Matera (Fdi): «Opportunità negata». L'assessora Fortini: «Hanno sbagliato le altre regioni a non stoppare»

Sulla piattaforma Unica del ministero dell’Istruzione sono aperte da ieri le iscrizioni al nuovo liceo del «made in Italy» per il prossimo anno scolastico.
Sono 92 i licei che sinora sul territorio nazionale hanno approvato il nuovo orientamento, tra cui 17 in Sicilia, 12 in Lombardia, 9 in Puglia, 8 in Calabria. Nessuno in Campania, dove la Regione ha negato l’autorizzazione alle 22 scuole che ne avevano fatto richiesta (di cui 8 tra Napoli e provincia, 6 nel Casertano, 4 nel Salernitano, 2 in Irpinia e 2 nel Sannio).
Sul caso è intervenuto il senatore sannita di Fratelli d’Italia Domenico Matera: «Auspico sinceramente che il presidente De Luca decida al più presto di autorizzare i licei del made in Italy anche nella nostra regione, avendo come unico interesse quello degli studenti campani che hanno il diritto di scegliere un percorso di studi attuale e innovativo. Questi licei rappresentano un’opportunità per i nostri ragazzi di specializzarsi per promuovere le eccellenze nazionali di ogni settore produttivo».

«Ma opportunità di che?», replica l’assessore regionale all’Istruzione, Lucia Fortini, «se non si sa neanche quali materie si andranno ad insegnare. Ad oggi sappiamo solo quali sono le materie del biennio, ma non si conoscono quelle del triennio. Per me è una follia. Non capisco come abbiano fatto le altre Regioni ad autorizzare la partenza al buio di questi licei. Più che parlare di un “caso Campania” parlerei di “un caso Italia”. Da parte mia – prosegue – non c’è nessun veto ideologico, ho solo detto: visto che quest’anno non ci sono le materie, se ne riparlerà l’anno prossimo. Anche perché siamo a fine gennaio, le iscrizioni si chiudono il 10 febbraio: i tempi mi sembrano assurdi».

Fortini martedì ha incontrato i capi di gabinetto dei due ministeri (Made in Italy e Istruzione), che vedrà nuovamente venerdì prossimo insieme alla rete dei licei delle Scienze umane: l’obiettivo dei funzionari ministeriali è quello di capire se tra i 22 istituti campani che hanno richiesto l’attivazione del nuovo orientamento, ve ne sia qualcuno particolarmente motivato, affinché già dal prossimo anno anche la Campania possa avere qualche liceo del made in Italy. «Stanno spingendo in maniera eccessiva perché la Campania attivi questi licei — commenta l’assessore —. Evidentemente ci tengono molto, nonostante non si sappia quali saranno le materie che verranno insegnate. Non si poteva aspettare un anno? Si fa tutto in fretta, mentre la scuola ha bisogno di calma e tranquillità ».

Il ministero dell’istruzione dovrà definire gli orari degli insegnamenti previsti nei cinque anni del nuovo liceo entro l’11 aprile. Nel frattempo, lo scorso 29 dicembre è stata prevista questa procedura provvisoria in vista del prossimo anno scolastico, con gli orari degli insegnamenti relativi solo ai primi due anni. Il liceo del made in Italy non sarà aggiuntivo ai licei già esistenti. Le differenze principali tra i due bienni sono che nel liceo del made in Italy raddoppiano le ore di diritto ed economia, a scapito delle scienze umane, e si insegnerà la storia dell’arte, con meno ore dedicate alle lingue straniere. Il tutto a parità di insegnanti e senza nuovi oneri per la finanza pubblica.Â
Un aspetto, quest’ultimo, sul quale il Servizio Bilancio del Senato ha sollevato qualche dubbio, scrivendo in un recente rapporto che servirebbero «elementi più specifici» per dimostrare l’assenza di nuovi costi. Con questi licei il governo punta a promuovere l’acquisizione da parte degli studenti di competenze imprenditoriali idonee alla valorizzazione degli specifici settori produttivi del made in Italy, con l’obiettivo anche di migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
«E non era meglio potenziare gli istituti professionali? Se io penso al made in Italy — riprende Fortini — mi viene in mente l’agroalimentare, la moda, tutti quei settori per i quali un istituto professionale rafforzato potrebbe davvero avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro, a differenza del liceo che normalmente viene scelto da chi non intende iniziare immediatamente un percorso lavorativo».

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24 gennaio 2024

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Licei del Made in Italy, la Regione nega l'autorizzazione a 22 scuole: «Non si conoscono le materie»

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24.01.2024

Matera (Fdi): «Opportunità negata». L'assessora Fortini: «Hanno sbagliato le altre regioni a non stoppare»

Sulla piattaforma Unica del ministero dell’Istruzione sono aperte da ieri le iscrizioni al nuovo liceo del «made in Italy» per il prossimo anno scolastico.
Sono 92 i licei che sinora sul territorio nazionale hanno approvato il nuovo orientamento, tra cui 17 in Sicilia, 12 in Lombardia, 9 in Puglia, 8 in Calabria. Nessuno in Campania, dove la Regione ha negato l’autorizzazione alle 22 scuole che ne avevano fatto richiesta (di cui 8 tra Napoli e provincia, 6 nel Casertano, 4 nel Salernitano, 2 in Irpinia e 2 nel Sannio).
Sul caso è intervenuto il senatore sannita di Fratelli d’Italia Domenico Matera: «Auspico sinceramente che il presidente De Luca decida al più presto di autorizzare i licei del made in Italy anche nella nostra regione, avendo come unico interesse quello degli studenti campani che hanno il diritto di scegliere un percorso di studi attuale e innovativo. Questi licei rappresentano un’opportunità per i nostri ragazzi di specializzarsi per promuovere le eccellenze nazionali di ogni settore produttivo».

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