Il giudice siciliano assassinato dalla mafia a soli 38 anni, si tratta di un pezzo della camicia insanguinata

È arrivata stamattina presto in Cattedrale a Napoli la reliquia del Beato Rosario Livatino, giudice siciliano assassinato dalla mafia a soli 38 anni, accolta dal parroco don Vittorio Sommella. Si tratta di un pezzo della camicia insanguinata che il magistrato indossava nel momento dell’assassinio.Â

Dopo la messa presieduta dal parroco, l’incontro con oltre 500 ragazzi delle scuole napoletane a cui ha portato il saluto il Cardinale Angelo Comastri, Arciprete emerito della Basilica Vaticana, che oggi pomeriggio guiderà anche la Via Crucis, animata da magistrati e avvocati. A Comastri i ragazzi hanno chiesto risposte sull’impegno della Chiesa per le vittime e gli intrecci tra politica e camorra. Per il cardinale: «Ognuno di voi può essere una goccia che cambia il mondo, Livatino vi può sembrare uno sconfitto, eppure il suo esempio porta tanto bene».

La reliquia di Livatino rimarrà a Napoli fino a lunedì, secondo un programma di incontri e celebrazioni. Domani mattina sarà portata nel carcere di Poggioreale alla presenza del presidente di Libera don Ciotti e poi nell’istituto minorile di Nisida. Nel pomeriggio invece sempre in Duomo ci sarà l’incontro con le vittime innocenti guidato da don Tonino Palmese, presidente della Fondazione Polis e il procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo. Domenica la messa presieduta dall’arcivescovo Battaglia e lunedì l’incontro con gli operatori della sicurezza e dell’emergenza con veglia di preghiera finale.

Livatino, conosciuto anche come il giudice ragazzino, rappresenta un caso singolare nella Chiesa, si tratta infatti dell’unico magistrato ad essere stato elevato agli onori degli altari. Fu ucciso il 21 settembre1990 sulla Statale Caltanissetta-Agrigento mentre si recava, senza scorta, in tribunale, per mano di quattro sicari assoldati dalla Stidda agrigentina, organizzazione mafiosa in contrasto con Cosa Nostra.

La sua fama di santità si è subito diffusa in Italia e nel mondo. Proprio per questo si è aperta la causa di beatificazione e canonizzazione che ha seguito l’iter previsto: servo di Dio prima e Venerabile poi. Il 9 maggio 2021 è stato proclamato beato, è stato un esempio di legalità e di amore per la giustizia. La sua testimonianza è monito attuale per la coscienza di tutti. «Un culto molto sentito a Napoli – ha commentato il parroco Sommella ed una bella testimonianza per questi ragazzi. La sua reliquia è arrivata proprio mentre a pochi passi da qui, a Forcella, si eseguiva un blitz delle Forze dell’Ordine. Vogliamo prenderlo come segnale di speranza».Â

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1 marzo 2024

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QOSHE - Beato Rosario Livatino, arrivate le spoglie al Duomo di Napoli - Elena Scarici
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Beato Rosario Livatino, arrivate le spoglie al Duomo di Napoli

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01.03.2024

Il giudice siciliano assassinato dalla mafia a soli 38 anni, si tratta di un pezzo della camicia insanguinata

È arrivata stamattina presto in Cattedrale a Napoli la reliquia del Beato Rosario Livatino, giudice siciliano assassinato dalla mafia a soli 38 anni, accolta dal parroco don Vittorio Sommella. Si tratta di un pezzo della camicia insanguinata che il magistrato indossava nel momento dell’assassinio.Â

Dopo la messa presieduta dal parroco, l’incontro con oltre 500 ragazzi delle scuole napoletane a cui ha portato il saluto il Cardinale Angelo Comastri, Arciprete emerito della Basilica Vaticana, che oggi pomeriggio guiderà anche la Via Crucis, animata da magistrati e avvocati. A Comastri i ragazzi hanno chiesto risposte sull’impegno della Chiesa per le vittime e gli........

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