L'allenatore azzurro torna a parlare prima di un impegno di campionato: «Abbiamo il dovere di finire il campionato nel migliore dei modi»

Era da tempo che Francesco Calzona non parlava alla vigilia delle partite, ma ora lo stesso tecnico azzurro ha deciso di analizzare il delicato momento del Napoli dopo la sconfitta di Empoli. Con la Roma domenica si aspetta «un moto d’orgoglio» e una reazione per dare un senso alla stagione fin quando ci saranno speranze per un posto in Europa. Per questo l'allenatore ha deciso di portare i suoi ragazzi in ritiro con un giorno d'anticipo: «Abbiamo bisogno di stare insieme più possibile. I due giorni di ritiro sono una scelta concordata con la società , sono stato d'accordo, stando lontano dalla famiglia può farti rendere conto che stiamo mancando, ad Empoli sotto tanti punti di vista. Il ritiro è solo per stare insieme, non punitivo, ma produttivo».

«Abbiamo il dovere di lavorare sul campo e cercare di migliorare e finire il campionato nel miglior modo, lo dobbiamo alla città - dice il terzo allenatore azzurro dell'anno -. Gli allenamenti sono andati bene, siamo partiti sottotono ma era prevedibile, siamo cresciuti, oggi ho visto che è tornato anche l'entusiasmo giusto. Dobbiamo prenderci le responsabilità , sono qui per questo, per primo devo prendermela, poi loro vanno in campo e spero che venga fuori l'orgoglio, giochiamo contro una squadra con un'ottima condizione, sta facendo benissimo, hanno vinto anche ieri e mi aspetto una grande gara per motivazioni ed orgoglio».

«Abbiamo buttato via occasioni per riagganciare la classifica importante – ribadisce Calzona - ma ora non possiamo fare progetti e dobbiamo pensare partita per partita. Il nostro futuro non dipende neanche più da noi, ma pure dagli avversari ed ho chiesto ai ragazzi di pensare solo alla Roma e poi vedremo cosa verrà fuori». E ancora: «Voglio vedere la prestazione, sia in fase di possesso che quando non lo siamo, giocatori che rincorrono gli avversari con rabbia, la cosa che è mancata ultimamente. Spero di vedere questo, con la prestazione vengono poi anche i risultati, voglio vedere carattere, voglia di vincere la partita».

I gol incassati sembrano ormai tutti in fotocopia su cross dagli esterni. «È un problema di difesa della porta, non di palle alte - riflette Calzona -. Abbiamo preso gol anche rasoterra con palle messe dietro, vedi con l'Inter. Abbiamo preso gol per uno contro uno, tipo Djuric, con Cerri eravamo in due ma posizionati male. È un discorso di posizionamento, ma tipo a Milano non c'erano i centrocampisti a copertura e noi lavoriamo tanto su questo. Ci manca la voglia di non prendere gol, non dipende solo dai difensori, ma dalla squadra. I tifosi? Loro ci sostengono sempre. Mi dispiace tanto vedere stadio e settore ospiti pieno e fare prestazioni al di sotto del nostro livello qualitativo, come stiamo facendo. Mi disturba tantissimo».

Il Napoli, così com'è, ha un qualche problema anche di natura strutturale. «Che ci siano problemi l'ha detto anche il presidente, se non sbaglio, qualcosa in costruzione non è andata per il verso giusto. Chi è arrivato per sostituire giocatori importanti tipo Lozano, Kim, Elmas poi in corsa, non ha inciso tantissimo ma non è neanche colpa tutta loro perché è una stagione particolare. Mi aspettavo di incontrare meno problemi, ma dopo 2-3 giorni mi sono reso conto che erano più di quelli previsti».

«Tutti, i giocatori non possono non ritenersi responsabili, in campo ci vanno loro alla fine», fa notare Calzona. Che spiega meglio il concetto: «Io le scelte le faccio in base a ciò che vedo in settimana, sento che ci sono giocatori sacrificati, ma a parte tre, Mazzocchi, Dendoncker e Natan il resto ha avuto spazio, più di quanto pensiamo, quindi devono sentirsi responsabili e lo spazio per mettersi in mostra l'hanno avuto. Io glielo dico tutti i giorni che siamo i primi responsabili, io e loro, la società mi è stata vicina, il presidente lo stesso, non ha mai inciso negativamente. Si interessa ogni giorno, con me è molto carino, educato e rispettoso, mi chiede molte cose, ma è la normalità per un capo di un'azienda».

«La gestione De Rossi, al di là dei punti in classifica, li porta a segnare tanto, hanno grande fisicità , sono forti su palle inattive, ci sono tante cose di cui preoccuparsi - dice Calzona analizzando i punti di forza dei giallorossi -. Ma se noi giochiamo da Napoli anche noi abbiamo le nostre armi. Loro verticalizzano molto centralmente, dobbiamo evitare di farci passare questa benedetta palla dentro, può diventare fatale. Loro sono in salute, hanno vinto anche ieri in pochi minuti, hanno obiettivi importanti, è una gara difficile ma ora al di là dell'avversario dobbiamo ritrovarci noi e uscire da questa situazione».

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26 aprile 2024 ( modifica il 26 aprile 2024 | 16:31)

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QOSHE - Calzona porta il Napoli in ritiro anticipato: «Con la Roma mi aspetto moto d'orgoglio» - Donato Martucci
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Calzona porta il Napoli in ritiro anticipato: «Con la Roma mi aspetto moto d'orgoglio»

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26.04.2024

L'allenatore azzurro torna a parlare prima di un impegno di campionato: «Abbiamo il dovere di finire il campionato nel migliore dei modi»

Era da tempo che Francesco Calzona non parlava alla vigilia delle partite, ma ora lo stesso tecnico azzurro ha deciso di analizzare il delicato momento del Napoli dopo la sconfitta di Empoli. Con la Roma domenica si aspetta «un moto d’orgoglio» e una reazione per dare un senso alla stagione fin quando ci saranno speranze per un posto in Europa. Per questo l'allenatore ha deciso di portare i suoi ragazzi in ritiro con un giorno d'anticipo: «Abbiamo bisogno di stare insieme più possibile. I due giorni di ritiro sono una scelta concordata con la società , sono stato d'accordo, stando lontano dalla famiglia può farti rendere conto che stiamo mancando, ad Empoli sotto tanti punti di vista. Il ritiro è solo per stare insieme, non punitivo, ma produttivo».

«Abbiamo il dovere di lavorare sul campo e cercare di migliorare e finire il campionato nel miglior modo, lo dobbiamo alla città - dice il terzo allenatore azzurro dell'anno -. Gli allenamenti sono andati bene, siamo partiti sottotono ma era prevedibile, siamo cresciuti, oggi ho visto che è tornato anche l'entusiasmo giusto. Dobbiamo prenderci le responsabilità , sono qui per questo, per primo devo........

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