Parla Rosaria Marra, la presidente dell'associazione: «In sentenza si fa riferimento a un coacervo di interessi convergenti, ma non è chiaro quali»

“Nella sentenza del processo di primo grado nel quale Totò Riina era imputato per la strage del Rapido 904 , conclusosi con il proscioglimento per non aver commesso il fatto, i giudici scrivono, a proposito della strage, che ci fu un coacervo di interessi convergenti. Quale sia stato, non è ad oggi emerso in sede giudiziaria. La speranza è che le nuove indagini lo portino alla luce”. Rosaria Marra, 40 anni, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime, commenta la notizia riportata da Repubblica secondo la quale il Ros da circa un anno, su delega della Procura di Firenze, ha avviato nuove indagini su quella tragedia del 23 dicembre 1984, in relazione alla posizione di soggetti all’epoca non coinvolti nel processo. La Procura antimafia di Firenze, sulla base di nuove acquisizioni investigative, segue la pista di un’alleanza tra mafia, servizi segreti deviati e neofascisti. Marra, che aveva sette mesi quando esplose la bomba che il 23 dicembre 1984 provocò sedici morti e 267 feriti sul treno Napoli – Milano, dove suo padre era in servizio come macchinista e dal quale uscì senza ferite fisiche, ma con un grave trauma psicologico, è convinta ci sia ancora da cercare per appurare la verità su quanto accadde.

Ritiene ci siano ancora ombre, nonostante una sentenza passata in giudicato abbia condannato all’ergastolo Pippo Calò, il cassiere della mafia, il suo braccio destro Guido Cercola ed altre due persone, i quali avrebbero agito per ritorsione verso lo Stato dopo i primi colpi giudiziari che sarebbero poi culminati nel maxi processo di Palermo?
“Mi sembra inverosimile che Calò da solo possa avere deciso una strage come quella. Va anche detto che in passato la pista investigativa del coinvolgimento di altri settori, in particolare di esponenti dell’estrema destra, è stata esplorata e si è conclusa con il proscioglimento degli imputati dal reato di strage. Il parlamentare Massimo Abbatangelo fu condannato solo per detenzione di esplosivo e fu prosciolto anche Giuseppe Misso, il camorrista con legami nella estrema destra. Vedremo ora se emergeranno nuovi elementi a carico di altre persone che potrebbero avere svolto un ruolo nella vicenda”.

Come ha commentato suo padre la novità giudiziaria?
“Con il trascorrere degli anni ha voluto parlare sempre meno di quella vicenda. Fu per lui un trauma terribile. Lavorava in Ferrovie dello Stato da meno di un anno e fu catapultato in una tragedia inimmaginabile. Non abbiamo parlato finora dei nuovi sviluppi giudiziari”.

A dicembre ricorreranno quarant’anni dalla strage. L’associazione dei familiari delle vittime ha in programma iniziative particolari?
“Stiamo valutando e vedremo nei prossimi mesi. Nel frattempo speriamo di non dovere andare via dalla sede nel bene confiscato in via Pavia che attualmente ci ospita. Il Comune di Napoli lo ha messo al bando. Abbiamo partecipato. Speriamo di restare lì. C’è anche il nostro archivio storico”.Â

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13 febbraio 2024

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QOSHE - Strage del Rapido 904, nuove indagini. I familiari delle vittime: «Chiarire quali fossero gli interessi» - Fabrizio Geremicca
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Strage del Rapido 904, nuove indagini. I familiari delle vittime: «Chiarire quali fossero gli interessi»

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13.02.2024

Parla Rosaria Marra, la presidente dell'associazione: «In sentenza si fa riferimento a un coacervo di interessi convergenti, ma non è chiaro quali»

“Nella sentenza del processo di primo grado nel quale Totò Riina era imputato per la strage del Rapido 904 , conclusosi con il proscioglimento per non aver commesso il fatto, i giudici scrivono, a proposito della strage, che ci fu un coacervo di interessi convergenti. Quale sia stato, non è ad oggi emerso in sede giudiziaria. La speranza è che le nuove indagini lo portino alla luce”. Rosaria Marra, 40 anni, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime, commenta la notizia riportata da Repubblica secondo la quale il Ros da circa un anno, su delega della Procura di Firenze, ha avviato nuove indagini su quella tragedia del 23 dicembre 1984, in relazione alla posizione di soggetti all’epoca non coinvolti........

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