Il governatore:Â Â«Spiegheremo al presidente della Repubblica le ragioni della nostra battagliaÂ»

Dalla protesta, ponendosi alla guida del corteo dei sindaci a Roma,Â agli insulti alla premier Giorgia Meloni fino alle denunce al ministro Raffaele Fitto. Nel campionario delle bizzarrie politiche di Vincenzo De Luca, nell'ultimo periodo a capo della rivolta contro l'Autonomia (che pur lui stesso aveva proposto per la Campania nel 2019 all'allora governo Conte lanciando laÂ Â«sfida dell'efficienzaÂ»), si fa largo stavolta una proposta istituzionalmente lineare:Â Â«Chiederemo un incontro al Presidente della RepubblicaÂ», scrive il governatore su X. E precisa:Â Â«Sblocco dei fondi Fsc per il Sud, per i Comuni, per la cultura. Chiederemo di essere ricevuti con una delegazione di sindaci per spiegare le ragioni di questa battagliaÂ»

Le critiche agli insulti di De Luca - tranne la reazione di Susanna Camusso e di qualche altro esponente del centrosinistra - arrivano soprattutto dal centrodestra. Â«Il frasario e l'atteggiamento di De Luca sono degni del celebre personaggio interpretato da Tomas Milian - dice il senatore Antonio Iannone di Fratelli d'Italia -Â Una volgaritÃ istituzionale senza precedenti Ã¨ quella che abbiamo visto sfilare a Roma. A fargli da spalla non poteva mancare Bombolo che riconosciamo nel presidente regionale dell'Anci Campania che ha spalleggiato questa gazzarra oscena con tanto di gonfalone dell'associazione dei Comuni. Il presidente nazionale dell'Anci continua a tacere come se nulla fosse accaduto e cosÃ¬ l'associazione perde ogni residua credibilitÃ istituzionaleÂ».Â

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18 febbraio 2024

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