La vicenda è quella nota del presunto debito da 37 milioni di euro. L'avvocato: ormai è una questione chiusa. Diego mai stato un evasore

La sezione tributaria della Cassazione, presidente Roberta Crucitti, ha accolto il ricorso discusso dall’avvocato Massimo Garzilli, che rappresenta Diego Armando Maradona con l’avvocato Angelo Pisani, rimandando tutto alla commissione tributaria della Campania, che dovrà esprimersi nuovamente sul caso. Se dovesse arrivare un giudizio negativo definitivo, l’eventuale debito residuo in sospeso ricadrebbe sugli eredi. La vicenda è quella ormai nota della presunta evasione fiscale del campione argentino per un debito con il fisco di 37 milioni di euro (di cui 34 di interessi e sanzioni). In particolare la vertenza risale alla metà degli anni Ottanta e si è trascinata fino ad oggi per i pagamenti dei diritti di immagine del “Pibe De Oro” del calcio Napoli sui conti esteri in Liechstein. Si configurò, quindi, un’evasione fiscale di 40 miliardi di lire, poi negli anni aumentata fino a 37 milioni di euro.

La notizia dell’accoglimento del ricorso in Cassazione è stata riportata oggi dai quotidiani Il Mattino e Il Messaggero. La vicenda si è trascinata negli anni con una serie di ricorsi e sequestri. Nel 2006 gli fu confiscato un orologio Rolex da 11mila euro, e tre anni più tardi un paio di orecchini dal valore di 4.000 euro. I legali di Maradona hanno in seguito invocato l'autotutela, chiedendo che fosse esteso anche a lui il condono di cui, per la stessa vicenda, aveva beneficiato il calcio Napoli. Le commissioni tributarie provinciale e regionale rigettarono i ricorsi. Di qui la scelta di procedere in Cassazione che l'11 marzo del 2021 stabilì che il giocatore argentino avrebbe potuto beneficiare del condono e che i giudici di merito avrebbero dovuto valutare la sua posizione tributaria solo per il debito eventualmente residuo nei confronti dell'Agenzia delle Entrate. Come è stato confermato anche in quest’ultima sentenza.

Angelo Pisani, uno dei legali storici di Maradona ha precisato: «La vicenda si può ritenere chiusa in quanto dai calcoli Maradona non deve nulla al Fisco italiano e non è mai stato un evasore fiscale. La vicenda legale, doveva essere risolta nel 1990 e per motivi strani e oscuri è durata oltre trenta anni. È stata ristabilita la giustizia. Ma chi risarcirà il calciatore per i danni personali, patrimoniali e all’immagine? Gli eredi avranno diritto ad un risarcimento ma anche i tifosi per danni sportivi e morali. Immagino Diego che da lassù, dal cielo se la starà ridendo: ha avuto ancora una volta ragione».

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5 gennaio 2024

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QOSHE - Maradona, la Cassazione dà ragione agli eredi: sulla presunta evasione fiscale processo da rifare - Donato Martucci
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Maradona, la Cassazione dà ragione agli eredi: sulla presunta evasione fiscale processo da rifare

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05.01.2024

La vicenda è quella nota del presunto debito da 37 milioni di euro. L'avvocato: ormai è una questione chiusa. Diego mai stato un evasore

La sezione tributaria della Cassazione, presidente Roberta Crucitti, ha accolto il ricorso discusso dall’avvocato Massimo Garzilli, che rappresenta Diego Armando Maradona con l’avvocato Angelo Pisani, rimandando tutto alla commissione tributaria della Campania, che dovrà esprimersi nuovamente sul caso. Se dovesse arrivare un giudizio negativo definitivo, l’eventuale debito residuo in sospeso ricadrebbe sugli eredi. La vicenda è quella ormai nota della presunta evasione fiscale del campione argentino per un debito con il fisco di 37 milioni di euro (di cui 34 di interessi e sanzioni). In particolare la vertenza........

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