Indagato un dirigente di Palazzo Santa Lucia, sequestrate anche tre aziende. L'inchiesta partita dal trasporto di rifiuti dal porto di Salerno a quello di Sousse che portò anche all'arresto di un ex ministro tunisino

Rifiuti speciali trasferiti illegalmente dall’Italia alla Tunisia. Con un giro di affari vorticoso e il coinvolgimento di dirigenti pubblici e imprenditori spregiudicati. Il sistema è stato smantellato da una inchiesta della Procura di Potenza che ha portato a 16 misure cautelari e al sequestro di tre aziende. Le manette sono scattate ai polsi di un funzionario della Regione Campania – un dirigente dell’ente pubblico è invece indagato - e di diversi imprenditori. Il blitz, di agenti della Dia e carabinieri del settore tutela ambientale che ha portato anche a sequestri e perquisizioni, è scattato questa mattina nelle province di Salerno, Potenza, Napoli e Catanzaro.

L’inchiesta ha preso il via nel 2020, dopo che la Regione Campania adottò un provvedimento con il quale affidava a un’azienda privata lo smaltimento in Africa di rifiuti speciali. La dogana tunisina, all’arrivo dei 213 container con circa seimila ecoballe, scoprì che la società di trasporto aveva dichiarato che si trattava di uno smaltimento di plastica e non di rifiuti speciali. Nelle settimane successive, al porto di Sousse, dove erano stati sequestrati i container, ci fu anche un incendio delle ecoballe. E dall’inchiesta che ne scaturì, furono arrestati 12 funzionari pubblici e un ex ministro tunisino. Poi il governo del Paese africano intimò alla Regione Campania di riportare in Italia quei rifiuti. E il carico rientrò al porto di Salerno nel febbraio del 2021. Poi le ecoballe furono stoccate a Persano.

(in aggiornamento)

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29 febbraio 2024 ( modifica il 29 febbraio 2024 | 08:55)

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Ecoballe da Salerno alla Tunisia: arrestati funzionario ​della Regione e imprenditori

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29.02.2024

Indagato un dirigente di Palazzo Santa Lucia, sequestrate anche tre aziende. L'inchiesta partita dal trasporto di rifiuti dal porto di Salerno a quello di Sousse che portò anche all'arresto di un ex ministro tunisino

Rifiuti speciali trasferiti illegalmente dall’Italia alla Tunisia. Con un giro di affari vorticoso e il coinvolgimento di dirigenti pubblici e imprenditori spregiudicati. Il sistema è stato smantellato da una inchiesta della Procura di Potenza che ha portato a 16 misure cautelari e al sequestro di tre aziende. Le manette sono scattate ai polsi........

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