La fogna è integra, la condotta che ha ceduto era stata monitorata a novembre scorso. Le ipotesi: o perdita di acqua o sbancamento

Quattro ore di ispezione, per cercare di capire perché all’alba del 21 febbraio la condotta idrica in ghisa si è rotta ed ha “sparato” acqua ad alta pressione nel sottosuolo, creando la voragine nella quale sono precipitate due auto.

Tanto è durato il sopralluogo in via Morghen dei consulenti della Procura della Repubblica di Napoli, nell’ambito dell’indagine per disastro colposo affidata al sostituto procuratore Federica D’Amodio, della sezione coordinata dal procuratore aggiunto Simona Di Monte. Le ispezioni hanno riguardato, oltre alla grossa buca, il bed and breakfast invaso nella stessa circostanza da fango ed acqua ed un altro immobile sgomberato di recente che si trova al civico 9 di via Solimena, alle spalle dell’edificio in via Morghen 63 che è stato evacuato mercoledì. Nel corso della verifica è stato confermato che la condotta fognaria pubblica la quale corre in via Morghen sotto quella idrica che si è lesionata è integra. Il punto è ora capire cosa abbia determinato la rottura della tubatura nella quale scorreva acqua ad alta pressione.Â

Abc ha anticipato giovedì al Corriere del Mezzogiorno e ribadito ieri che la condotta che ha ceduto era stata monitorata a novembre 2023 senza che fossero rilevate anomalie. Va anche ricordato, per la verità , che il direttore generale dell’azienda, Sergio De Marco, ha detto al Corriere del Mezzogiorno che il lasso di tempo intercorrente tra l’inizio di un cedimento, tra le prime incrinature e la fase parossistica, in una tubatura come quella che si è rotta, non è di mesi o settimane e neppure di giorni, ma di ore.

L’ipotesi di Abc, in ogni caso, è che qualcosa abbia determinato il venir meno del terreno che faceva da appoggio alla condotta. Potrebbe essere stata una perdita del fognolo del civico 63 che immetteva i liquami del palazzo nella fogna pubblica — secondo l’azienda idrica — o uno sbancamento per ampliare verso via Morghen gli edifici su via Solimena. Su queste ipotesi e su altre saranno i tecnici della Procura ad avere l’ultima parola. Nel frattempo proseguono i disagi per gli sgomberati dal palazzo al civico 63 in via Morghen. Sono circa 60 le persone che mercoledì sono state costrette ad abbandonare la propria abitazione. La maggior parte è ospite di parenti ed amici. Una decina ieri ha manifestato davanti alla sede della V Municipalità per chiedere un’adeguata collocazione. Teresa Armato, assessore al Turismo della giunta Manfredi, ha incontrato in mattinata la famiglia di turisti di Legnano che erano nel B&b in via Solimena invaso dall’acqua e dal fango. «Ho espresso ai genitori ed ai due figli — ha detto — la disponibilità del Comune a sostenerli nel loro soggiorno a Napoli e per il ritorno in Lombardia».

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24 febbraio 2024

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QOSHE - Voragine al Vomero: quattro ore di verifiche dei tecnici della Procura - Fabrizio Geremicca
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Voragine al Vomero: quattro ore di verifiche dei tecnici della Procura

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24.02.2024

La fogna è integra, la condotta che ha ceduto era stata monitorata a novembre scorso. Le ipotesi: o perdita di acqua o sbancamento

Quattro ore di ispezione, per cercare di capire perché all’alba del 21 febbraio la condotta idrica in ghisa si è rotta ed ha “sparato” acqua ad alta pressione nel sottosuolo, creando la voragine nella quale sono precipitate due auto.

Tanto è durato il sopralluogo in via Morghen dei consulenti della Procura della Repubblica di Napoli, nell’ambito dell’indagine per disastro colposo affidata al sostituto procuratore Federica D’Amodio, della sezione coordinata dal procuratore aggiunto Simona Di Monte. Le ispezioni hanno riguardato, oltre alla grossa buca, il bed and breakfast invaso nella stessa circostanza da fango ed acqua ed un altro immobile sgomberato di recente........

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