Al via i nuovi prelievi nelle acque napoletane, off limits Bagnoli e San Giovanni a Teduccio

Molti al sole, qualcuno in mare. Ieri il caldo ha invogliato napoletani e turisti ad azzardare il primo costume e magari anche il primo tuffo. Napoli si avvicina all’estate 2024, dunque, e ripartono i monitoraggi delle acque di balneazione che effettua l‘Arpac per verificare che escherichia coli ed enterococchi intestinali – batteri che indicano la presenza a mare di scarichi fognari - non eccedano le concentrazioni che potrebbero provocare problemi di salute. I battelli dell’Arpac ritorneranno in acqua domani ed effettueranno prelievi ed analisi periodiche fino a tutto settembre lungo i 480 chilometri della costa campana adibita alla balneazione. Qualora nel corso dei prossimi mesi i tecnici dell’agenzia rileveranno superamenti dei limiti di concentrazioni di escherichia coli ed enterococchi intestinali in un qualche punto di prelievo, lo comunicheranno ai sindaci dei Comuni interessati, i quali dovranno emanare ordinanze temporanee di divieto di balneazione. Queste ultime resteranno in vigore fino a quando le analisi successive non attesteranno che i valori sono di nuovo entro i limiti da non superare per la patente di balneabilità .

A Napoli, procedendo da est verso ovest, la situazione di partenza è analoga a quella di un anno fa. È interdetta alle nuotate tutta la costa di San Giovanni a Teduccio. Si può fare il bagno in via Partenope, in via Caracciolo e lungo la costa di Posillipo, fino a Marechiaro inclusa. Resta non balneabile il mare di Bagnoli, ma per problemi di inquinamento da scarti industriali, in attesa – ormai eterna verrebbe da dire – degli interventi di bonifica dei fondali e mentre ancora ci si accapiglia sulla rimozione(prevista da una legge) o sul mantenimento(con i necessari interventi di messa in sicurezza) della colmata. A San Giovanni a Teduccio come a Bagnoli il Comune ha attrezzato spiagge libere per chi non teme il solleone e la calura e, pur non potendo fare il bagno, si accontenta di prendere la tintarella e di rinfrescarsi con una doccia. Ci si può tuffare anche a Nisida e nella cala di San Basilio, alla Gajola. Questa, dunque, la situazione di partenza – suscettibile come si diceva di modifiche in corso d’opera, sulla base dei risultati delle analisi periodiche dell’Arpac - dal punto di vista sanitario.

C’è poi l’altro aspetto, quello della fruibilità del mare e delle spiagge per chi non voglia o non possa pagare sdraio ed ombrelloni nei lidi. Come già un anno fa, si preannuncia un’ estate di proteste e mobilitazioni perché la giunta Manfredi – almeno così ha lasciato intendere circa un mese fa l’assessore Cosenza, che ha tra le altre la delega al mare - è intenzionata a riproporre il sistema di ingresso con prenotazione e a numero limitato sulle spiagge libere delle Monache e di Palazzo Donn’Anna (nella parte bassa di Posillipo) e alla Gajola. Promettono iniziative e manifestazioni gli attivisti del comitato Mare Libero i quali, a prezzo di vari ricorsi al Tar ed anche grazie al sostegno di giuristi impegnati sul tema dei beni comuni – tra cui il docente universitario Alberto Lucarelli – hanno già ottenuto che il cancello dell’ingresso secondario del Bagno Elena in via Sermoneta – quello dal quale si accede anche alla spiaggia libera Donn’Anna - resti aperto 12 mesi all’anno e non solo quando il lido è in attività . In compenso è irraggiungibile da un mese la spiaggia delle Monache. Il Bagno Sirena è chiuso per problemi amministrativi e nessuno apre il cancello dal quale si raggiunge pure la spiaggia libera, oltre al lido.

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14 aprile 2024

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QOSHE - Primi tuffi a Posillipo (e non solo). E in cittàripartono verifiche dell’Arpac - Fabrizio Geremicca
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Primi tuffi a Posillipo (e non solo). E in cittàripartono verifiche dell’Arpac

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14.04.2024

Al via i nuovi prelievi nelle acque napoletane, off limits Bagnoli e San Giovanni a Teduccio

Molti al sole, qualcuno in mare. Ieri il caldo ha invogliato napoletani e turisti ad azzardare il primo costume e magari anche il primo tuffo. Napoli si avvicina all’estate 2024, dunque, e ripartono i monitoraggi delle acque di balneazione che effettua l‘Arpac per verificare che escherichia coli ed enterococchi intestinali – batteri che indicano la presenza a mare di scarichi fognari - non eccedano le concentrazioni che potrebbero provocare problemi di salute. I battelli dell’Arpac ritorneranno in acqua domani ed effettueranno prelievi ed analisi periodiche fino a tutto settembre lungo i 480 chilometri della costa campana adibita alla balneazione. Qualora nel corso dei prossimi mesi i tecnici dell’agenzia rileveranno superamenti dei limiti di concentrazioni di escherichia coli ed enterococchi intestinali in un qualche punto di prelievo, lo comunicheranno ai sindaci dei Comuni interessati, i quali dovranno........

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