Il Ds Meluso: «Pensavamo che questa annata potesse prendere una piega diversa. Si è sbagliato qualcosa, ma non è il momento di parlarne»

Nove punti in sei partite di campionato, peggio di Garcia (11) e meglio di Mazzarri: ma non basta. La marcia di Francesco Calzona verso le residue speranze di un posto Champions si ferma contro l’Atalanta al Maradona. Il Napoli si schianta in casa 3-0 e dimostra la sua fragilità nella fase difensiva. Se Mazzarri aveva alimentato qualche speranza andando a vincere proprio a Bergamo, ora di nuovo si sono chiuse le porte della massima competizione continentale. La rimonta appare più che ardua. E il pubblico del Maradona ha fischiato sonoramente la squadra dopo l’ennesimo tonfo interno. Calzona appare avvilito, anche se prona i suoi a non mollare: «Dobbiamo anche sopportare la contestazione legittima. La vicenda Juan Jesus non ha condizionato la prestazione della squadra».


«Ci manca solidità – ha spiegato il tecnico - siamo fragili quando non abbiamo palla. Non facciamo reparto, rincorriamo gli avversari e non va bene. Con l'Inter siamo stati più solidi, oggi no. Contro queste squadre fisiche se non sei solido diventa difficile. La squadra ha provato a rimontare fino al 90’. Se non avessimo avuto entusiasmo non avremmo creato quattro palle gol nitide, ma c’è confusione. Creiamo non per organizzazione ma per occasioni causali».

«La Champions è lontana, bisogna essere onesti. Per il resto siamo ancora in gioco ma bisogna vincere ed essere solidi. La forza per reagire? «Se non ce l'abbiamo la dobbiamo trovare. Se non tiriamo fuori l'orgoglio abbiamo fallito io e i ragazzi. Dobbiamo fare di più per cercare di finire in modo dignitoso questa stagione».


«Fa male alla squadra e allo staff tecnico la contestazione – ha detto il direttore sportivo Meluso - Pensavamo che questa annata potesse prendere una piega diversa. Si è sbagliato qualcosa, ma non è il momento di parlarne. Ci auguriamo che la squadra trovi da subito brillantezza, oggi ci è mancata quella. Non abbiamo dato continuità alla gara di Milano, che è stata buona. Oggi abbiamo smarrito brillantezza di gioco soprattutto nel primo tempo, è stato determinante il secondo gol. Ci ha tagliato le gambe, ma comunque la sconfitta è meritata».

La priorità ora qual è? «Ritornare ad avere un morale alto e cattiveria agonistica. Oggi son venuto a parlare, per tenere fuori i calciatori. A Napoli nessuno perde motivazioni, il pubblico fa sentire molta passione e devono ritrovare cattiveria. Con Calzona avevamo fatto un buon percorso, speravamo di fare un filotto di vittorie e purtroppo il primo tempo ci ha lasciati perplessi».

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30 marzo 2024 ( modifica il 30 marzo 2024 | 17:07)

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QOSHE - Calzona amaro: «Se non tiriamo fuori l'orgoglio abbiamo fallito» - Donato Martucci
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Calzona amaro: «Se non tiriamo fuori l'orgoglio abbiamo fallito»

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30.03.2024

Il Ds Meluso: «Pensavamo che questa annata potesse prendere una piega diversa. Si è sbagliato qualcosa, ma non è il momento di parlarne»

Nove punti in sei partite di campionato, peggio di Garcia (11) e meglio di Mazzarri: ma non basta. La marcia di Francesco Calzona verso le residue speranze di un posto Champions si ferma contro l’Atalanta al Maradona. Il Napoli si schianta in casa 3-0 e dimostra la sua fragilità nella fase difensiva. Se Mazzarri aveva alimentato qualche speranza andando a vincere proprio a Bergamo, ora di nuovo si sono chiuse le porte della massima competizione continentale. La rimonta appare più che ardua. E il pubblico del Maradona ha fischiato sonoramente la squadra dopo l’ennesimo tonfo interno. Calzona appare avvilito, anche se prona i suoi a non........

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