per trovare i tre punti a Cagliari. Ci aveva pensato il solito Osimhen - due gol in due partite da quando è rientrato - a portare in vantaggio gli azzurri, poi una follia di Juan Jesus (complice anche la scarsa intesa con Meret) ha favorito il pari dei sardi con Luvumbo all’ultimo secondo. Francesco Calzona ottiene il suo secondo pareggio alla guida del Napoli (dopo l'1-1 in Champions con il Barcellona) e il suo esordio in A non è di quelli da ricordare: «C’è grande rammarico perché sapevamo che il Cagliari in casa parte molto forte e poi fa dei finali forti. Eravamo preparati ma abbiamo perso un sacco di palloni e tutto ciò ha condizionato il primo tempo».Â

«Siamo stati più ordinati – ha aggiunto Calzona a fine gara - ed è una cosa importante per come vedo il calcio io. Sicuramente abbiamo avuto due occasioni importanti e dovevamo concretizzarle assolutamente. Non l’abbiamo fatto, ma almeno dovevamo stare più attenti su una palla calciata dai 40 metri. Avevo messo Ostigard perché sapevamo che poteva andare così». Il rammarico è forte ma si guarda avanti: «Ripartiamo da domani, dall’ordine e dal fatto che la gestione dopo il gol è stata discreta. Purtroppo non possiamo fare altro».

«La squadra ha una buona condizione fisica – ha spiegato il tecnico calabrese - e a questo punto devo pensare che sia più un problema mentale. L’ha dimostrato l’altra sera e oggi, non abbiamo avuto cali. L’unica cosa che posso contestare alla squadra è la gestione della gara. Sicuramente era una partita particolare: vento e erba alta, sapevamo le caratteristiche e come gioca l’avversario. Quindi bisognava calarsi prima nella dimensione della partita». Il tecnico ha quindi fatto accenno alla disponibilità del gruppo. «Ho avuto colloqui singolarmente e di gruppo. Ho trovato una squadra che si è messa subito a disposizione, di questo sono molto felice. Senza cercare alibi, ma devo cercare di mettere la squadra in condizione di fare bene. Speriamo di arrivare al più presto a una condizione buona». Poi ha accennato al "caso" Kvaratskhelia, ancora una volta sostituito e autore di una partita non brillante. «Fa di tutto per fare quello che gli chiedo, magari si concentra anche tanto che perde di vista le sue qualità . Ha grande disponibilità , sono contento, questo mi fa be sperare perché se manca questa diventa dura».

«Nella nostra situazione dobbiamo pensare partita per partita e cercare di vincere il più possibile e tirare le somme. Inutile fare progetti, ci piacerebbe arrivare più avanti possibile, dopo il pareggio di oggi è difficile ma dobbiamo aspirare all’obiettivo massimo», ha aggiunto Calzona. E anche Jack Raspadori, autore dell'assist del vantaggio siglato da Osimhen, ha parlato di corsa all'Europa. «La Champions? È complicato, finché abbiamo un minimo spiraglio noi però ci crediamo». Quindi la gara. «Serve concentrazione totale. In un momento di discontinuità come questo, essere pronti dal punto di vista mentale è il miglior punto di partenza». Poi ha fatto un riferimento all'applicazione: «Credo che la cattiveria in campo l'abbiano messa tutti, è mancato un pizzico di volontà in più di voler chiudere la partita. Fa arrabbiare prendere gol alla fine, ma nasce dal fatto di non averla chiusa prima».

Claudio Ranieri si è tenuto stretto il punto e ha commentato anche la prestazione del Napoli. «Dopo queste due partite è impossibile che Calzona potesse cambiare le cose. Intanto ha fatto sì che ritrovassero le geometrie di un tempo, quelle di Sarri e Spalletti. Contro il Barcellona potrà sicuramente giocarsela alla grande e presto ritroveranno la serenità dello scorso anno», ha concluso l'allenatore dei sardi.

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25 febbraio 2024

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Cagliari-Napoli, Calzona: «Ci siamo calati tardi nella partita, non è un problema fisico ma mentale»

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25.02.2024

L'allenatore subentrato a Mazzarri era all'esordio in campionato: «L'Europa? Nella nostra situazione dobbiamo ormai pensare a partita per partita». Ma Ranieri fa i complimenti agli ospiti: «Hanno ritrovato le geometrie»

Francesco Calzona oggi a Cagliari (lapresse)

Non è bastato al Napoli interrompere il digiuno in trasferta dopo 527’ per trovare i tre punti a Cagliari. Ci aveva pensato il solito Osimhen - due gol in due partite da quando è rientrato - a portare in vantaggio gli azzurri, poi una follia di Juan Jesus (complice anche la scarsa intesa con Meret) ha favorito il pari dei sardi con Luvumbo all’ultimo secondo. Francesco Calzona ottiene il suo secondo pareggio alla guida del Napoli (dopo l'1-1 in Champions con il Barcellona) e il suo esordio in A non è di quelli da ricordare: «C’è grande rammarico perché sapevamo che il Cagliari in casa parte molto forte e poi fa dei finali forti. Eravamo preparati ma abbiamo perso un sacco di palloni e tutto ciò ha condizionato il primo tempo».Â

«Siamo stati più ordinati – ha aggiunto Calzona a fine gara - ed è una cosa importante per........

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