Il provvedimento dell'assessore Discepolo approdato in giunta. Ad Architettura della Federico II un incontro per spiegare le ragioni del «no»: «Incrementi volumetrici anche nelle zone agricole»

Un momento dell'incontro al Dipartimento di Architettura (ph Geremicca)

Associazioni ambientaliste (Wwf, Italia Nostra, Legambiente e Vas, tra le altre), sindacati (Flai Cgil, che fa riferimento ai lavoratori dell’agroindustria, e Fillea Cgil, della quale fanno parte gli edili), realtà dell’agricoltura e dell’artigianato hanno avviato una raccolta di firme a sostegno di una proposta di legge regionale in materia di urbanistica e territorio che si pone obiettivi ambiziosi, tra i quali quello di fermare il consumo di suolo ed arginare il dissesto idrogeologico. L’hanno presentata questa mattina ad Architettura della Federico II, dove hanno anche ribadito le critiche relative alla nuova legge sull’urbanistica proposta dalla giunta De Luca ed in particolare dall’assessore Bruno Discepolo.Â

«Quest’ultima denuncia propositi di sostenibilità ambientale e di contrasto al consumo di suolo – ha detto Alessandro Dal Piaz, ex docente di Urbanistica alla Federico Ii – ma poi le norme che contiene vanno in senso opposto». Ha argomentato: «Si prevede il riconoscimento sistematico di incrementi volumetrici tra il 20 ed il 35% per ogni fabbricato esistente nel territorio regionale a seguito di interventi di ristrutturazione o demolizione e ricostruzione. Anche in zone agricole, purché ci sia un fabbrcato non connesso ad attività coltivatrici». Ha sottolineato, inoltre, che «nei centri storici tutti gli edifici, purché non vincolati per motivi monumentali, che siano stati ampliati o ristrutturati dopo il 1967, possomo essere demoliti e ricostruiti con il 35% di volumetrie in più». Ancora, ha proseguito il professore Dal Piaz, «salta la valutazione del dimensionamento delle costruzioni sulla base del fabbisogno. Si cancellano – almeno nella prima versione - i preventivi studi idrogeologici di dettaglio. Il che, in un territorio fragile come il nostro, è irresponsabile. Si elimina il rispetto della prossimità alle abitazioni dei parcheggi pertinenziali e questo significa che ovunque si potranno realizzare garage interrati. Si rende poi ordinaria la monetizzazione degli spazi pubblici da cedere al Comune quando cresce l’espansione edilizia, sostituendo l’obbligo di trasferire al pubblico i suoli con il pagamento di una somma in denaro che gli speculatori non possono che preferire».Â

Tutto ciò, ha denunciato poi Gaetano Benedetto, il direttore generale del Wwf Italia, «mentre si sta chiudendo il piano paesaggistico regionale e sarebbe coerente attendere». L’esponente nazionale del Panda ha lanciato un appello alla Regione: «Il nostro non è un attacco, ma la richiesta di una moratoria in attesa del piano paesaggistico». Francesco Escalona, architetto che è intervenuto in rappresentanza di Nuove Rigenerazioni Campane, ha aggiornato sull’iter del provvedimento contestato: «Approvato a giugno 2023 dalla giunta, poi è andato in IV commissione consiliare. Il 23 novembre dell’anno scorso manifestammo davanti alla Regione ed il presidente della commissione, che si chiama Cascone, assicurò che avrebbe convocato le associazioni prima che il testo approdasse in consiglio e che sarebbe stato concordato con noi il regolamento di attuazione. Non abbiamo saputo più nulla. Gira un testo ufficioso nel maxi emendamento nel quale pochissime cose che contestavamo sono state eliminate. Crisi climatica e sfide globali richiedono tutt’altra legge - ha evidenziato Francesco Escalona - e per questo oggi abbiamo organizzato questa giornata di lavoro, con la partecipazione anche degli agricoltori, degli artigiani e dei sindacati».

Vai a tutte le notizie di Napoli

Se vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui.

Siamo anche su Instagram, seguici https://www.instagram.com/corriere.mezzogiorno/

8 febbraio 2024

© RIPRODUZIONE RISERVATA

QOSHE - Urbanistica, proposta di ambientalisti, sindacati e agricoltori per fermare la legge della Regione - Fabrizio Geremicca
menu_open
Columnists Actual . Favourites . Archive
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

Urbanistica, proposta di ambientalisti, sindacati e agricoltori per fermare la legge della Regione

10 0
08.02.2024

Il provvedimento dell'assessore Discepolo approdato in giunta. Ad Architettura della Federico II un incontro per spiegare le ragioni del «no»: «Incrementi volumetrici anche nelle zone agricole»

Un momento dell'incontro al Dipartimento di Architettura (ph Geremicca)

Associazioni ambientaliste (Wwf, Italia Nostra, Legambiente e Vas, tra le altre), sindacati (Flai Cgil, che fa riferimento ai lavoratori dell’agroindustria, e Fillea Cgil, della quale fanno parte gli edili), realtà dell’agricoltura e dell’artigianato hanno avviato una raccolta di firme a sostegno di una proposta di legge regionale in materia di urbanistica e territorio che si pone obiettivi ambiziosi, tra i quali quello di fermare il consumo di suolo ed arginare il dissesto idrogeologico. L’hanno presentata questa mattina ad Architettura della Federico II, dove hanno anche ribadito le critiche relative alla nuova legge sull’urbanistica proposta dalla giunta De Luca ed in particolare dall’assessore Bruno Discepolo.Â

«Quest’ultima denuncia........

© Corriere del Mezzogiorno


Get it on Google Play