Il ministro dell'Interno ad un seminario della Fondazione Polis nella biblioteca dedicata ad Annalisa Durante: «Questo è diventato il luogo della mitezza»

Ph. Ansa

«Tanti ragazzi esercitano ancora la cultura dell'arroganza, girando con le armi» Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, intervenendo stamattina al seminario conclusivo sui «Diritti e bisogni delle vittime di reato», promosso dalla Fondazione Polis, nella biblioteca dedicata a Forcella ad Annalisa Durante, vittima innocente della camorra, morta vent’anni fa proprio in questo rione che, però, ha aggiunto il ministro «è diventato luogo della mitezza». Il responsabile del Viminale ha poi ricordato che nel corso degli anni sono stati erogati 800 milioni di euro in favore dei familiari delle vittime di reato.Â

Nel corso della mattinata si è anche parlato della necessità di superare la distinzione tra le vittime innocenti della camorra e di reati comuni, una richiesta che è giunta proprio dai familiari delle vittime innocenti e che il ministro ha accolto impegnandosi ad istituire al ministero un tavolo di confronto su questo aspetto. Piantedosi poi è intervenuto sul tema delle sicurezza nelle grandi città : «Come sanno anche i sindaci noi stiamo facendo già tantissimo cercando di riportare la polizia nei luoghi dove c'è più bisogno e lo stiamo facendo anche a Napoli, non bisogna trascurare però gli aspetti di carattere culturale e sociale e dobbiamo fare sinergia con i livelli territoriali», mentre su Caivano, come modello da “esportare” ha ricordato che si è trattato di un’opportunità che però «non esaurisce il novero dei luoghi dove certi fenomeni si manifestano».Â

Sul tema della sicurezza è intervenuto anche il sindaco Manfredi, presente al seminario, per il quale è necessario puntare l’attenzione soprattutto su alcune aree sensibili della città «che vanno dalla zona di piazza Garibaldi e porta Capuana fino a quelle centrali».

Infine don Tonino Palmese, presidente della fondazione Polis della Regione Campania, nel ricordare che «tutte le vittime dei reati devono essere riconosciute allo stesso modo», ha espresso soddisfazione per la risposta positiva del ministro Piantedosi alla proposta di istituire un tavolo di confronto al Ministero che possa portare all'equiparazione delle vittime innocenti della criminalità organizzata e quelle di reati comuni.

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12 gennaio 2024 ( modifica il 12 gennaio 2024 | 14:16)

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Piantedosi a Forcella: «Bisogna combattere la cultura dell'arroganza, troppi ragazzi in giro con le armi»

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12.01.2024

Il ministro dell'Interno ad un seminario della Fondazione Polis nella biblioteca dedicata ad Annalisa Durante: «Questo è diventato il luogo della mitezza»

Ph. Ansa

«Tanti ragazzi esercitano ancora la cultura dell'arroganza, girando con le armi» Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, intervenendo stamattina al seminario conclusivo sui «Diritti e bisogni delle vittime di reato», promosso dalla Fondazione Polis, nella biblioteca dedicata a Forcella ad Annalisa Durante, vittima innocente della camorra, morta vent’anni fa proprio in questo rione che, però, ha aggiunto il ministro «è diventato luogo della mitezza». Il responsabile del Viminale ha poi ricordato che nel........

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