L'allenatore ed ex campione olimpico: «Se dovesse capitare, ognuno di noi vorrà vincere»
Sandro Cuomo con il figlio Valerio
Potrebbero trovarsi addirittura contro in gara, allâOlimpiade. Nella spada, come da tradizione della famiglia Cuomo. Sandro, oro olimpico ad Atlanta sarà a bordo pedana come commissario tecnico dellâEgitto e il figlio Valerio, indosserà la maschera e brandirà lâarma per difendere i colori dellâItalia a Parigi, dove si svolgeranno i Giochi estivi.
à possibile che padre e figlio si sfidino nelle eliminatorie che portano alla medaglia. La sognano entrambi per arricchire la nutrita bacheca e per quello spirito di competizione che è il sale della loro carriera.
Fatto sta che partiranno insieme per la grande avventura olimpica, pur se da avversari. Unâeventualità che Sandro vorrebbe evitare; ma nel caso ognuno metterà in campo la propria esperienza per andare il più lontano possibile: «Me la giocherò â ha detto Sandro â e lui pure. Nessuno vorrà perdere».
Come è nata lâidea di questo nuovo incarico?
«Subito dopo le Olimpiadi di Tokyo, dove abbiamo conquistato con lâItalia un bronzo con le ragazze, ho ricevuto diverse proposte da tante federazioni. Si sapeva che non sarei stato riconfermato. Lâidea di non vestire unâaltra maglia dopo 20 anni di atleta agonista e altrettanti da Ct non mi andava giù e quindi ci ho pensato tanto, poi lâEgitto ha insistito ed ora sono pronto per questa sfida».
Sarà la sua ottava olimpiade, un traguardo davvero incredibile.
«Avrei voluto farlo con lâItalia, lo ripeto. Dopo lâapprezzamento per il lavoro svolto con una politica improntata sui giovani, mi aspettavo un altro ruolo. Non da Ct perché certe posizioni non vanno cristallizzate e sono il primo ad essere dâaccordo. La soddisfazione è aver seminato per 15 anni e tutti i giovani che ora si stanno imponendo sono passati sotto la mia gestione. Non sono rimasto deluso, ma mi aspettavo proposte diverse».
Che sono invece arrivate da altri paesi. Come si sostanzierà il lavoro con lâEgitto?
«à nata prima una collaborazione soft da un anno. Mi hanno mandato i ragazzi in palestra al Centro Schermistico partenopeo. Il vincitore dei mondiali under 20 giovanili è passato da me. Dopo la qualificazione alle Olimpiade avevano la necessità di una persona esperta dei giochi dove ci sono dinamiche diverse. Dovrò lavorare molto sul fattore psicologico: in pochi mesi non si potranno fare miracoli. Ci sarà un primo contatto a Napoli. Gli atleti saranno con me per una decina di giorni. Poi, andremo in Colombia, a Parigi, in Egitto per le gare di coppa del mondo che valgono per il ranking olimpico. Infine la preparazione ci sarà al centro di Formia».
Deve essere stata comunque una decisione difficile.
«Ci ho pensato tanto, sicuramente. Potevo trascorrere lâestate a casa e guardare tutto in tv, oppure vivere la mia lâottava volta dallâinterno. Ho accettato, perché in fondo à una malattia: è come quando si gioca a carte, si vuole vincere: quella sana voglia di competizione e di ben figurare che è sempre presente».
Lâeventualità che vi possiate incontrare da avversari, con Valerio, è comunque possibile.
«Prima di prendere qualsiasi decisione mi sono consultato con lui. Non volevo che questo lo potesse destabilizzare. Lui mi ha incoraggiato e ha detto: papà è il tuo lavoro ed è unâopportunità che non puoi lasciarti sfuggire. Mi auguro che non ci ritroveremo di fronte da avversari. à uno tosto, caparbio anche più di me. Se dovesse capitare dovrà essere interpretata come un gioco: io lo farò per vincere e lui non sarà da meno».
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17 aprile 2024 ( modifica il 17 aprile 2024 | 07:28)
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Cuomo: «Alle Olimpiadipotrei sfidare mio figlioIo da ct dell'Egitto e Valerioâin pedana con l'Italia»
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17.04.2024
L'allenatore ed ex campione olimpico: «Se dovesse capitare, ognuno di noi vorrà vincere»
Sandro Cuomo con il figlio Valerio
Potrebbero trovarsi addirittura contro in gara, allâOlimpiade. Nella spada, come da tradizione della famiglia Cuomo. Sandro, oro olimpico ad Atlanta sarà a bordo pedana come commissario tecnico dellâEgitto e il figlio Valerio, indosserà la maschera e brandirà lâarma per difendere i colori dellâItalia a Parigi, dove si svolgeranno i Giochi estivi.
à possibile che padre e figlio si sfidino nelle eliminatorie che portano alla medaglia. La sognano entrambi per arricchire la nutrita bacheca e per quello spirito di competizione che è il sale della loro carriera.
Fatto sta che partiranno insieme per la grande avventura olimpica, pur se da avversari. Unâeventualità che Sandro vorrebbe evitare; ma nel caso ognuno metterà in campo la propria esperienza per andare il più lontano possibile: «Me la giocherò â ha detto Sandro â e lui pure. Nessuno vorrà perdere».
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