Il Tribunale amministrativo ha ribadito che l'accesso alla spiaggia libera Donn’Anna deve restare aperto, anche al di là dei mesi estivi

La spiaggia (foto di Fabrizio Geremicca)

Assemblea in costume da bagno - la giornata è molto calda - e poi pranzo in spiaggia con casatiello e tortano prepasquali. Questa mattina gli attivisti del comitato Mare Libero e Gratuito hanno festeggiato la ordinanza del Consiglio di Stato che, confermando la sentenza del Tar del 2023, ha ribadito circa un mese e mezzo fa che il cancello dell’ingresso secondario del Bagno Elena, quello che permette anche di accedere alla spiaggia libera Donn’Anna, deve restare aperto anche al di là dei mesi estivi.

I giudici hanno rinverdito una ordinanza dell’Autorità Portuale degli anni Novanta che era stata poi sostituita, con le motivazioni più varie, tutte sconfessate dai magistrati, da provvedimenti che interdivano la fruibilità della spiaggia libera per otto o nove mesi all’anno. La spiaggia è stata dunque restituita ai napoletani ed ai turisti e ne hanno apporofittato questa mattina, oltre agli attivisti di Mare Libero, coppie con bimbi, ragazzi che si sono concessi la lettura di un libro a contatto con il mare, bagnanti fuori stagione. «Dopo questa vittoria – commenta Mario Avoletto, uno dei promotori delle iniziative di Mare Libero – andremo avanti affinché si aprano anche i cancelli dei parchi privati che precludono l’accesso al mare ed affinché siano garantite altre spiagge libere in città . Incalziamo l’amministrazione per il recupero della linea di costa a Bagnoli e per il ripristino della balneabiltà , attraverso i necessari interventi di bonifice, lì ed a San Giovanni a Teduccio».Â

È fondamentale, secondo gli attivisti, che il Comune rilevi quanto prima le competenze sulle spiagge dall’Autorità Portuale, che siano ridotte le aree in concessione a favore di quelle libere e che le concessioni siano esclusivamente di servizi e non comportino l’interdizione degli spazi davanti al mare. In vista della prossima estate, poi, Mare Libero auspica che il Comune istituisca un numero verde a disposizione dei cittadini per segnalare gli abusi di chi non permette di accedere alla battigia ed al mare e, soprattutto, esprime la contrarietà nei confronti di eventuali nuove intese tra Comune ed Autorità Portuale finalizzate alla imposizione del numero chiuso sulle pochissime spiagge libere napoletane, con obbligo di prenotazione per un tuffo ed un pò di sole. «Quei provvedimenti – ricorda Avoletto – furono adottati durante il Covid, ma sono stati poi reiterati. Se c’è un problema di sovraffollamento, lo si risolve limitando le aree in concessione, non impedendo ai napoletani di godere del proprio mare senza pagare. È assurdo pretendere che si programmi qualche ora in spiaggia in città come se si dovesse partire per un viaggio ed è non meno assurdo che si vieti di andare a mare sulle spiagge libere a ragazzi di sedici e diciassette anni, se non accompagnati da un adulto».

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17 marzo 2024

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Mare libero a Napoli, i comitati festeggiano la sentenza del Tar sulla spiaggia con il casatiello

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17.03.2024

Il Tribunale amministrativo ha ribadito che l'accesso alla spiaggia libera Donn’Anna deve restare aperto, anche al di là dei mesi estivi

La spiaggia (foto di Fabrizio Geremicca)

Assemblea in costume da bagno - la giornata è molto calda - e poi pranzo in spiaggia con casatiello e tortano prepasquali. Questa mattina gli attivisti del comitato Mare Libero e Gratuito hanno festeggiato la ordinanza del Consiglio di Stato che, confermando la sentenza del Tar del 2023, ha ribadito circa un mese e mezzo fa che il cancello dell’ingresso secondario del Bagno Elena, quello che permette anche di accedere alla spiaggia libera Donn’Anna, deve restare aperto anche al di là dei mesi estivi.

I giudici hanno rinverdito una ordinanza dell’Autorità Portuale degli anni Novanta che era stata poi sostituita, con le motivazioni più varie, tutte sconfessate........

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