Il calciatore belga, che mantiene con Napoli un legame speciale, ha annunciato il probabile addio al pallone: «Non vedo l'ora di smettere così da poter avere maggiori libertà nella mia vita»

Dries Mertens potrebbe dire addio al calcio, dopo vent’anni di magie, gol e sorrisi che non mancavano mai dopo le sue prodezze. E soprattutto nove stagioni a Napoli, la sua seconda casa dopo Lovanio, in Belgio. Nella città partenopea ha incantato i tifosi azzurri, diventando il primatista assoluto di reti della squadra in tutte le competizioni ufficiali, in Serie A e in quelle europee: ben 148 reti in 397 apparizioni. Tutti lo hanno ribattezzato Ciro, il nome che lui ha scelto per suo figlio, aggiungendogli Romeo, che è nato a Napoli il 26 marzo del 2022. Un bimbo subito adottato dai napoletani che hanno amato Dries e la moglie Katrin Kerkhofs sin dal primo giorno che hanno scelto come dimora Posillipo in una casa con vista sul Golfo.

Dopo due stagioni al Galatasaray, 12 reti e un campionato vinto, Dries spiazza tutti, proprio come faceva con i suoi dribbling. «Può sembrare strano – ha detto - ma ho davvero voglia di smettere col calcio. Potrebbe essere il mio ultimo anno. Non vedo l'ora di smettere così da poter avere maggiori libertà nella mia vita. Mi piace ancora molto giocare a calcio. Faccio il miglior lavoro del mondo, ma d'altra parte non vedo l'ora di avere più libertà , trovare pace e diventare un padre di famiglia». Queste le parole di Dries al programma VTM “Sergio Over de Grens”. Nella lunga intervista tv l'ex azzurro si commuove parlando dei genitori: «Mio padre è stato importante, non so se posso essere al suo livello per mio figlio. Anche mia madre è stata fondamentale. Per arrivare lontano devi avere genitori così».

"Ciro" non dimentica la città che l'ha accolto: «Napoli mi ha fatto uomo. Andare via mi ha fatto male ma ho capito che era per il bene della mia carriera. Io volevo restare. Come sarà quando smetterà ? Quando sei abituato a 60mila persone che cantano il tuo nome, non è facile smettere». E lui ha portato sempre un pezzo della squadra partenopea con sé anche sul campo da gioco dove ha indossato i parastinchi azzurri sotto i calzettoni della divisa del Galatasaray. Nei giorni di festeggiamenti per il terzo scudetto è stato visto a Napoli indossare i colori azzurri e ha chiesto se si vendesse ancora la sua maglietta, la numero 14, che per i tifosi è stata un vero oggetto di culto, quasi come la dieci di Maradona. Ha vissuto con passione la città di Napoli, proprio come sua moglie Katrin che sul suo blog spesso ha invitato i suoi concittadini, ma anche i turisti, a visitare la città partenopea per le “sue bellezze e per la sua gente”.Â

Nel periodo di lockdown per il Covid sono stati molti i video postati sui social, in cui era raccontata la vita dei coniugi Mertens. Una sorta di diario che scandiva la vita e le abitudini della coppia. Spesso Dries si allenava sulla sua terrazza di Posillipo, insieme all’inseparabile cagnolina Juliette, oppure andava a correre o sollevava pesi sempre con vista sul Golfo. Un modo per condividere le sue emozioni e le sue gioie, soprattutto quando è nato il suo primogenito Ciro Romeo immortalato con la maglia azzurra per la gioia dei tifosi partenopei.

Nove anni in cui ha imparato la lingua e le canzoni napoletane. Ha apprezzato il caffè del magazziniere del Napoli Starace, è diventato un vero e proprio scugnizzo e di certo non avrebbe mai voluto mettere nell’armadio la maglia azzurra e lasciare la città . Dopo un tira e molla con De Laurentiis e quando tutti aspettavano il rinnovo del contratto, Ciro ha dovuto lasciare Napoli a malincuore. Il 4 agosto del 2022 ha postato sui social il suo commiato: «Per 9 anni Napoli è stata la mia terra – ha scritto - la città è diventata parte di me e ho deciso di tenere la mia casa sul Golfo. Posso solo ringraziare tutti: la mia partenza non è stata come avrei voluto, ma quanto ci siamo divertiti...».

Dopo l’addio di Mertens a Napoli, sull’onda delle emozioni, fu concessa all’unanimità dal consiglio comunale di Napoli, la cittadinanza onoraria. «Siamo rimasti colpiti – disse il sindaco Manfredi – dall’attaccamento del calciatore alla città ». Peccato però che una cerimonia ufficiale non ci sia poi mai stata. In pratica è caduta nel dimenticatoio. Ciro Mertens, però, si sente napoletano a tutti gli effetti. Ha tantissimi amici e non appena mette piede a Napoli, spesso trova molti tifosi ad attenderlo sotto il suo palazzo. Un legame inscindibile.

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1 febbraio 2024

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Mertens dice addio al calcio:i 9 anni a Napoli, il figlio chiamato Ciro, la cittadinanza onoraria solo annunciata

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01.02.2024

Il calciatore belga, che mantiene con Napoli un legame speciale, ha annunciato il probabile addio al pallone: «Non vedo l'ora di smettere così da poter avere maggiori libertà nella mia vita»

Dries Mertens potrebbe dire addio al calcio, dopo vent’anni di magie, gol e sorrisi che non mancavano mai dopo le sue prodezze. E soprattutto nove stagioni a Napoli, la sua seconda casa dopo Lovanio, in Belgio. Nella città partenopea ha incantato i tifosi azzurri, diventando il primatista assoluto di reti della squadra in tutte le competizioni ufficiali, in Serie A e in quelle europee: ben 148 reti in 397 apparizioni. Tutti lo hanno ribattezzato Ciro, il nome che lui ha scelto per suo figlio, aggiungendogli Romeo, che è nato a Napoli il 26 marzo del 2022. Un bimbo subito adottato dai napoletani che hanno amato Dries e la moglie Katrin Kerkhofs sin dal primo giorno che hanno scelto come dimora Posillipo in una casa con vista sul Golfo.

Dopo due stagioni al Galatasaray, 12 reti e un campionato vinto, Dries spiazza tutti, proprio come faceva con i suoi dribbling. «Può sembrare strano – ha detto - ma ho davvero voglia di smettere col calcio. Potrebbe essere il mio ultimo anno. Non vedo l'ora di smettere così da poter avere........

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