Palazzo San Giacomo diffida un condominio, poi il dietrofront. Via Morghen riapre entro Pasqua

Si infittisce il giallo del muro in tufo in via Bonito che incombe su via Solimena. Il Comune di Napoli ha, infatti, revocato la diffida che aveva indirizzato al condominio di via Bonito 5, il quale era stato individuato da Abc, a seguito dei sopralluoghi effettuati circa tre settimane fa, come il responsabile di tali infiltrazioni. La marcia indietro è in un documento firmato dall’architetto Salvatore Iervolino, lo stesso dirigente il quale aveva indirizzato alla polizia locale del Vomero la richiesta di consegnare al condominio in questione la diffida. Secondo la relazione di circa tre settimane fa dei tecnici della società di gestione idrica del Comune di Napoli, le infiltrazioni sarebbero dipese dalla rottura delle condotte fognarie private del condominio, che immettono i reflui nella rete fognaria comunale.

Ora, però, cambia completamente la storia. Scrive nella revoca della diffida il dirigente Iervolino: «Abc ha comunicato con Pec del 14 marzo la corretta individuazione del civico del condominio interessato dal dissesto dello scarico privato. Alla luce di quanto relazionato si ritiene di archiviare la predetta diffida». Condominio scagionato, dunque. Se ne cerca e forse ne è stato individuato un altro come colpevole delle infiltrazioni. Con la speranza che questa volta l’individuazione del responsabile si dimostri a prova di controperizia. Nel frattempo, commenta Sergio De Costanzo, il quale è l’avvocato del condominio recentemente scagionato: «L’aspetto peggiore di questa vicenda è che, a causa di una valutazione errata da parte di Abc, siamo stati additati come i responsabili di un problema che mette a rischio l’incolumità di tante persone che abitano in questa zona». E aggiunge: «L’altro aspetto che sconcerta è che questo problema delle infiltrazioni dal muro non è nato certamente con la voragine che si è aperta a febbraio in via Morghen. È una questione che si protrae da anni e lo dimostrano le numerosissime segnalazioni indirizzate nel corso del tempo al Comune. Stupisce che ancora non si sia riusciti a risalire in maniera certa e chiara alle origini del problema».

Martedì, come ha raccontato il Corriere del Mezzogiorno, c’è stato l’ennesimo episodio. È ricomparsa l’acqua alla base del muro ed a metà dello stesso. Decine di persone hanno contattato i vigili del fuoco, che sono accorsi. Con essi i tecnici di Abc, che hanno ispezionato i tombini in via Solimena ed ina via Bonito.
«Si rischia che ci scappi il morto», ha protestato con il cronista nel pomeriggio di martedì una signora che abita nel palazzo in via Solimema ai piedi del muro al centro della vicenda. E ha aggiunto: «Per noi quella costruzione è diventata un vero e proprio incubo. Non è possibile che non si riesca ad eliminare un problema che si protrae da anni. Vengono tecnici, ingegneri, si effettuano sopralluoghi e poi siamo punto ed a capo».

Proseguono, intanto, i lavori di ripristino di via Morghen, iniziati dopo l'apertura della voragine. La buca è stata ormai colmata. Gli interventi, secondo quanto annunciato tempo fa dal Comune di Napoli e da Abc, dovrebbero essere ultimati entro Pasqua. Le previsioni, giorno più o giorno meno, dovrebbero essere rispettate. Attendono di conoscere il proprio destino i residenti — circa settanta persone — nel palazzo al civico 63 di via Morghen. Furono costretti ad abbandonare precipitosamente i propri appartamenti nella notte tra il 21 ed il 22 febbraio.

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28 marzo 2024

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QOSHE - Acqua dal muro in via Bonito, è giallo Comune e Abc non individuano le cause - Fabrizio Geremicca
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Acqua dal muro in via Bonito, è giallo Comune e Abc non individuano le cause

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28.03.2024

Palazzo San Giacomo diffida un condominio, poi il dietrofront. Via Morghen riapre entro Pasqua

Si infittisce il giallo del muro in tufo in via Bonito che incombe su via Solimena. Il Comune di Napoli ha, infatti, revocato la diffida che aveva indirizzato al condominio di via Bonito 5, il quale era stato individuato da Abc, a seguito dei sopralluoghi effettuati circa tre settimane fa, come il responsabile di tali infiltrazioni. La marcia indietro è in un documento firmato dall’architetto Salvatore Iervolino, lo stesso dirigente il quale aveva indirizzato alla polizia locale del Vomero la richiesta di consegnare al condominio in questione la diffida. Secondo la relazione di circa tre settimane fa dei tecnici della società di gestione idrica del Comune di Napoli, le infiltrazioni sarebbero dipese dalla rottura delle condotte fognarie private del condominio, che immettono i reflui nella rete fognaria comunale.

Ora, però, cambia completamente la storia. Scrive nella revoca della diffida il dirigente........

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