Dopo il bruciante 0-4 con il Frosinone costato l'eliminazione dalla Coppa Italia. Il patron chiede conto a Mazzarri ed ai calciatori e tra voci di mercato e musi lunghi per i mancati rinnovi incombe la sfida alla Roma

La delusione degli azzurri a fine gara con il Frosinone (Lapresse)

La sconfitta più umiliante per il Napoli è arrivata ieri in Coppa Italia con il Frosinone: un 4-0 che non ammette recriminazioni e soprattutto è costato l’eliminazione dal trofeo tricolore. È forse il punto più basso di una stagione già eccessivamente altalenante ed avara di soddisfazioni per squadra e tifosi ad appena pochi mesi dai fasti del terzo tricolore. La corsa scudetto, salvo rovinose (e inammaginabili, a questo punto) cadute dell’Inter e della Juventus, è ormai compromessa. Restano come obiettivi l'approdo ai quarti di Champions (da giocare prima un difficile ottavo con il Barcellona), la Supercoppa Italiana e il quarto posto utile per rigiocare l’anno prossimo la massima competizione europea. Si tratterebbe del minimo ma oggi come oggi anche questi sembrano obiettivi alti come una montagna.

Il Napoli proprio non riesce a trovare la svolta definitiva dopo l’esonero di Rudi Garcia che, evidentemente, non era l’unico dei problemi che stanno accompagnando il Napoli fresco di scudetto. L’avvento di Walter Mazzarri ha portato finora quattro sconfitte (compresa quella in Champions con il Real Madrid) e solo tre successi. Un bilancio negativo che, come nel caso di Garcia, non può dipendere solo dalle capacità di invertire la rotta del tecnico toscano. L’allenatore ha provato a fare leva sull’orgoglio, a motivare il gruppo, ma ci è riuscito solo in rare occasioni. La squadra sembra non avere grandi motivazioni e c’è chi già sta pensando al futuro piuttosto che concentrarsi sul presente.Â

Il turnover iniziale contro il Frosinone (nove cambi rispetto all'uscita con il Cagliari) ha funzionato - si fa per dire - solo per un tempo. La squadra ha mostrato anche impegno ma non è riuscita a segnare. Poi nella ripresa sono entrati i big che non hanno dato il loro consueto contributo. E anzi Osimhen ha mostrato anche un certo nervosismo dopo il clamoroso ko. Le immagini del nigeriano arrabbiato e fuori di sé che attaccava i compagni a fine gara hanno fatto il giro dei social. Insomma, la tensione resta alta e anche i tifosi, esasperati, hanno contestato i giocatori al termine del match al Maradona. In città , poi, c’è grande delusione ma anche incredulità per come sta proseguendo una stagione che è nata male e proseguita peggio.

Al termine della sconfitta con il Frosinone il presidente Aurelio De Laurentiis è sceso negli spogliatoi ed ha chiesto spiegazioni alla squadra e al tecnico con toni, si racconta, anche abbastanza aspri. Per il club è sfumato un altro obiettivo stagionale e questo non è andato giù al produttore cinematografico, soprattutto per come è maturata la sconfitta. Una resa incredibile della squadra. De Laurentiis ha riparlato di nuovo con Mazzarri oggi a Castel Volturno cercando anche di capire cosa stia succedendo ad un gruppo che non riesce a trovare un gioco degno di questo nome, subisce tantissimi gol e che ha ridotto il Maradona a terreno di conquista.Â

I mancati rinnovi di Osimhen e Zielinski, l'adeguamento promesso e mai arrivato per Kvaratskhelia e i mal di pancia mostrati da altri calciatori hanno scandito il mercato estivo (tra gli altri i malumori del procuratore di Mario Rui). I problemi si sono trascinati e il malessere è ancora vivo. Piotr Zielinski, con il contratto in scadenza e senza nessun accordo con la società , a gennaio potrà accordarsi con chiunque e a febbraio sarà libero di firmare. Su di lui sono fiondate Inter e Juventus, con i nerazzurri favoriti e disposti a garantire al giocatore polacco un ingaggio di 4 milioni di euro. Elmas, invece, è ormai ad un passo dal Lipsia per una cifra intorno ai 25 milioni. Il macedone, che aveva manifestato il desiderio di lasciare gli azzurri, era già stato corteggiato quest’estate dal Borussia Dortmund, ma il Napoli aveva rifiutato tutte le offerte. Ora pare che la sua cessione sia ormai vicina perché a De Laurentiis non dispiace far cassa (si proverà l'assalto a Samardzic dell’Udinese già a gennaio). Anche per Zanoli si profila una cessione in prestito e il Genoa non ha nascosto di puntare sull’esterno difensivo: al suo posto Faraoni. Resta in uscita Demme, Gaetano può partire nel caso il Napoli rimpiazzi Elmas. Il Napoli proverà a cedere anche Zerbin, così come Ostigard se dovessero arrivare offerte. Mazzarri vorrebbe un difensore centrale esperto.Â

In questo clima, tutt’altro che disteso, gli azzurri sabato sfideranno la Roma di Mourinho all’Olimpico. Il Napoli è reduce dal successo contro il Cagliari ma il tonfo con il Frosinone e gli animi tesi di queste ultime ore potrebbero avere gravi ripercussioni. Due buone notizie arrivano intanto da Castel Volturno, dove il Napoli ha ripreso la preparazione: sono tornati ad allenarsi sia Zielinski che Anguissa. Due pedine fondamentali per la squadra, ma prima di tutto il Napoli dovrà ritrovare la sua anima se vuole uscire indenne dalla trasferta romana, una sfida importante per la corsa Champions.

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20 dicembre 2023

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QOSHE - Napoli, il risveglio è traumatico: nervi tesi nella squadra e rabbia De Laurentiis  - Donato Martucci
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Napoli, il risveglio è traumatico: nervi tesi nella squadra e rabbia De Laurentiis 

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20.12.2023

Dopo il bruciante 0-4 con il Frosinone costato l'eliminazione dalla Coppa Italia. Il patron chiede conto a Mazzarri ed ai calciatori e tra voci di mercato e musi lunghi per i mancati rinnovi incombe la sfida alla Roma

La delusione degli azzurri a fine gara con il Frosinone (Lapresse)

La sconfitta più umiliante per il Napoli è arrivata ieri in Coppa Italia con il Frosinone: un 4-0 che non ammette recriminazioni e soprattutto è costato l’eliminazione dal trofeo tricolore. È forse il punto più basso di una stagione già eccessivamente altalenante ed avara di soddisfazioni per squadra e tifosi ad appena pochi mesi dai fasti del terzo tricolore. La corsa scudetto, salvo rovinose (e inammaginabili, a questo punto) cadute dell’Inter e della Juventus, è ormai compromessa. Restano come obiettivi l'approdo ai quarti di Champions (da giocare prima un difficile ottavo con il Barcellona), la Supercoppa Italiana e il quarto posto utile per rigiocare l’anno prossimo la massima competizione europea. Si tratterebbe del minimo ma oggi come oggi anche questi sembrano obiettivi alti come una montagna.

Il Napoli proprio non riesce a trovare la svolta definitiva dopo l’esonero di Rudi Garcia che, evidentemente, non era l’unico dei problemi che stanno accompagnando il Napoli fresco di scudetto. L’avvento di Walter Mazzarri ha portato finora quattro sconfitte (compresa quella in Champions con........

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