La Corte dei conti: la concorrenza aumenta la spesa sanitaria, occorre tutelare il servizio pubblico

«La cura della salute della comunità non comporta una remunerazione ed un approccio concorrenziale, il privato tenderebbe ad occupare gli ambiti più redditizi e questo aumenterebbe i costi per il sistema. Si avrebbe una sovrabbondanza di prestazioni in certe aree e un’ulteriore desertificazione sanitaria in altre, con ulteriore aumento dei costi di prevenzione».
Parole del presidente della Sezione regionale di controllo per la Campania della Corte dei Conti, Massimo Gagliardi, che ieri nella sua relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2024 ha lanciato un forte appello alla difesa ed alla tutela del servizio sanitario nazionale. «Pubblico –—ha aggiunto Gagliardi — non vuole dire solo sostenibilità economica, ma anche più salute. Le statistiche dell’Ocse mostrano come la spesa sanitaria pro capite si innalza quanto più il sistema accoglie una logica concorrenziale. Ad ogni punto percentuale di incremento della privatizzazione nel Regno Unito corrisponde un aumento della mortalità evitabile di una quantità compresa tra lo 0,29% e il 0,38%».Â

Gagliardi ha poi lanciato l’allarme sui rischi legati al Pnrr. «La sfida — ha detto — assume dimensioni epiche in molti enti campani che presentano criticità finanziarie rilevanti ed assicurano a fatica i servizi essenziali e le funzioni fondamentali. Infatti le pur ingenti risorse del Piano di resilienza non comprendono tutti i costi comunque riconducibili all’intervento, e potrebbero, secondo un meccanismo perverso, risolversi in un incremento della spesa pubblica complicato da governare e reso ancor più problematico nel caso di enti in crisi finanziaria». Secondo il presidente della Sezione regionale di controllo per la Campania «il rischio assume particolare significatività in Campania per l’elevato numero di enti, 48, che hanno fatto ricorso alla procedura di riequilibrio cosiddetto predissesto e che hanno già dichiarato il dissesto, circa 60. Tali dati rappresentano già di per sé indici significativi della riferita fragilità del sistema delle autonomie locali campane».

Anche Antonio Giuseppone, il procuratore regionale, nella sua relazione ha dedicato un passaggio significativo alle questioni della materia sanitaria. «L’attività istruttoria svolta dalla Procura lo scorso anno — ha ricordato — ha permesso di recuperare nelle casse delle Asl campane oltre 31 milioni di euro illegittimamente liquidati in favore di strutture private riabilitative ed 1,3 milioni di euro per liquidazioni di fatture in favore di strutture sanitarie convenzionate, a fronte della mancata sussistenza delle condizioni». Numeri che hanno dato spunto ai consiglieri regionali dei 5Stelle di lanciare un affondo nei confronti del presidente della giunta regionale, Vincenzo De Luca: «Dichiara che la Campania è la prima regione in Italia per i risultati prodotti in relazione alla gestione del bilancio e ne desumiamo che non abbia ascoltato l’allarme della Corte dei Conti, che evidenzia il grave problema dei controlli sulle prestazioni erogate dalle strutture private accreditate».

Michele Oricchio, il presidente della sezione giurisdizionale regionale della Corte dei Conti, ha rilanciato le preoccupazioni sull’autonomia differenziata: «Una operazione di ingegneria istituzionale a causa della quale intere zone sarebbero condannate a restare senza risorse, mentre peraltro si susseguono condoni più o meno mascherati, i quali premiano i contribuenti più infedeli, in un contesto di notoria e persistente evasione fiscale». Nel 2023, ha ricordato Oricchio, «sono stati tratti a giudizio innanzi alla Sezione 88 convenuti e, all’esito dei relativi dibattimenti, ne sono stati assolti 18 e condannati 70. Le sentenze di condanna hanno raggiunto un ammontare complessivo di 11.630.787 euro. Si è registrato un maggiore ricorso allo strumento deflattivo del rito abbreviato grazie al quale, nel corso dell’anno 2023, è stata recuperata immediatamente alle casse degli enti pubblici danneggiati (specie Università ) la ragguardevole somma di 295.801 euro a seguito dell’emanazione di 9 decreti e 3 sentenze». Nel 2023 il contenzioso ha riguardato in prevalenza frodi comunitarie, specie nel settore della pesca; accessi abusivi al sistema informatico; danno alla immagine della pubblica amministrazione per reato od assenteismo».

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29 febbraio 2024 ( modifica il 29 febbraio 2024 | 07:19)

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QOSHE - «Riabilitazione in Campania,recuperati 31 milioni liquidatiillegittimamente ai privati» - Fabrizio Geremicca
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«Riabilitazione in Campania,recuperati 31 milioni liquidatiillegittimamente ai privati»

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29.02.2024

La Corte dei conti: la concorrenza aumenta la spesa sanitaria, occorre tutelare il servizio pubblico

«La cura della salute della comunità non comporta una remunerazione ed un approccio concorrenziale, il privato tenderebbe ad occupare gli ambiti più redditizi e questo aumenterebbe i costi per il sistema. Si avrebbe una sovrabbondanza di prestazioni in certe aree e un’ulteriore desertificazione sanitaria in altre, con ulteriore aumento dei costi di prevenzione».
Parole del presidente della Sezione regionale di controllo per la Campania della Corte dei Conti, Massimo Gagliardi, che ieri nella sua relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2024 ha lanciato un forte appello alla difesa ed alla tutela del servizio sanitario nazionale. «Pubblico –—ha aggiunto Gagliardi — non vuole dire solo sostenibilità economica, ma anche più salute. Le statistiche dell’Ocse mostrano come la spesa sanitaria pro capite si innalza quanto più il sistema accoglie una logica concorrenziale. Ad ogni punto percentuale di incremento della privatizzazione nel Regno Unito corrisponde un aumento della mortalità evitabile di una quantità compresa tra lo 0,29% e il 0,38%».Â

Gagliardi ha poi lanciato........

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