La giunta regionale lucana vara il piano di ospitalità in caso di emergenza: individuate località tra le province di Potenza e Matera

Campi Flegrei, mentre il bradisismo non dà tregua la Basilicata ha messo in atto il piano di ospitalità per eventuali sfollati del quartiere Bagnoli. Sono state infatti individuate nel Comune di Potenza aree di ricovero per oltre undicimila persone e un parcheggio per cinquemila autovetture. La giunta regionale lucana ha approvato un piano di Protezione Civile per il trasferimento e l’accoglienza della popolazione del quartiere napoletano, in caso di evacuazione a seguito di un evento eruttivo dei Campi Flegrei. Dove, negli ultimi 15 giorni, il suolo si è alzato di due centimetri e resta l'allerta come dimostano le scosse avvertite anche alla vigilia del 25 aprile.

Secondo il piano per l’accoglienza nel medio e lungo periodo delle persone eventualmente trasferite, oltre ad infrastrutture pubbliche, sono state individuate strutture ricettive in diversi Comuni nel Potentino e nel Materano. «Questa forma di collaborazione interregionale dimostra come la pianificazione e la cooperazione possano migliorare la resilienza delle comunità di fronte a disastri naturali», ha spiegato il dirigente dell’ufficio di Protezione civile della Regione Basilicata, Giovanni Di Bello. Per definire ulteriormente il modello di accoglienza, sono in programma aggiornamenti che riguarderanno le tematiche relative a infrastrutture di accessibilità e mobilità , hub prima accoglienza e permanenza di medio e lungo periodo. Sempre secondo il dirigente Di Bello «il piano approvato non rappresenta uno strumento statico, ma revisionabile sulla base di eventuali disposizioni normative o cambiamenti significativi nella delimitazione della zona rossa, assicurando che la strategia di evacuazione rimanga efficace e tempestiva».Â

Le modalità di trasferimento dal quartiere Bagnoli verso il territorio lucano, comunicano gli uffici della Protezione civile, potranno avvenire tramite trasferimento assistito e autonomo, ciò non esclude però l’individuazione di una sistemazione autonoma da parte delle persone evacuate. E mentre dalla Basilicata arrivano piani per la gestione di una eventuale emergenza vulcanica, a Pozzuoli continua il duello Governo-Regione sul tema della crisi bradisismica. La Lega ha infatti convocato una conferenza-stampa davanti alla Solfatara. L’altro giorno l’aveva annunciata il coordinatore regionale leghista Claudio Durigon «per la prevenzione dal rischio bradisismo nei comuni dei Campi Flegrei — aveva detto Durigon —, occorre un piano non limitato alle ancora inesistenti vie di fuga o ad esercitazioni, ma esteso alla prevenzione di danni o di crolli, parziali o totali, dei fabbricati e non solo con la `rilevazione visiva´. Al fine di tutelare l’incolumità dei cittadini e il patrimonio residenziale pubblico e privato, nei comuni dell’Area flegrea necessita un adeguato intervento dello Stato». Ieri ad andare all’attacco è stata la consigliera regionale leghista Carmela Rescigno: «Siamo qui per sottolineare il fatto che la Regione Campania non ha dato la giusta attenzione al fenomeno del bradisismo e a questo territorio. A differenza del governo, che già ad ottobre ha stanziato dei soldi per verificare la stabilità degli edifici, dal governatore De Luca tante chiacchiere e poca sostanza».Â

Un ulteriore affondo è arrivato dal responsabile regionale di Sud Protagonista, Raffaele De Cicco: «Dopo 30 anni di silenzio è stata avviata una politica di prevenzione, però non vogliamo, qualora gli studi di vulnerabilità rilevino delle criticità riguardanti l’edilizia privata, che i costi per la messa in sicurezza ricadano sui proprietari», aggiungendo poi un monito anche all’attuale governo «noi auspichiamo che vengano stanziati opportuni fondi e che gli effetti negativi del bradisismo non ricadano sui cittadini». A fargli eco, l’ex consigliere regionale Salvatore Ronghi: «Partiamo con dei ritardi notevoli, perché sia la Regione che i Comuni in questi anni si sono distratti. Non solo non hanno creato vie di fuga, ma non hanno coinvolto nemmeno la città nelle grandi scelte. In più, oggi non sono più sufficienti le verifiche visuali sugli edifici». Dichiarando in conclusione: «Le continue scosse di terremoto creano problemi di staticità . Presenteremo un emendamento al Governo per chiedere l’applicazione del superbonus 110% solo per la messa in sicurezza, ma la Protezione civile deve accelerare sulla verifica dei fabbricati».

Vai a tutte le notizie di Napoli

Se vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui.

Siamo anche su Instagram, seguici https://www.instagram.com/corriere.mezzogiorno/

25 aprile 2024

© RIPRODUZIONE RISERVATA

QOSHE - In Basilicata pronti undicimila posti-letto per eventuali sfollati dei Campi Flegrei - Flavia Dolgetto
menu_open
Columnists Actual . Favourites . Archive
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

In Basilicata pronti undicimila posti-letto per eventuali sfollati dei Campi Flegrei

27 15
25.04.2024

La giunta regionale lucana vara il piano di ospitalità in caso di emergenza: individuate località tra le province di Potenza e Matera

Campi Flegrei, mentre il bradisismo non dà tregua la Basilicata ha messo in atto il piano di ospitalità per eventuali sfollati del quartiere Bagnoli. Sono state infatti individuate nel Comune di Potenza aree di ricovero per oltre undicimila persone e un parcheggio per cinquemila autovetture. La giunta regionale lucana ha approvato un piano di Protezione Civile per il trasferimento e l’accoglienza della popolazione del quartiere napoletano, in caso di evacuazione a seguito di un evento eruttivo dei Campi Flegrei. Dove, negli ultimi 15 giorni, il suolo si è alzato di due centimetri e resta l'allerta come dimostano le scosse avvertite anche alla vigilia del 25 aprile.

Secondo il piano per l’accoglienza nel medio e lungo periodo delle persone eventualmente trasferite, oltre ad infrastrutture pubbliche, sono state individuate strutture ricettive in diversi Comuni nel Potentino e nel Materano. «Questa forma di collaborazione interregionale dimostra come la pianificazione e la cooperazione possano migliorare la resilienza delle comunità di fronte a disastri naturali», ha spiegato il dirigente........

© Corriere del Mezzogiorno


Get it on Google Play